Prologo

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Gennaio 2017.

Nei sobborghi di un piccolo paese australiano si aggirava una ragazza incappucciata, con un paio di cuffie nelle orecchie e sul telefono la sua playlist preferita. Era ormai il tramonto e le luci del sole calante si diramavano in tutto il cielo.

La ragazza si tolse dalla strada e imboccò una stradina sterrata che conduceva a una massa in movimento: l'oceano. Arrivò a una lunga, soffice spiaggia pullulante di sdraio e ombrelloni, estrasse un salviettone dalla borsa e lo stese, sedendosi. Un libro, la musica, un bellissimo paesaggio e la tranquillità. Quattro cose che la rappresentavano, erano tutto ciò di cui aveva bisogno.

Sfogliando le pagine del libro perse la nozione del tempo e si trovò in mondi che solo lei poteva vedere.

Si risvegliò nel solito posto, nella solita monotonia del solito mondo. Era buio, prese il telefono per controllare l'ora e fare luce ma non si accese. Perfetto era scarico. In tutta fretta mise il libro nella borsa e, dopo averlo piegato, anche il salviettone.

Fece per incamminarsi ma qualcosa di curioso la trattenne. Due scintille rosse brillarono nel buio alla sua sinistra. Un sommosso brontolio si levò dallo stesso punto, ma più che un brontolio sembrava...un ringhio. Indietreggiò lentamente, il respiro affannoso. Cominciò a correre con quella cosa alle calcagna. D'un tratto si sentì mancare la terra sotto i piedi e cadde: era inciampata. Il mostro le afferrò una gamba. Urlò.
La trascinò per quasi due minuti mentre cercava di divincolarsi. Lottava con tutte le sue forze. Sentiva che stava cedendo. La sua gamba sanguinava molto. Era la fine. L'avrebbe trascinata chissà dove è di lei sarebbero rimaste solo ossa. Con questi pensieri cadde in un oblio freddo. E tutto divenne buio.
Qualcosa le stava leccando la faccia. Il cuore accelerò di colpo, urlò. Si alzò di scatto in piedi. C'erano tre poliziotti e la cosa che le leccava la faccia era un pastore tedesco. Confusa si guardò intorno e scoprì di essere lontana di almeno 50 m. da dove si era addormentata ieri sera. Che sogno terribile aveva fatto! Veniva aggredita da qualche strano essere e trascinata via. Ma se era un sogno come faceva a essersi svegliata così lontano da dove era inizialmente? Controllò la gamba: era tutta sporca di una sostanza rossa, presumibilmente sangue, ma non c'era traccia di una possibile ferita. Com'era possibile? Lei era sicura: non poteva essere solo un sogno: era troppo reale.
-Cosa hai fatto qui tutta la notte? - le chiese un poliziotto
-Ecco...io...- fece lei... -Si è sicuramente drogata- disse un altro
-No! Non è andata così!- si difese
Il poliziotto la guardò scettico: -Ne sei sicura?-
-Sì! C'era un animale! Mi ha afferrato la gamba e mi ha trascinato per tutta la spiaggia!-
Gli agenti risero: -Si, questa ha preso qualcosa di pesante disse il terzo.
Lei li guardò furiosa. Perché non le credevano?
-Guardate!- esclamò mostrando la gamba insanguinata.
-È solo uno scherzo- disse un agente.
-Cosa? No! Fate degli esami cazzo!- urlò lei.
-Non rivolgerti così a noi! Non abbiamo tempo da perdere. Come ti chiami?-
-Teah Wilson- rispose con riluttanza.
-Portiamola alla centrale e poi chiamate i suoi genitori- ordinò il primo.
Quindi si lasciò condurre alla centrale e aspettò l'arrivo dei suoi "genitori".

La centrale era buia, un poco illuminata solo dalle prime luci dell'alba.
-Dov'è? Dov'è? Io l'ammazzo!- qualcuno gridò. Poi lo vide.
Avanzò verso di lei con passo sicuro e appena fu di fronte a lei le tirò uno schiaffo.
-Che cazzo credevi di fare eh? Deficente!- urlò.
Teah aveva ancora la mano sulla guancia dolente quando alzò lo sguardo. Guardò quell'uomo che avrebbe dovuto sostenerla, proteggerla e amarla. Lo guardò e provò odio. Odio allo stato puro.
-Bruce, ti prego calmati- disse una donna che era arrivata nel frattempo.
-Calmarmi? Non prendermi in giro Lena!- la aggredì.
-Alzati Teah. Andiamo- la incitò Lena.
Seguì la coppia fuori dalla centrale fino alla macchina, salì e aspettò di arrivare a casa.
Una volta arrivata si precipitò su per le scale, in camera sua per non doversi sorbire la predica dei vecchi che avrebbe dovuto chiamare genitori.
Non aveva genitori. Fin da piccola aveva sempre vissuto all'orfanotrofio, quando un giorno una coppia decise di adottarla. Aveva 12 anni.
Bruce non gli era mai piaciuto; burbero, antipatico, incredibilmente severo e apparentemente incapace di provare emozioni se non la rabbia. Lena invece non era male. Aveva l'aria da persona fragile che non vuole avere guai e Teah sapeva che lei era circondata dai guai e ovunque andasse e quindi ne portava anche agli altri.
L'adolescenza in quella casa fu una prigionia: non poteva mai andare alle feste, in discoteca o a casa di un'amica.
Di solito usciva dalla finestra quando voleva andare in spiaggia, metteva dei cuscini per simulare un corpo nel letto e tornava prima di mezzanotte, come Cenerentola...solo che lei non era una principessa.
Ma poi c'è stato quel mostro. Era sicura di non averlo immaginato...ci avrebbe pensato più tardi.

I giorni di prigionia stavano per finire: di lì a pochi giorni avrebbe compiuto 18 anni e se ne sarebbe andata a vivere nella casa che i suoi veri genitori le avevano lasciato nel bosco, poco lontano da lì. Non vedeva l'ora: avrebbe scoperto qualcosa di più su di loro e magari si sarebbe sentita più vicina a loro. Sarebbe anche stata indipendente finalmente.
Lavorava in un negozio in paese quindi aveva soldi a sufficienza per mantenersi da sola
È sempre stata una ragazza solitaria e tranquilla. Si vestiva con colori scuri e non le interessava di cosa pensasse la gente.
Aveva dei lunghi capelli neri e due occhi color blu elettrico che le risaltavano dal piccolo viso bianco. Il suo fisico era sviluppato e formoso con le curve al punto giusto che nascondeva sempre con tute o felpe larghe.
Era contenta di essere così.

Angolo meeeee
Ciao a tuttiii 💕😚
Ho finalmente iniziato a scrivere la storia che volevo scrivere da tempo! Il prologo è fatto. Aspetterò una settimana circa per mettere il primo capitolo.
Vorrei ringraziarvi per aver letto fino a qui!
Spero vi piaccia e se è così lasciate un voto o un commento se vi va.
Grazie e a presto 🤗😘
-Glot 🐺💕
P.s. segnalatemi gli errori, grazie 😚

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