CASA DOLCE CASA
Il portiere di Grifondoro, ora salutava sorridente i due malandrini, mentre teneva per mano Alice, altrettanto contenta di rivederli.
<Prewett, è inquietante vederti sorridere così in mia presenza. Finiscila immediatamente> sentenziò Sirius, avvicinatosi a salutare Frank con una pacca sulla spalla, ricevendone una a sua volta.
<Black, non stavo sorridendo né a te né a Potter.> Alice gli rivolse una mezza smorfia, soddisfatta di averlo smentito.
James, dopo essere stato stritolato in un abraccio -ben poco dignitoso-, si voltò verso la sua compagna di casata.
<E quindi a chi sorr-> gli occhi da cercatore di Potter, seguirono subito lo scatto improvviso di Alice che correva verso la figura perfetta di Lily Evans, pronta ad accoglierla in un abbraccio spacca costole.
Remus era in ottima forma. Il fisico slanciato, magro ma non del tutto privo di muscoli, i capelli biondi, gl'occhi ambrati e l'uniforme in ordine, gli conferivano un aspetto ancor più da "bravo ragazzo".
Peter invece non era per nulla cambiato: biondo, occhi acquosi e neri, il naso all'insù e il viso tondeggiante come al solito.
Una volta che tutti si furono ritrovati, salirono a bordo del treno. Quest'ultimo, in tutto il suo splendore, fu finalmente pronto per lasciare King's Cross.
I Malandrini, Lily e Marlene si diressero felicemente nel più grande degli scompartimenti: il rivestimento dei sediolini era di una pelle dal colore molto scuro; la fitta luce penetrava dal piccolo finestrino, ostacolata da alcune tendine rosse e non molto doppie e il tutto donava un aspetto abbastanza "rustico" alla stanza, soprattutto per il legno di quercia che ricopriva ogni angolo del treno.<Benvenute nel nostro scompartimento personale!> dissero Sirius e James con tanto di mossa di braccia e un breve inchino.
<Perché sarebbe vostro? C'è per caso il vostro nome?> chiese Marlene inarcando le sopracciglia.
<Beh, si da il caso che sia così> s'intromise Peter, rimasto zitto fino ad allora <è scritto proprio qui> continuò con fare composto, puntando il dito paffuto contro la parete.
Marlene si avvicinò incuriosita e scorse una piccola incisione: "S.Malandrini".<Per cosa sta la "S"?> chiese Marls scrutando la scritta sempre con molta attenzione, assicurandosi di non aver preso una svista.
<McKinnon, ti credevo più sveglia. Sta sicuramente per "stupendi"! > rispose Sirius agitando rigorosamente i capelli.
<Probabilmente significherà "stupidi"...> s'intromise Lily ridacchiando <o, semplicemente, "scompartimento"> continuò, aggiustando delle ciocche di capelli rossi ricadutele dalla coda.
<No no, Evans, significa "stupendi" > spiegò James dandosi delle arie assieme a Black.
<Già> concordó Sirius, mettendosi in posa di fianco all'amico, con atteggiamento fiero e braccia conserte.
Tutti scoppirono a ridere e, appena le risate cessarono, si sedettero divertiti.
Il viaggio proseguí nel migliore dei modi: ognuno raccontò delle proprie vacanze, dei meravigliosi cibi e luoghi che avevano conosciuto oppure delle materie che non vedevano l'ora di riprendere.
La gioia invase l'intero treno, tant'è che tutti si sentivano sempre più a casa.______
Qualche ora più tardi, il maestoso castello di Hogwarts, brillava nel buio della notte limpida e stellata, di cui una meravigliosa mezza luna era regina.
Mentre alcuni studenti si accalcavano ai finestrini, per godersi quel panorama mozzafiato, Lunastorta era intento a chiamare i suoi amici.<Ragazzi è ora di andare!> disse impaziente di ritornare nella sua amata scuola; allora tutti presero i loro bagagli ed i loro animali, avviandosi verso una delle uscite del treno.
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||Only you, Potter||
FanfictionEra lì, seduto di fianco a lei; con i suoi capelli castani e sempre in disordine, i suoi occhiali tondi e dorati, la mascella quadrata e al contempo contratta, la divisa in disordine e le occhiaie violacee sotto gli occhi -per via delle notti insonn...