8 Capitolo

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Erano le cinque del mattino quando Tom prese il pacchetto di sigarette dal comodino e ne tolse una, se la mise fra le labbra, prese lo zippo e la accese
- Fumi? -
Domandò poi
- No, non fumo, penso a come poi mi riduco i polmoni, naah non sono cosi stupida! - Sorrise e sorrise anche lui
- Come vuoi tu -
Disse e spense la sigaretta
- Perché la spegni? -
Domando notando che aveva fatto solo due tiri
- Sennò ti aspri il fumo -
- Guarda che potevi fumare -
- Noo, se ci sei tu non fumo -
- Ah ecco cos'è ti faccio del bene allora -
Rise e Tom la guardò fisso negli occhi
- Sei la mia cura -
Poi l'abbracciò e lei lo strinse più forte
- Non potrei desiderare niente di meglio, perché il meglio ce l'ho già qui con me-
Ammise accarezzandole i capelli
- Se ho te, ho tutto, non mi manca più niente -.
Cosi restarono abbracciati sotto le coperte fino alle otto
- Che dici se andiamo a fare colazione? -
Domandò Tom togliendosi le coperte da dosso
- Ci sto -
Esclamò alzandosi, allora scesero giù e mentre Tom faceva il caffè lei stava seduta nel divano e ammirava la cucina
- Bella questa cucina -
- Grazie -
- I tuoi quando tornano?-
- I miei dovrebbero tornare col volo delle tre -.
Fecero colazione e poi uscirono per i negozi, l'accompagnò in almeno cinque negozi diversi dove c'erano vestiti costosi e poi si fermarono alle bancarelle lungo la passeggiata, Dana si fermò davanti a una serie di anello e ne prese uno in mano, aveva una pietra viola, ed era dorato
- È bellissimo-
Ammise
- Questo? Davvero? -
- Non ti piace? -
- Con tutti quegli anelli che ci sono ti piace quello? -
Domandò con una risata
- Stronzo -
Sorrise
- Un giorno me lo prenderò e lo avrò sempre addosso quando usciremo -
Tom le prese la mano e continuarono la passeggiata, quando videro Will
- Oddio quello è il mio ex -
- Tranquilla -
Disse mentre lo fissava camminando, era con due ragazze, sembrava tranquillo, appena la vide rimase serio e la fissò per un po, poi tornò a ridere con le amiche
- Visto? Non ha le palle per avvicinarsi-
Guardò Dana e la vide un po triste
- Ehi -
Si fermò e la bloccò
- Piccola -
La guardò alzando le il mento con due dita
- L'ho lasciato ieri e già mi vede con un altra...cosa pensi di me? Penserai che sono un idiota, una che sta con tutti -
Continuava a guardarla e rimase stupito che la sua preoccupazione fosse quella
- Ma scherzi? Ma adesso, posso davvero pensare male di una come te? -
Le spostò i capelli dal viso e l'abbracciò.
Tornarono a casa verso le due, per pranzo avevano preso un panino al fast food dello zio di Tom non molto lontano da casa.
Appena rientrarono guardarono un po di TV e poi si addormentarono, si svegliarono verso le quattro e riordinarono un po casa, poi giocarono a play, un gioco di macchine e Dana vinse due volte, verso le cinque Tom si chiese perché i genitori non erano ancora tornati ma non gli diede peso, cosi passarono la sera insieme e Dana andò via verso le sette di sera, appena uscita di casa, lui prese il telefono e chiamò il padre ma niente.
- Andiamo rispondi -
Esclamò sottovoce e ricompose il numero.
Niente. Chiamò Jhon e rispose
- Ehi amico, dimmi -
- I miei non son tornati, inizio a preoccuparmi -
- Ma no tranquillo saranno ancora la-
- Boh...-
- Invece ora ho visto al tg quell'aereo che è caduto, cazz un be di morti -
- Come?Adesso?-
Domandò preoccupato
- Tom....a che ora era il volo?-disse l'amico
- Oh cazzo -
Chiuse il cellulare non appena accese la tv e vide il tg, era il loro volo. Si.
Si mise le mani in testa e si alzò di colpo tirando un calcio al tavolino con le birre sopra.

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