Dal capitolo precedente: La porta si chiuse con un sonoro tonfo e Lily rimase sola con i suoi pensieri.
Era un mercoledì d'Ottobre e le prime giornate autunnali scorrevano veloci.
I ragazzi che frequentavano Hogwarts passavano gli ultimi caldi pomeriggi nel cortile della scuola.
Dal litigio fra Lily e James al San Mungo era trascorso circa un mese e, ormai, i due grifoni tentavano di evitarsi il più possibile, cercando anche di condurre una vita apparentemente normale.
A quanto pare però qualcuno li voleva uniti (e non solo l'intera scuola di Hogwarts), un uomo alquanto imprevedibile, misterioso, alle volte crudele e, altre, pieno di sorprese: il Destino.
Sono molti coloro che diffidano nella sua esistenza, altrettanti sono coloro che invece ci credono fermamente; ma, che ci credessero o no, questo fece il suo dovere fino alla fine.
Lily e James si evitarono per un lungo periodo di tempo, peccato che i loro sforzi, quel mercoledì d'ottobre, divennero nulli.Marlene e Lily, assieme a Emmeline e Alice, raggiungevano la sala grande per colazione. Come d'abitudine si sedettero all'estremità della lunga tavolata, onde evitare uno dei malandrini.
Proprio quando le quattro iniziarono a servirsi la colazione, entrarono dalle enormi porte della sala grande, tre figure alte e snelle: Sirius, James, Remus e Peter.
I malandrini si dirigevano pericolosamente verso le loro compagne e, non appena Lily se ne accorse, guardò allarmata le ragazze.<Oh, ma insomma Lily. Non potete evitarvi per sempre!> esclamò Emmeline esasperata <In più avete litigato per una sciocchezza e...> quest'ultima s'interruppe allo sguardo truce di Lily e ammutolì all'istante.
<Primo: sì, posso evitarlo per tutto il tempo che voglio. Secondo: è lui che è permaloso, non io.> spiegò Lily arricciando il naso e incrociando le braccia al petto.
<Mh mh... lui sarebbe permaloso?> ribattè Marlene inarcando un sopracciglio e rivolgendole uno sguardo accusatorio.
Grazie al cielo, Remus era stato trattenuto da un suo amico Corvonero, arrestando così la loro marcia verso il tavolo di Grifondoro.
<Ragazzi, scusatemi un secondo, ho un messaggio della McGranitt da consegnare, torno subito.> Lunastorta si congedò.
I compagni di James lo salutarono e quest'ultimo si diresse verso Lily e le sue compagne.
Intanto Emmeline, Marlene, Alice e Lily avevano abbandonato l'argomento "James" dandosi a una vivace conversazione sui vestiti che avrebbero indossato al ballo di Halloween. Peccato che, a interrompere questa piacevole chiacchierata, fu un'ansiosa Alice.<L-Lily...> balbettò quest'ultima.
<Cosa c'è Aly?> domandò Evans confusa dal tono preoccupato di Alice.
<St-sta arrivando> continuava esitante la ragazza, intenta a non farsi notare dal diretto interessato.
Lily intenta a processare il tutto, venne colta alla sprovvista da un "Salve ragazze!" e come fosse stata colpita da una frusta, Lily si raddrizzò all'udire di quella voce.
<Potter! Come va?> esclamò Marlene con un sorriso di circostanza.
<McKinnon, ti senti bene? Ti ricordavo più... aggressiva> la prese in giro James, divertito.
<Io? Aggressiva? No! No, no, no, ti sbagli... vero Lily?> chiese rivolgendosi con uno strano sorriso alla rossa.
Quest'ultima prese la forchetta ch'era poggiata sul tavolo e, con un gesto meccanico del braccio, la fece cadere a terra.
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||Only you, Potter||
FanfictionEra lì, seduto di fianco a lei; con i suoi capelli castani e sempre in disordine, i suoi occhiali tondi e dorati, la mascella quadrata e al contempo contratta, la divisa in disordine e le occhiaie violacee sotto gli occhi -per via delle notti insonn...