1 Capitolo

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- Il mio nome è Dana, Dana Longer -
Era tutto iniziato cosi, dopo essersi presentata, avevano iniziato a ballare. Si trattava di una festa in maschera, in cui i volti non potevano esser visti e i vestiti lunghi delle ragazze riempivano la pista di mille colori diversi, accesi, spenti, Dana aveva un vestito lungo, rosa chiaro, un corpetto con veli cuciti intorno, tutto rosa. La sua maschera era rossa con una piuma e indossava tacchi rosa pastello. Aveva dei lunghi capelli castani un po mossi e le sue labbra erano carnose,belle. Tom riusciva appena a vedere quegli occhi verdi, profondi, pieni di emozione. Tom era vestito di nero, camicia appena sbottonata bianca, poco aderente quasi trasparente. I suoi occhi cioccolato e i suoi capelli neri tirati su con la cera avevano attirato l'attenzione di lei, dopo cinque bicchieri di vodka liscia e sei sciortini.
Cosi si erano conosciuti. Tom aveva 25 anni, Dana 22. Entrambi diplomati. Dopo il ballo, Tom l'aveva portata di sopra in un corridoio.
- Sono troppo ubriaca per farlo -
Esclamò ridendo cercando di reggersi in piedi sui tacchi 12.
- Io...cosa?- rise e le prese la mano, tenendola stretta
- Ricordi almeno dove siamo? Ho organizzato una festa in grande stavolta, ho invitato tutti, i miei son partiti ieri sera -
Rise ancora
- Pensi che ti riesca a seguire? -
Disse mentre si teneva con l'altra mano il vestito per evitare di inciampare
Tom sorrise e la guardò, poi la portò lungo il corridoio
- Dove andiamo Tom? -
- Ah il mio nome lo ricordi almeno - esclamò
- Wow, questa è camera tua?-Entrarono in una camera bianca, tende bianche, pavimento in parquet e letto in legno con coperte bianche e rosse, una scrivania di fronte sempre in legno
- Si è camera mia -
Lei fece per baciarlo e lui la baciò, le sue labbra calde, morbide, l'odore della vodka, le baciò la guancia, il collo poi la portò nel suo letto e sopra di lei continuò a baciarla, poi le morse il labbro e le tolse la maschera lentamente
- Sei ancora più bella di come credevo -
Lei la tolse a lui e sorrise
- Mi gira la testa -
- Lo so, e non mi piace questo, odio quando bevi - esclamò baciandole ancora la guancia
- Non mi conosci nemmeno - rise
- Si infatti iniziero' da ora a odiare quando bevi, perché non sei te -
- E se non sono me? -
- Non ti conosco -
- Cosa vuoi fare? -
- Se non avessi bevuto? Farei l'amore con te...ma hai bevuto -
Si strofinò gli occhi e smorfio' appena
- Non sono ubriaca -
- Hai detto che non riesci a seguirmi, penso che non lo ricorderesti, e io lo ricorderei da solo -
- Quindi? -
- Non voglio -.

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