12 Capitolo

8 0 0
                                    

- Preparo qualcosa da mangiare -
Si tolse la coperta e si diresse verso le scale, Tom la seguì e scesero giù, si sedette nel divano mentre Dana preparò la padella con l'olio per friggere. Si tolse la maglia e la appoggiò sulla tavola
- Questa è da buttare -
Più tardi guardarono un film in salone, un giallo
- Per me il colpevole è quello con la giacca verde e il cappello, fanno vedere sempre lui che parla con qualcuno dopo un omicidio -
- Ma non vuol dire -
Rise
Dana fece un cenno di sorriso, stava coricata sulle sue gambe e lui le accarezzava i capelli
- Guarda guarda! È lui, son certa che è lui - disse indicando lo schermo
- È solo un ombra di un tizio col cappello, c'è n'era tanti, per me è quello col viso pallido -
- No ma cosa, è lui -.
Si fecero presto le sei e Dana dovette rientrare a casa, Tom decise di accompagnarla in macchina per evitare che trovasse Will.
Quando rientrò trovò un casino in casa e vide la finestra aperta
- Cazzo -
Scese le scale e notò il tavolino in terra, le bottiglie rotte, le sedie rovesciate e il divano pieno di strappature, c'erano i cuscini in terra e sul muro c'era una scritta fatta con una bomboletta nera
" Lei è mia "
Tom tirò un calcio alla porta e si tenette il fianco per il dolore alle costole. Will le avrebbe reso la vita impossibile finché sarebbe stato insieme a Dana, e se la sarebbe presa anche con lei.
Uscii. Si diresse al tabacchino, in piazza, alla passeggiata e ovunque potesse trovarlo. Lo cercò ovunque ma non c'era. Voleva parlargli, prenderlo a calci se necessario.
Si fermò al bar per bere qualcosa e tra una birra e l'altra divenne brillo. Spese tutti i soldi che aveva in tasca e poi tornò a casa stanco.
Si diresse dritto in camera sua e si addormentò.
L'indomani si svegliò presto e chiamò Dana
- Ei piccola, ti va di prenderci un caffè? -
- Certo, il tempo di prepararmi e ci troviamo al bar di fronte a casa tua? -
- Va bene -
Riattaccò. Si fece una doccia e si guardò allo specchio mentre si asciugava con l'accappatoio, notò che le ferite guarivano e l'occhio era ancora nero ma non gonfio, si vestí e si lavò i denti.
Dana era già al bar,si trovarono verso le otto.
- Piccola,come stai? -
Domandò mentre si avvicinava al tavolino
- Bene dai, tu? -
Si sedette di fronte a lei
- Non c'è male -
Sorrise, notò subito che nel tavolino affianco c'erano due ragazzi con un viso conosciuto. Lo guardavano e parlavano sottovoce, poi ricordò. Erano due della greffa di Will.
- Che c'è ? -
Domandò Dana notando che fissava i ragazzi dietro di lei
- Chi sono? -
Continuò
- Che dici se ci spostiamo dentro? -
Chiese lui sottovoce con un mezzo sorriso.

Love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora