-Raga ho il numero..- il biondo sorride felice nell'abitacolo, mentre tiene le mani impugnate sul volante, ai tre amici attorno a lui.
Francesco, nel posto accanto, tiena il gomito fuori dal finestrino permettendo al fumo della sua sigaretta di espandersi fuori, nell'aria pungente della sera.
Non può fare a meno di pensare agli occhi che con tanta curiosità si sono posati su di lui. Li vuole ancora, curiosi e intimiditi allo stesso tempo. Ha buttato l'occhio sul tavolo in cui era seduta prima di andarsene, ma lei non lo ha visto rideva con due sue amiche. Aspira, le guance rientrano nel farlo e la sue espressione è seria.
-No non gliel'ho chiesto..parlava con la tua nuova fiamma..- la voce di Lorenzo interrompe bruscamente i pensieri del riccio.
Un brivido di irritazione lo invade improvvisamente, ha capito di chi parla. Degli stessi occhi che invadono prepotentemente i suoi pensieri.
-Perchè non sei capace..- si intromette pungente dopo aver buttato fuori il fumo.
-Tu non sei capace Lore..- muove con un colpo secco il pollice contro il filtro facendo cadere leggera la cenere sull'asfalto. -Devi buttarti chiedere fare..le ragazze sono così..devi fare il sicuro- continua saccente.
Lo sguardo dell'amico si fa più serio e interessato -Che vuoi dire?- chiede aggrottando le sopracciglia in un'espressione di leggero fastidio. Gli ha appena dato dell'incapace.
-Che devi fare lo stronzo..- vaneggia per sminuirlo. Gli ha rubato la scena.
-Vorresti dire che non so conquistare una ragazza?- chiede con una punta di stizza
-Esatto- ride cercando di sembrare scherzoso, ma la sua risata fa trasparire un velo di cattiveria.
Il ragazzo castano stringe i pugni seduto nel sedile posteriore. -Ha parlato quello che manco si è alzato..dove sono finite le tue grandi doti Pierozzi?- lo apostrofa sarcastico. Lo ha punto sul vivo.
-Stasera volevo passare una serata tra amici- replica impassibile buttando il mozzicone fuori dal finestrino.
-Allora fammi vedere un po' che sai fare Pierozzi- continua Lorenzo ormai divorato dalla permalosità. Non sta più pensando lucidamente, anche se l'idea che sputa sembra una di quelle brillantemente meditate. -Conquistane una tu. Non una qualunque però, sarebbe troppo facile. Conquista la ragazza mora con cui ho scambiato due parole stasera. E' carina no? Sono sicuro che mi stupirai-
-Sei pazzo..non so manco se la rivediamo- risponde un po' meno sicuro, scuote la testa in un risolino.
-Alessio ha il numero dell'amica, credo che un modo lo troverai- lo sfida, gli occhi castani brillano leggermente mentre fissa il profilo di Francesco davanti a lui.
Scuote la testa. -Non mi provocare Lorè..-.
-Lo sto facendo, dimostrami che sai fare dopo ciò che gai appena detto. Ci giochiamo la tua nuova chitarra. So che hai speso tanto, ma è molto bella. Se vinci tu te la tieni, se vinco io la prendo io. Hai due mesi di tempo. Acqua in bocca con lei ovviamente..ah si chiama Selene..- continua imperterrito.
-Ci sto- Ha trovato il suo punto debole. Gli occhi hanno una luce di sfida, competizione. Si sente forte. Sa che se vuole vincerà. E' solo una ragazza, le ragazze sono facili da conquistare. E' una sfida fin troppo facile per lui. Lorenzo la stringe in risposta.
-Rendetelo ufficiale però dai- dice Alessio seguendo coinvolto il gioco. -scrivetelo qua e fateci una firma- dice ridendo e sfilando un fazzoletto di carta da un pacchetto.
"Se Francesco Pierozzi saprà conquistare Selene la sua chitarra nuova rimarrà a lui, in caso contrario sarà di Lorenzo Cantarini.
Francesco
Lorenzo"
recitano le linee delle lettere d'inchiostro blu incerte per colpa della carta troppo morbida del fazzoletto.
Lorenzo si pente qualche secondo dopo di cosa ha detto, su cosa stanno giocando.
Le sicurezze di entrambi cedono leggermente, è un gioco diverso questo. Forse sta diventando già troppo coinvolgente e nessuno dei due lo sa.
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