Novitá

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Ed era sempre così. Ormai sono in coma da 3 settimane. Simone continuava a piangere sul mio braccio tutti i giorni e a ripetermi quanto mi volesse bene. Ma con Enrico era complicato. Lui entrava, si sedeva, mi prendeva la mano e taceva. E tutti i giorni prima di andarsene mi sussurrava  un piccolo "svegliati". Venne anche Andrea qualche volta. Lei era il contrario di Enrico. Continuava a parlare, a volte cantava anche. Non era proprio il massimo come cantante ma apprezzavo il suo gesto. Ma un giorno si mise a piangere. Piangeva e mi chiedeva di svegliarmi quasi urlando. Me le ricordo bene le sue parole.
"Svegliati. Perché è da quando ci sei tu che riesco a vivere. In quei due giorni in cui c'eri c'ero anch'io. Svegliati perché mi mancano le tue risate. Quelle che concedevi solo a me perché io ti ho capita. Sei sempre stata da sola, non hai mai confidato niente a nessuno, guardavi con freddezza tutti. Sai essere davvero inquietante a volte. Ma con me era diverso e ne sono felice. Hai lasciato un vuoto dentro di me quindi ti prego svegliati."
Una lacrima calda cadde sul mio braccio. Poi un'altra e un'altra ancora. Provai a svegliarmi. Per lei. Ma niente.
Il giorno dopo sentii le voci dei miei genitori che parlavano con i medici.
Dottore :"signori ormai è da quasi un mese che è in coma, o si sveglia tra una settimana o dobbiamo operarla"
Potevo soltanto immaginare i fiumi di lacrime che versava mia mamma. Ogni giorno veniva a svegliarmi tirandomi i piedi e mi faceva compagnia. Accendeva la mia playlist preferita anche se a lei quel genere di musica non piace lo faceva per me.
Quello stesso giorno arrivò Enrico. Si sedette sul bordo del letto e mi prese la mano come sempre. Iniziò a piangere. Non me lo aspettavo proprio. Sussurrava sempre quel "svegliati" come se dicendolo potesse accadere davvero. Muoveva il pollice sulla mia mano, penso che volesse accarezzarmi ma non aveva il coraggio. Poi successe una cosa veramente inaspettata.
Enrico :" ammetto che non sono il massimo dell'intonazione ma vorrei provare a cantarti queste poche note. È la mia canzone preferita e so che anche tu la ascolti. Spero che ti piaccia"
Stava davvero per cantare? Cantare la sua canzone preferita dedicandomela?! Sentii una nota di una chitarra. Aveva portato la sua chitarra per me? Aw che dolce.

Enrico :"I need you, I need you, I need you right now
Yeah, I need you right now
So don't let me, don't let me, don't let me down
I think I'm losing my mind now
It's in my head, darling I hope
That you'll be here, when I need you the most
So don't let me, don't let me, don't let me down"

La sua voce era roca e bassa, ed era veramente intonato al contrario di Andrea. Quelle dolci parole mischiate al suo profumo non facevano altro che confondermi. Ero veramente sconvolta... Adoro quella canzone perché per me è piena di significato. Ma per lui... Lui mi vuole accanto a se? Cosa intende? Quanto vorrei chiedergli spiegazioni. Dopo questa breve "live" se ne va. Lasciandomi sola assorta nei mie pensieri. Sola con Andrea. Eccola che arriva. Si mette a urlare come una pazza posseduta da satana dicendo di aver visto tutto. Enrico che cantava, che mi prendeva per mano e che piangeva.
Da Chiara :" mi prende sempre per mano, ma è strano che abbia pianto, tantomeno che abbia cantato! Di solito non parla mai"
Ero riuscita a parlare!!! Ma non riesco a svegliarmi comunque. Andrea è più sorpresa di me e mi chiede di dire qualcos'altro ma non riesco. Le parole di prima mi sono uscite spontanee... Sarà stata la canzone di Enrico?

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ capitolo molto dolce dedicato a Federica, la mia gigante. Enrico canta per Chiara che riesce finalmente a parlare. Ma ancora non si sveglia...

Il ragazzo della classe affiancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora