Chapter 3: Family

67 7 1
                                    

L'aria era fresca e un lieve vento muoveva i rami degli alberi, che sembravano ballare alla luce della luna.Un lupo correva veloce tra la foresta. Il suo pelo era tutto bianco puro fatta eccezione per l'orecchio destro, la punta della coda e una macchia nera che circondava l'occhio sinistro.Corse per tutta la notte. Ogni tanto si fermava per annusare l'aria o il terreno, poi riprendeva la sua corsa, finchè non arrivò ad un piccolo laghetto...

Teah's P.O.V.
Mi fermai. Ero arrivata ad una radura con tanto di laghetto, il quale mi fece venire sete, cosi' mi affacciai per bere. Nel riflesso però vidi un grosso lupo bianco. Spaventata mi voltai ma non vidi niente. Guardai di nuovo il lago e nell'acqua lo vidi ancora. Guardai in basso e ne vidi le zampe. Presi coscienza di me stessa e compresi che il lupo ero io. Avevo corso per tutta la notte e no ricordavo cosa avessi fatto. Come potevo essere così? Perché? Ricordai quella notte sulla spiaggia, quando quella bestia mi aggredì. Mi aveva trasformato.
Può sembrare strano ma l'idea non mi sconvolse per nulla. Ho sempre creduto nel sovrannaturale. Ho sempre saputo che doveva cambiare qualcosa nella mia vita.
Per la prima volta dopo anni mi sentivo libera. Ne sapevo abbastanza sull'argomento: da piccola facevo molte ricerche perché ero sempre stata affascinata da quel tipo di cose. Sapevo che ero in pericolo. Senza un branco, senza un posto dove stare. E avrei dovuto trovare qualcuno che mi aiutasse a mantenere i controllo durante la luna piena.

Cercai di ricordare dove fossi andata durante la notte. Non ci riuscii. Annusai l'aria e percepii il mio stesso odore. Riuscii a ritrovare le mie traccie, le seguii e risalii il pendio tra le montagne. La foresta era fitta ma comunque riuscii facilmente a ripercorrere i miei passi. Le traccie mi portarono su un sentiero. Portavano nel cuore della foresta e man mano che avanzavo la vegetazione si infittiva sempre d più. Annusai di nuovo: era sicuramente la via giusta. Rizzai le orecchie, aguzzai la vista ed entrai. L'aria si fece più fredda. Percepii un odore che avevo già sentito e mi misi in allerta: c'era qualcunaltro lì con me. Osservai con circospezione i dintorni: qualcosa si muoveva tra gli alberi, e si avvicinava.

