Kiaransalee gli aveva parlato.
La Rediviva gli aveva chiesto di vendicare il sangue di suo padre e di tutto il clan, brutalmente versato da quelle luride sanguisughe che avevano l'ardire di fregiarsi dell'altisonante nome di Vampiri. Quei bastardi non erano altro che parassiti i quali, senza ritegno né rispetto, avevano barbaramente sterminato la sua famiglia con l'unico scopo di soddisfare la loro turpe sete di sangue. Punirli era il compito che gli era stato affidato per bocca della Signora dei Morti, e lui non si era sottratto ad esso. L'avrebbero disonorato ed esiliato, marchiato con i segni rossi dei Diseredati, perché praticava il culto proibito della dea Kiaransalee e adempiva al suo volere, ma non si sarebbe fatto chiamare codardo per non averla ascoltata. La mano protettrice della dea era su di lui, la Banshee Vendicativa l'avrebbe accolto nel suo esercito di Cacciatori.
Per questo motivo si era umiliato a tal punto da ricercare l'appoggio di una razza inferiore.
La Sacra Spina, una confraternita che cercava in tutti i modi di trovare ed eliminare quelle empie creature della notte, era stata disposta ad accettare la sua collaborazione, nonostante fosse solo un ragazzo di appena vent'anni dall'aspetto delicato e innocente. La sua natura di Mutaforma gli aveva permesso di assumere le fattezze di un giovane Umano dai tratti gentili e sottili, ombreggiato da morbidi ricci castano chiaro e illuminato da un paio d'occhi di un verde incredibilmente brillante, l'unica cosa rimasta immutata rispetto alle sue vere sembianze.
Non avrebbe certamente potuto presentarsi come Syran, il solo Elfo Scuro superstite alla strage operata dai Vampiri e unico erede dell'illustre clan Malvento. Gli Umani, infatti, erano molto suscettibili da questo punto di vista: qualsiasi cosa risultasse diversa da loro ed era per loro incomprensibile diventava automaticamente una minaccia da eliminare. Già i Chierici non avevano fatto nulla per nascondere il loro scetticismo di fronte alla sua giovane età e al suo candore, ma alla fine gli avevano affibbiato il barboso compito di fare da spalla ad un inutile Umano che stava indagando su un rinomato bordello dal nome insolito: "Incubi Sereni". Il posto pareva essere frequentato spesso da Vampiri, Incubi, Succubi e ogni sorta di strane creature della notte, oltre che da una cospicua quantità di Umani, totalmente ignari della presenza di quelle creature.
Secondo le loro fonti, il Vampiro che lo gestiva pareva essere un pezzo grosso del Circolo, un'associazione di creature della notte, fondata per proteggerle e tenerle nascoste agli Altri, Umani in primis. Syran ne avrebbe approfittato per avvicinare uno dei Vampiri frequentatori del locale, il più fesso e sensibile al fascino umano che fosse riuscito a trovare, e avrebbe cercato di conquistare la sua fiducia per poi sfruttarlo carpendo informazioni riguardo al Circolo. E avrebbe la sua vendetta, con o senza l'aiuto della Sacra Spina.
Non gli importava se per fare questo avrebbe dovuto fare da schiavetto ad un Umano inetto o avrebbe dovuto avere a che fare con dei non-morti, qualsiasi cosa gli avrebbe permesso di avvicinarsi anche solo di una briciola a quei succhiasangue era ben accetta.
Suonava come una follia, ma il sangue dei Malvento gridava, pretendendo di essere lavato con quello dei suoi uccisori, e Syran non l'aveva lasciato inascoltato.
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Incubi Sereni
VampireAren è un reietto, un escluso: è stato cacciato dal Circolo per aver osato innamorarsi, di un Umano, per giunta, rischiando di compromettere la sicurezza del Circolo stesso che da anni protegge e nasconde le creature della notte agli sguardi degli A...