"Torniamo a casa?"
Guardo l'orario sul mio telefonino e mi accorgo che si erano già fatte l'1:20 di notte.
"Si, forse è meglio."-rispondo.
Allora, iniziamo a dirigerci verso la macchina. Quando stavamo per entrare sento una voce in lontananza chiamarmi. Mi volto e vedo che è Jason.
"Cazzo.."-dico a bassa voce,-"Carrie, andiamo!"
"No, Taylor aspetta!"-grida lui.
Prima che Carrie riuscisse a partire, lui si posiziona davanti la macchina facendomi cenno di scendere. Prendo un bel respiro e così faccio.
"Cosa vuoi Jason?"-dico irritata.
"Sei ancora arrabbiata con me?"
"Ma mi prendi per il culo?!"
"Senti, volevo scusarmi per il mio comportamento inaccettabile e volevo chiederti se potevi darmi un altra opportunità. Ti prego Tay.."
"Meglio che tu vada Jason."-rispondo dirigendomi verso la macchina, ma lui mi blocca afferrandomi il braccio.
"Ti giuro che sono cambiato! Io posso renderti felice Tay.."
"Taylor, è tutto ok?"-mi domanda Carrie, che nel frattempo era scesa dalla macchina per controllore la situazione.
"Si, è tutto ok. Arrivo!"
"Chi è quella? Hai finito con Laura e adesso questa donna?"-iniziava ad alzare il suo tono di voce, facendosi sempre più minaccioso.
"Saranno pure cazzi miei, non credi?"
"Non impari mai. Non ti è bastato che Laura sia andata via?"
"Tu-tu come fai a saperlo?"
"Taylor, torna con me. Ti prego!"-strinse la sua presa intorno al mio braccio fino a farmi male.
"Addio Jason."-dico liberandomi dalla sua presa e andando di nuovo in macchina.
Come faceva a sapere che Laura aveva lasciato la città? Quel figlio di püttana non me la racconta giusta.
"Chi era quell'uomo?"
"Nessuno. Dai, andiamo a casa."
"Va bene."
Arrivate davanti casa mia, Carrie mi accompagna davanti la mia porta, come è suo solito fare.
"Ci sentiamo domani, allora?"-mi chiede.
"Si, certo."-rispondo.
Mi da un bacio e va per dirigersi verso l'auto.
"Carrie, aspetta!"
"Dimmi."
"Ti va di entrare? Sai, non sono ancora molto stanca e se ti va.."
"Si, certo!"
Ci sediamo sul mio divano e accendiamo la TV per passare un po' di tempo, quando Carrie si volta verso di me e scaglia le sue labbra contro le mie dando inizio ad un bacio frenetico. Sentivo la voglia che aveva di possedermi e, forse, questo mi spaventò un po'.
"Taylor, io voglio fare l'amore con te.."-ammise.
Non sapevo che cosa dire, ero come bloccata. Allora, senza dire niente, ripresi il bacio che era stato interrotto qualche secondo prima.
Iniziò a mettermi le mani ovunque, ad accarezzarmi, a stringermi a se, mentre continuava ad esplorare per bene la mia bocca. Io facevo lo stesso, ma qualcosa mi impediva ancora di andare oltre: le mie mani continuavano a sfiorare un corpo che non sentivano proprio. Impedii ai miei pensieri di riprendere a soffocarmi e mi posizionai sopra Carrie, inserendo una mia gamba tra le sue cosce. Inizio a muovermi avanti e indietro facendola ansimare nella mia bocca. Nel frattempo lei mi leva la maglietta, per poi afferrare la mia pelle e graffiarla.
"No, io-io non posso.."-dico rimettendomi seduta sul divano.
"Cosa c'è? Ho sbagliato qualcosa?"
"No no, tu non centri. È solo che.."
"Pensi ancora a lei, non è vero?"
Rimasi in silenzio.
"Tieni."-disse, porgendomi la maglietta che io misi subito,-"Ti va di parlarmi di lei?"
"Non c'è molto da dire."
"Mi farò bastare anche quel poco che mi dirai."
"Lei è arrivata così. Succede, no? Succede come perdere un treno, saltare la cena, aprire le finestre alle sette di mattina e sentire l'aria di una nuova primavera. Succede come perdere le chiavi, accendini, bracciali. Alla fine succede, no? Peró lei arrivó di colpo, come quando sbatti le palpebre, quasi non te ne accorgi. Arrivó e mi sfioró l'anima, hai presente? Ti svegli la mattina e sai che è lì con te, da qualche parte. La senti ridere. Ma soprattutto la senti dentro. Però c'era un problema. È una persona. E sai il problema delle persone? Se ne vanno."
