VI

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Ehilaaaaaa, scusate l'inattività, but la storia non aveva raggiunto un  numero di visualizzazioni consistente e pensavo non interessasse a molti, ma alcune di voi mi hanno scritto chiedendo di continuare a postare sooo eccomi tornata.

Enjoy


Mi svegliai di soprassalto guardando intorno nella stanza buia ma familiare. La luce della Luna fuori dalla finestra circolare dell'oblò si proiettava sul pavimento fino a sfiorare la parte esterna del mio letto. Avevo freddo, stavo effettivamente congelando, ecco a cosa portava dormire nudo per più di cinque ore.

Ansimai sconcertato cercando di rendere il mio battito cardiaco di nuovo regolare, non sapevo cosa mi avesse svegliato, forse un incubo o una contrazione involontaria della schiena. Ad ogni modo, mi sentivo così spaventato da non riuscire a calmare il mio cuore che continuava ad urtare contro le costole dolorosamente, e di sicuro non sarei più riuscito a prendere sonno tanto facilmente.

Mi ristesi sul letto cercando vanamente di guadagnare quanta più aria possibile. Costrinsi il mio corpo a rilassarsi e sistemai le coperte sul mio torace. Il mio respiro si regolarizzò automaticamente, ma era come se sentissi la presenza di un'altra persona nella stanza.

Chiusi gli occhi, aspettando che il presunto killer o qualsiasi cosa esso fosse uscisse dall'ombra. Sapevo le storie di  mostri e i tipi con lunghi mantelli nascosti e pronti ad ucciderti fossero solo baggianate, ma questo non voleva dire che non mi spaventassero, nonostante la mia età.

Poi la cosa venne finalmente allo scoperto ''Ahh!''

Avrei potuto giurare di essere letteralmente volato via dal materasso. Ero rimasto in uno stato di tensione per tutto il tempo aspettando quel momento. ''Harry, maledetto'' tirai un sospiro di sollievo poggiandomi una mano sul petto, il suo ghigno divertito sembrò ingrandirsi ancora di più se possibile.

''Oh Dio santo Louis l-la tua fa-accia'' rise mantenendosi lo stomaco.

Misi su l'espressione più seria che riuscissi a fare mentre sentivo le mie guance arrossarsi, e quando Harry lo notò, sfortunatamente, prese a ridere più forte fino a non emettere più alcun suono. Mi coprì il viso con le mani per la vergogna.

''Come hai fatto e perché sei qui, Harold?'' dissi una volta che il flusso del suo riso si fosse fermato. ''Dahlia possiede occhi anche dietro la testa, e dubito che tu sia riuscito ad entrare dalla finestra.''

Harry mi liquidò con un gesto della mano. ''Ah, quella donna è un pezzo di torta. Davvero, ha ceduto abbastanza rapidamente al mio fascino.''

Arricciai il naso ma non dissi nulla cercando di non fare nessuna mossa per assecondarlo. Quello che non riuscivo a capire era se mi infastidisse o meno la sua presenza improvvisa. Perché sembrava avere un così grande interesse nei mie confronti? ''in realtà, credo che le piaccia vederci...'' si avvicinò davvero molto a me ''-insieme.''

Ero confuso. In parte perché sembrava che Dahlia avesse effettivamente parlato con Harry, quando la prima volta che lo aveva visto l'impressione che mi aveva dato era quella di non apprezzare la sua presenza. ''Perché dovrebbe pensarlo?''

''No, no, non me lo ha detto così esplicitamente. Ha detto 'Signore, siete abbastanza cordiale, e sembra che al signorino Louis piaccia stare intorno a lei in questi ultimi giorni.' "

''Non so come tu sia arrivato alla conclusione che le piaccia vederci insieme, quando ha chiaramente detto che a me piace stare con te.''

''Perciò ti piace stare con me?'' disse avvicinandosi sempre di più. ''Posso notare di avere una qualche sorta di influenza sulla tua scelta del vestiario notturno.''

Titanic: A Larry Stylinson Novel [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora