Prologo

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E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno.

Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare.

Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva.

Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito,

il tempo moriva e lui restava.

- Luigi Pirandello



Siamo il risultato giusto di scelte sbagliate.

C'era stato un tempo in cui non ne aveva avuto idea, ma ormai non poteva più dubitarne. Per quanto bene si possano ponderare tutte le proprie azioni, non si può rifuggire l'errore in eterno, perché esso sarà sempre più veloce di noi, non importa per quanto tempo scappiamo. E allora, tutte le scelte giuste che avremo fatto fino a quel momento non conteranno nulla al confronto con quel solo, unico errore. E se dovessimo impiegare troppo tempo, sarà qualcun altro a commettere quello sbaglio per noi.

E poi c'era lei, che aveva sbagliato più volte di chiunque altro e lo aveva fatto nella piena consapevolezza delle proprie azioni. Era inutile cercare scusanti e giustificazioni, la verità era che aveva scelto la strada sbagliata talmente tante volte da arrivare a un punto in cui non era più sicura di saper distinguere quella giusta. Tutte le sue bugie, tutti i suoi tradimenti, tutto quel dolore l'aveva portata fin lì.

Suo figlio era il quarto in linea di successione al trono e lei non aveva idea di cosa farsene di tutto quel potere.

Com'era logico, per ovviare a questa sua ingenuità, c'era qualcuno che lo sapeva fin troppo bene e non aveva esitato a farglielo notare.

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Il biglietto giaceva abbandonato sul tessuto costoso e pesante della sua gonna di broccato blu scuro, tendente al nero, come il cielo di quella notte di luna piena, tanto luminosa da far impallidire le stelle, ma non abbastanza per schiarire molto il profondo cielo nero. Ricordava come aveva saputo che sarebbe arrivato e si era chiesta come avrebbe fatto a dirlo al fratello del Principe dei Marinai. Perché, sebbene non avesse esitato a riconoscere suo figlio come legittimo non appena lei si era presentata a corte con un titolo nobiliare in mano, era anche certa che avrebbe voluto sapere com'era possibile che una serva fosse passata dal fustagno alla seta.

Quando era arrivata a Calea per la Festa del Saluto si era resa conto di non essere minimamente pronta a rivederlo. Nonostante fossero passati anni, gli era bastato uno sguardo torbido di alcol e desiderio attraverso la maschera per strapparle di dosso figurativamente le vesti di elegante e colta cortigiana e farla tornare ad essere un'anonima serva nuda in un granaio.

A tale of Masks and Mist - La Llorosa (Vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora