Capitolo 6

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Al San Mungo

Dal capitolo precedente... 'che mi prende?' chiese un'allarmata vocina nella sua testa.

<O per Tosca Tassorosso!> esclamò Madama Chips, dopo aver visto James presentarsi in infermeria con Lily in braccio.

<Cos'è successo signor Potter?> domandò preoccupata andandogli in contro.

<È svenuta. Penso sia stato un calo di pressione o...>

<Febbre> lo interruppe Madama Chips, sentenziando la causa del malessere. Dopo gli indicò un lettino e face segno di poggiare lì la ragazza. James così fece, poi, si girò e si sedette su un lettino affianco.

<Ha un permesso Potter?> indagò Madama Chips, girandogli attorno e assottigliando gli occhi.

<Sì, Madama. Se vuole può chiedere al Professore
Lumacorno> Ramoso fece spallucce, non poteva lasciare Lily sola, soprattutto in quelle condizioni.

<Farò le mie ricerche Potter>  Madama Chips si avviò verso la porta dell'infermeria e, prima di uscire, si girò per lanciare un'ultima occhiata dubbiosa al giovane Grifondoro.
James, si mise comodo, sperando che Lily riprendesse i sensi al più presto.


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Erano passate più di quattro ore e, in quei duecentoquaranta minuti, era successo l'imprevedibile: Madama Chips aveva scoperto che quella di Lily non era semplice influenza, bensì una forma più acuta e problematica; Silente era accorso in Infermeria e, viste le condizioni preoccupanti della ragazza, aveva deciso di ottenere un trasferimento al San Mungo; James era l'unico dei loro amici a sapere ciò che stesse accadendo e, a quanto aveva potuto capire, gli altri sarebbero rimasti all'oscuro di tutto sino al termine della giornata.

<Madama Chips, a breve gli infermieri del San Mungo saranno qui. Comunque vorrei ringraziarla per il suo prezioso contributo e ci terrei a porgere i miei complimenti anche al Signor Potter. Ma dovrei chiedergli un favore...> Silente s'interruppe voltandosi verso di lui e portandolo in disparte <ho bisogno che tu rimanga con la signorina Evans, fino al suo risveglio. Al momento non possiamo avvisare le sue compagne, dobbiamo prima accertarci che la febbre non sia contagiosa e lei sembra essere immune. Preferiremmo che ci sia qualcuno che conosce.> spiegò serio, accarezzandosi la lunga e folta barba bianca.

<Certo, professore> rispose James, allentandosi il nodo alla cravatta.

<Bene, ora vada a prendere il necessario e si faccia trovare qui fra un quarto d'ora> Silente, congedato James, vide quest'ultimo correre alla volta del dormitorio di Grifondoro.

Nella fretta, Potter si scontrò con Sirius -James lo considerò un miracolo.

<Per le mutande a stelline di Merlino!> esclamò James con il fiatone.

<Che succede Ramoso?> Felpato lo guardava preoccupato e confuso.

<Lily sta male!> James si prese la testa fra le mani, come a imporre un minimo di controllo ai pensieri che correvano veloci nella sua testa.

<James, calmati. Che diamine ti prende? Sapevo che ti piacesse Lily ma non pensavo così tanto!>

James si sedette ai piedi del muro e, con quel poco di calma che gli era rimasta in corpo, disse:"Non mi piace Evans. Comunque, ho meno di un quarto d'ora per preparare lo stretto indispensabile e andare con lei al San Mungo.> James si alzò da terra e si sistemò la divisa.

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