Madness

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<< Amanda! Amanda, ci sei? >>
Quando il ragazzo entrò nella stanza si trovò davanti una scena che mai avrebbe pensato di rivedere: Amanda era tremante, seduta con la testa appoggiata alle ginocchia ai piedi del suo letto e si dondolava leggermente, torturandosi la nuca con le mani pallide.

<< Ehi, Amanda! Che ti succede?>> il ragazzo le corse accanto, inginocchiandosi davanti all'amica per poi iniziare ad accarezzarle dolcemente la testa.

A quel punto la ragazza scoppiò a piangere, gettandosi al collo di lui con tanta enfasi da farlo cadere per terra.

Jackson ci mise qualche secondo a realizzare ciò che stava accadendo ma, quando si rese conto, abbracciò forte l'amica, cercando di calmarla.

O forse stava cercando di calmare se' stesso. Non era abituato a vedere l'amica così e ancora doveva realizzare il fatto che anche Amanda fosse una ragazza, non che la considerasse un maschio, sia chiaro, ma lei si era sempre dimostrata forte e meno "femminuccia" rispetto a tutte le donne che aveva conosciuto fino a quel momento ma, da quando l'aveva trovata in condizioni pietose solo poco tempo prima, aveva dovuto riconsiderare tutto quello che sapeva su di lei.

Perché, effettivamente, Jackson non sapeva poi molte cose sull'amica ma, nonostante la consapevolezza di essere all'oscuro di molti fatti, non gli importava: voleva bene ad Amanda più di quanto ne volesse a se stesso e per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa. Il loro legame era forte e spesso il ragazzo aveva pensato ad Amanda come qualcosa di più che una semplice amica, sentendosi legato a lei in una maniera che neanche Cristina poteva eguagliare e di certo non aveva intenzioni di abbandonarla. Lei, in fondo, c'era sempre stata e lo aveva aiutato innumerevoli volte ed in infinite occasioni mentre lui era sempre stato preso troppo da se stesso e non aveva mai notato quanto in verità Amanda stesse male ogni volta che lui parlava di Cristina o le chiedeva consiglio su come fare colpo durante gli appuntamenti.

Jackson aveva paura di osservare meglio Amanda, aveva paura di aiutarla e di stargli accanto più di quanto già non facesse.

Jackson Wang aveva paura di soffermarsi sui dettagli che gli avrebbero fatto apparire Amanda ancor più perfetta di quanto non lo fosse già.

Forse era per questo che, due settimane prima, quando l'aveva trovata a piangere in casa sua, non aveva insistito; sapeva di essere egoista, ma non avrebbe mai voluto cambiare quella situazione che si era creata tra di loro, quei momenti in cui era Lei a prendersi cura di lui e non il contrario. In quelle due settimane era stato costretto a vedere i problemi della ragazza e, inevitabilmente, aveva iniziato a vederne ogni singola caratteristica comportamentale, ogni singolo sbalzo di umore, ogni smorfia e ogni sospiro.

Jackson Wang stava impazzendo perché, per quanto lui si fosse ostinato ad essere egoista, non ne era capace e in meno di due settimane quel legame che li univa si era rafforzato ancor di più, trasformandosi in qualcosa di diverso ma ugualmente intenso.

Jackson Wang stava impazzendo perché ormai si era innamorato di qualcuno diverso da Cristina.

E ora quella ragazza era di nuovo lì, a piangergli addosso, col viso sul suo petto e le mani che stringevano la sua maglietta.

Ci mise molto, Amanda, a calmarsi e lui rimase con la schiena appoggiata a terra e le braccia a stringerla per tutto il tempo, accarezzandole la testa di tanto in tanto, con gli occhi persi nel soffitto bianco della stanza.

<< I-io... Scus-scusami, Jackson. >>

Il ragazzo venne risvegliato da suo stato di catalessi dalla voce dell'amica e dai movimenti di questa che cercava di alzarsi e liberarsi dalla stretta del giovane.

<< J-Jacky ... mi puoi... mi puoi lasciare >> la ragazza ancora piangeva e lo guardava con i suoi occhi scuri pieni di lacrime che le scivolavano sulle guance arrossate, appoggiata sui gomiti.

Tutte le volte che la guardava negli occhi Jackson vedeva cose differenti ma con lo stesso risultato: impazzire.

Il ragazzo strinse ancor di più la presa sull'amica, mettendole una mano sulla nuca e obbligandola ad appoggiarsi nuovamente al suo petto.

Non l'avrebbe lasciata andare troppo facilmente questa volta.

<< Amanda ... cosa sta succedendo? >>




Ed eccomi di nuovo qui con il nuovo capitolo di questa storia.
Cosa ne pensate?
Fatemi sapere se ci sono cose poco chiare o cose che vorreste sapere(?), in modo da chiarirvi i dubbi fino ad ora perchè penso che da qui in poi la storia si potrebbe fare un po' più complicata.
In ogni caso spero che questo ... questo vi sia piaciuto e detto questo passo all'angolo dello spam. Di nuovo.
Perchè sì, insomma, ci tengo a quello che scrivo anche se fa schifo e mi piacerebbe un'opinione diversa dalla mia, ma non stiamo qui a cincischiare.
Passate, se vi va, a leggere le altre mie storie che, guarda caso, sono tutte (tranne una bloccata dall'alba dei tempi), inerenti al K-pop.

One Shot, una raccolta di, appunto, one shot che vedono protagonista la lettrice e un idol un po' a caso. Se ne voleste una vostra basta scrivermi nei messaggi privati
The Suicide Circus, una storia noir/horror basata sull'omonima canzone dei The Gazette ma con protagonisti i Block B (perchè, boh. ci stava con Jackpot)
Thirty Days Project
, fanfiction sui BTS momentaneamente sospesa in attesa di correzioni

e per ultima quella un po' stronza di cui c'è solo il prologo di 10 pagine, Hunting Moon, fanfiction su Teen Wolf, che spero di riuscire a riprendere anche perchè tra poco rincomincerà e quindi boh... roba

Detto questo vi abbandono perchè probabilmente non mi starete neppure più cagando quindi cazzo scrivo a fare,
sempre fine

Hunnie

Choice //Jackson Wang//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora