-E poi mi ha detto che gli faceva piacere vedermi.. si ho capito però dai.. me lo dici all'una di notte- Gloria accompagna la frase che sta pronunciando scrollando le spalle, appoggia il bicchiere pieno di succo d'arancia sul tavolino del bar. -cioè.. non sono mica una troia che puoi vedere di notte quando vuoi bello mio, o almeno, non da soli per ora- il tono serio, ma i suoi occhi sono divertiti. Sbatte con un gesto di finta stizza i capelli biondo rame dietro la schiena lasciando che si posino sul pesante e morbido maglione grigio che indossa per ripararsi dal freddo frizzante dei pomeriggi di ottobre. In realtà le piacciono molto le attenzioni del ragazzo dal ciuffo biondo.
Selene è di fronte a lei, sorride divertita stirando dolcemente le labbra truccate con una leggera tinta per labbra rosa antico, approvando le parole dell'amica. -Gli ho scritto che potremmo vederci domani..è venerdì..andiamo a bere e ci troviamo..io e te usciamo sempre il venerdì tanto- continua Gloria.
-E quindi verrà con gli amici?- il tono di Selene si accende di uno strano interesse. Non è Alessio, il ragazzo che "corteggia" Gloria, ad accenderlo però. Gli occhi verdi luccicano di curiosità. Il ragazzo moro e tatuato che ha visto una settimana prima al tavolo di Alessio gli balena in testa, a dire il vero anche i due giorni dopo la cena gli è passato per la testa, ma cercava di scrollarlo via, come se fosse impazzita. Dopotutto non si era nemmeno presentato. Ora però il pensiero di lui gli passa per la menta senza controllo, sono i suoi occhi e il suo tono a tradirla, troppa curiosità traspare, tanto da insospettire l'amica. -Perchè?- gli angoli della bocca si increspano leggermente come se l'asvesse smascherata -vuoi vedere qualcuno di loro?- la fissa in attesa un po' divertita, è più una battuta che una sicurezza la sua, sa bene che è difficile che qualcuno catturi per davvero l'attenzione della sua amica mora.
Ma Selene ora sembra un pochino nervosa, passa una mano tra i capelli neri e lisci lasciando scivolare le dita magre abbellite da lunghe unghie bianche lucide dalla forma squadrata. -No!- dice spalancando leggermente gli occhi verdi incorniciate da lunghe ciglie piene di mascara nero che le rendono lunghissime esaltando i suoi occhi grandi. Scuote la testa, ridacchia un po' imbarazzata per stemperare e abbassa per qualche secondo lo sguardo come per scappare dagli occhi azzurri dell'amica che la scrutano benevoli. Posa di nuovo lo sguardo sulla rossa di fronte a lei -Uno era..cioè era pieno di tatuaggi sul petto..quindi me lo ricordavo e mi è venuto in mente..- dice vaga anche se sa che può fidarsi dell'amica. In realtà è lei da sola a non riuscire a dirlo, a capirlo. E' solo tanto incuriosita da quegli occhi castani, niente di più. O almeno così le sembra.
-------------------------------Francesco guarda distratto per pochi secondi i capelli castani della ragazza che le da le spalle. Poi posa lo sguardo sulla sigaretta che si è appena acceso. Le dita spesse e con le unghie corte la tengono ben salda ormai abituate a quella posizione. La ragazza infila la maglia dalla testa facendola scivolare sul suo corpo magro. La maglia aderisce bene, la sotffa azzurrina è leggera ed evidenzia la sua terza rifatta. Si gira verso Francesco sorridendogli, sembra ancora rapita da lui, da quello che è finito 10 minuti prima che lei si vestisse. Ma c'è qualcosa di impacciato e poco sicuro nel suo sorriso, è così diverso dal sorriso che aveva appena era entrata in casa. Anche Francesco è diverso, distratto, non come quando un'ora fa l'accolta in casa sorridendole malizioso come se avesse fame di lei, una fame immensa e lei fosse il frutto più gustoso che poteva saziarlo. Ora il gusto lo ha stufato. La guarda, gli occhi scuri sono piatti ma gentili di circostanza. -Ti accompagno alla porta- dice alzandosi e mostrando il suo petto sodo e colorato da un grande tatuaggio che lo ricopre, una scritta ben decorata in nero, gli addominali scolpiti bene nella sua pelle ancora un po' abbronzata. I tatuaggi colorano alcuni centimetri del suo avambraccio e del suo fianco. -Si- dice sorridendo ancora più fortemente, quella frase le fa vedere una specie di barlume di interesse per lei, troppo ingenua. O forse troppo stupida. Cammina davanti a lei con addosso solo dei boxer neri semplici, non sono stretti ma mettono bene in evidenza le forme delle sue natiche e del suo membro. La ragazza non può fare a meno di notarlo. Lo segue nell'entrata. Ravviva con le dita i capelli mossi che prima di finire nel letto di lui erano perfetti. Si ferma appena vede lui girarsi verso lei mentre tiene la porta aperta, lo guarda ammiccante -Sono stata benissimo..sei stato bravissimo..- dice, gli occhi nocciola cercando di raccogliere tutta la sensualità possibile, il tono caldo. Francesco si lascia avvolgere dai complimenti di lei, la guarda sorridendo nervosamente. Vuole si muova. -Ci si vede- la liquida gentilmente, i capelli ricci spettinati gli ricadono dolcemente sulla fronte. -Ti scrivo più tardi- risponde lei allungandosi su lui per stampargli un bacio sulle labbra, lui svia leggermente col capo dandoglielo sulla guancia. Un gesto sfacciato che lascia che quella punta di stizza invada nuovamente gli occhi della ragazza. Chiude la porta quais sollevata, odia si accollino così tanto, quasi sempre succede. Sbuffa dimenticandosela all'istante. Torna in camera per prendere dei vestiti puliti. Il cellulare sulla scrivania vibra. E' Lorenzo. Fa scorrere l'indice sullo schermo dello smartphone per aprire il messaggio dell'amico "Francè buone notizie, domani sera mi fai vedere le tue innate doti da corteggiatore seriale" un sorrisetto divertito si fa strada sul suo viso. La ragazza mora che lo guardava in pizzeria fa capolino nei suoi pensieri, preopotente. Ama le sfide. Ma stavolta una sensazione diversa si fa timidamente strada, si sente un po' sotto pressione. Legge il messaggio camminando verso il bagno. Forse è il soggetto della scommessa a renderlo un po' nervoso? Scuote la testa ridendo. Impossibile. E' una ragazza e tutte le ragazze sono uguali, si fa veloce. Scuote la testa scrollando quel pensiero dalla sua testa. Gli occhi chiusi per preteggerli dalla schiuma dello shampoo. La ragazza in pizzeria e il suo sguardo gli rimbombano in testa. Li apre facendo svanire la sensazione di piacere che gli provoca pensarci.
Esca dalla doccia, passa frenetico le mani su un asciugamano e agguanta il cellulare appoggiato sul marmo grigio e bianco accanto al lavandino con le mani ancora troppo umide "non dubitarne" invia veloce all'amico.