"Ti ha proprio spezzato il cuore.."
"Già. C'è una parte di me che sa benissimo cosa è successo. L'altra fa finta di niente per poter vivere lo stesso."
"Sai, io penso che certe persone quando hanno la fortuna di incontrarsi, dovrebbero avere anche il coraggio di tenersi."
"A quanto pare eravamo a corto di coraggio."
"Io penso che tu sia una persona molto coraggiosa. Non è stata colpa tua, ma sua. Chi abbandonerebbe mai in questo modo la persona che ama?"
In quel momento sentivo i miei occhi riempirsi di lacrime, la mia mente del suo ricordo e il mio cuore di macerie.
"Forse era meglio non parlare di lei.."
"No, tranquilla. È tutto ok. Dovrò pur farci l'abitudine prima o poi, non credi?"-rispondo, col volto ormai rigato di lacrime,-"Il fatto è che ci si abitua troppo in fretta delle presenze e mai delle mancanze. Ma io sto riuscendo. Non la penso più la mattina. Ne dopo mangiato. Ne la sera. Non la sogno più. Qualche volta ritorna, ma deve pur concedermelo. Qualche volta si, mi manca. Ma mi sto abituando. E sto combattendo. Qualche volta annego nei ricordi, ma sto imparando a nuotare. Qualche volta penso a come sarebbe stato, a cosa è stato. Ma ho capito che devo guardare avanti. Cazzo è difficile, sai? Però ci sto riuscendo. Forse la dimentico."
"Non devi dimenticarla, Tay. Tu la ami ancora più che mai, si vede. Provare a tirarla fuori dalla tua vita completamente non farà altro che farti stare ancora più male."
"E cosa dovrei fare? Se ne è andata senza dire niente. Io non so nemmeno dove è!"
"Se cambiare pagina ti risulta così difficile, non dimenticarla. Anche perché, da quello che mi hai raccontato in precedenza di lei, ti ha amata veramente. Ed è praticamente impossibile che abbia smesso di farlo così, da un giorno all'altro. È impossibile non amare te."
"Carrie, grazie per tutto quello che stai facendo per me."
"Te l'ho già detto e te lo ripeto: è impossibile non amarti. E comunque, quella donna è davvero fortunata ad avere te e il tuo amore. Non deve essere stato facile."
"Non proprio.."
"Adesso è meglio che vada, si è fatto veramente tardi."
"Si.."
L'accompagno fino alla porta, salgo al piano di sopra, indosso il pigiama per poi, qualche minuto dopo, cadere in un sonno profondo sul mio letto.***
Sono le 13:30 e, come al solito, vado direttamente al pranzo saltando la colazione. Dopo aver mangiato una semplice insalata, decido di chiamare Yael.
"Ehi troietta! Buongiorno!"
"Giorno anche a te."
"Come stai?"
"Si va avanti, tu?"
"Starei sicuramente meglio se la mia migliore amica ritornasse ad essere veramente felice, ma comunque.. Io sto qua nei paraggi, ti va se avvicino?"
"Ti ho chiamato proprio per chiederti questo."
"Perfetto allora! Cinque minuti e sono lì!"Quello che mi ci vuole adesso è passare del tempo con quella stronza. È l'unica capace di farmi stare bene in questo periodo. Le devo molto.
Sento bussare alla porta e allora mi affretto ad andare ad aprire.
"Ciao Yael!"-la saluto abbracciandola.
Lei ricambia poco il mio abbraccio e ciò mi preoccupa,-"Cosa c'è?"
"Taylor andiamo a sederci."
"Devi dirmi qualcosa?"-le domando mentre ci sediamo.
"Tay, non so se sia opportuno dirtelo ma.."
"Cosa? Yael, parla!"
Iniziavo seriamente a preoccuparmi. Il suo tono di voce era diverso rispetto a quando ci siamo sentite al telefono. Era sicuramente successo qualcosa. Vidi che prese fiato, perciò si era decisa a parlare e così fece.
Dalla sua bocca uscirono tre semplici parole che causarono in me una sensazione che nemmeno io stessa riesco a descrivere.
"Lei è tornata."
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Tu sei fatta per essere amata [IN REVISIONE]
Fanfiction"Ti amo."-confesso. Solo dopo quattro lunghi anni riuscii a dire quella tanto attesa frase. "Ti amo anch'io."-rispose. A quel punto le nostre labbra si unirono in un caldo bacio. Tutto quello di cui avevo bisogno era lei. Ma, in certi casi, l'amore...