Poi dietro di me avvertii chiaramente un rumore.Mi girai d scatto ma prima di poter vedere cosa fosse fui per terra. Qualcosa mi teneva ferma. Era un altro lupo. Per liberarmi gli morsi la spalla, quest'ultimo cainò e si alzò. Mi rialzai e guardai il lupo. Era grande quanto me, era quasi tutto nero, e dico quasi perché aveva l'orecchio sinistro bianco così come una macchia intorno all'occhio destro e anche la punta della coda. Esattamente il mio contrario. Annusai il suo odore: femmina; 18 anni. Ecco cosa mi diceva."Teah?" sentii una voce nella mia testa: la lupa mi stava parlando."Chi sei? Come sai il mio nome?" chiesi ringhiando. La telepatia è il modo di comunicare dei lupi.
"Mi chiamo Christina. Christina Johnson" rispose "E' da giorni che ti sto cercando"
"Cosa vuoi da me?"
"Davvero non ti ricordi me?"
"Dovrei?"
"Teah...io sono tua sorella..."
Quelle parole mi rimbombarono nella testa. Quante cose avrei ancora dovuto sapere?
"Sorella?"
"Si! Tu non sei stata addestrata come me a sopravvivere quindi ti dovrò insegnare"
"Tu sai chi sono i nostri genitori?"
"Si conosco la loro storia"
"Perché io non so niente? Perché non mi ricordo nulla?" le chiesi.
"I tuoi genitori umani ti hanno impedito di ricordare"
"Umani?!"
"Si, i nostri genitori non erano umani..."
La guardai esterrefatta: "Ma io...quella notte sulla spiaggia...un lupo enorme mi ha aggredita e mi ha morsa. Credevo di essere stata trasformata dal morso"
"No. Noi siamo nate così, i nostri genitori erano molti importanti nel mondo dei lupi. Quel lupo non voleva fare altro che ucciderti"
"Oh. Grazie per l'informazione. Chi mi vuole morta?"
"Alcune persone che avevano a che fare con mamma e papà" rispose.
"Le stesse che li hanno uccisi?" domandai cupa.
"Te ne sei ricordata?"
"Si. Ho avuto una visione e sono finita all'ospedale. E' stato orribile"
La lupa mi guardo con i suoi freddi occhi azzurri che risaltavano sul suo pelo nero. Erano chiarissimi, come due pezzi di ghiaccio incastrati nel carbone, con qualche pagliuzza verde. I miei occhi invece erano blu zaffiro, elettrico, lo stesso colore dell'Oceano. Molto scuri ma con la presenza di riflessi dorati. La bellezza degli occhi dei lupi: riesci a distinguerne ogni sfumatura.
"Perché sei qui? Dove sei stata per tutti questi anni?"
"Sono qui per aiutarti. Hai bisogno di me" ignorò la seconda domanda.
"Bisogno di te? Dove eri quando avevo davvero bisogno di te? Non ho bisogno di nessuno adesso..ho imparato a cavarmela da sola"
"Tu non hai idea di che cosa questa nuova vita ti porterà di fronte. Devi sapere ancora moltissime cose e devi impararne altrettante. Ti spiegherò più avanti tutto ciò che vuoi sapere, ma adesso devi fidarti di me anche se è difficile, poi quando sarai pronta saprai tutto quello di cui sei rimasta all'oscuro per anni. Te lo prometto"
"Va bene. Ma mi dovrai dire ogni cosa. Come sapevi che mi sarei trasformata? E come mi hai trovata?"
"Ancora domande? Lo sapevo perché l'ho avvertito e ti ho trovata grazie al tuo odore"
"In che senso 'l'hai avvertito'?"
"Noi non siamo semplicemente sorelle...siamo gemelle. Percepiamo le emozioni, l'una dell'altra"
Questo spiegava le mie improvvise sensazioni di pericolo e tutti gli sbalzi d'umore.
"A proposito" disse Christina "auguri"
Solo allora mi ricordai che era il 14 gennaio. Il mio diciottesimo compleanno. Beh...il nostro.
"Anche a te"
Lei mi sorrise e i suoi freddi occhi si illuminarono. Sembrava una brava persona, emanava un odore di sicurezza e sentivo che era affidabile. Avrei potuto avere qualcuno che mi volesse davvero bene per una volta.
"Stanotte stavo cercando qualcosa...insomma non io...il mio istinto mi stava guidando ed ero incosciente di quello che facevo ma andavo verso qualcosa" decisi di confidarmi.
"Era la tua lupa interiore che ti guidava. Ognuno di noi lo possiede. E' l'istinto, la guida e lo spirito. Noi nati lupi abbiamo un rito che è come un battesimo nel quale il nostro istinto si unisce a noi. I tuoi genitori sono riusciti a separarvi per qualche anno e adesso vi siete riunite. Ti ha detto il nome?"
"Si chiama Kaala" riferii, e nell'istante in cui lo feci la sentii fremere come se volesse rispondermi.
"Un nome degno per una figlia della Luna" disse orgogliosa.
"La tua come si chiama?" le chiesi
"Tala. Il significato di questo nome è davvero buffo"
"Perché cosa significa?"
"Significa lupo stalker o qualcosa di simile" rispose ridente.
"Beh si adatta perfettamente a te" scherzai.
Lei rise. La sua risata assomigliava un po' alla mia anche se era più cristallina. "Comunque riguardo a prima, penso che stessi cercando casa nostra"
"Casa nostra? Vuoi dire che abbiamo una casa?"
"Si ereditata dai nostri veri genitori"
"Tu sai dov'è?"
"Certo. Abito lì da circa due settimane. Vieni, te la mostro"

Wolf's BloodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora