•Taylor•
Ho il corpo ancora umido, nel suo accappatoio. Ho sempre amato fare la doccia con lei, mi rilassa e eccita nello stesso momento. Anche l'accappatoio ha il suo profumo impresso, come ogni angolo della sua casa. Mi sento avvolta dalla sua protezione ogni volta che sto qui. Adesso mi ritrovo spesso a sorridere come un ebete, senza un motivo ben preciso; Yael continua a ripetermi "ma guarda che effetto che ti fa la Prepon, ti ha proprio in pugno!"
Penso proprio che abbia ragione. Questa donna ormai mi ha in pugno."Hai intenzione di stare sul letto in accappatoio ancora per molto? Tu mi provochi donna!"
Alzai la testa e la vidi in intimo di pizzo nero appoggiata sulla porta con le braccia incrociate al petto.
"Ti prego, dimmi che sei appena arrivata e che non mi hai guardato per tutto sto tempo.."
"La convinzione è tutto."-dice sedendosi accanto a me.
"Tu cammini per la casa in intimo e sono io quella che provoca? Ma sentila."
A quel punto mi sorrise e scagliò le sue labbra sulle mie, donandomi un bacio dolce, uno di quelli che lasciano un pezzo dell'altra persona inciso sulle tue labbra.
"Dai, asciugati i capelli se no rischi di prenderti un bel raffreddore. Io inizio a truccarmi."
"Va bene. Corro!"
Dopo circa 30 minuti uscii dal bagno con i miei amati capelli ondulati e un trucco piuttosto leggero, ma elegante. Erano già le 19:50 e mancava pochissimo alla serata. Andai subito nella stanza da letto per mettermi vestito e scarpe. Entrata in stanza trovai Laura già pronta e rimasi incantata per quella meravigliosa visione: indossava un vestito nero che le arrivava appena sopra le ginocchia, aveva le maniche lunghe in pizzo, la schiena completamente scoperta e indossava dei tacchi neri molto alti. Senza rendermene conto la stavo guardando a bocca aperta.
"Chiudila quella bocca Tay, non voglio rischiare di ritrovarmi un mosca in bocca dopo averti baciata."
"Vedo che sei di buon umore oggi!"
"Ed io vedo che sei la cosa più bella in questa casa."
Le sorrisi e le ricambiò. Poi andai davanti al letto dove avevo poggiato il vestitino che avrei dovuto indossare quella sera.
"Potresti alzarmi la cerniera, per piacere?"
"Si, certo."-rispose facendo quello che le avevo chiesto.-"Ho una voglia matta di strapparti quel vestitino di dosso."-continuò con quel suo tono sensuale che mi faceva letteralmente impazzire, ma cercai di non farglielo notare.
"Ma me l'hai regalato tu questo vestitino, vorrei che durasse almeno un po'."
"Allora durerà solo per un po'. Adesso metti le scarpe così possiamo andare."
Metto le scarpe, prendo la mia borsetta e andiamo in macchina.
"Penso che arriveremo in ritardo e, come sempre, per colpa tua."-disse mettendo in moto la macchina.
"Mi sembrava strano che non avessi fatto nessun commento per quanto riguarda questo argomento."
"Avremo tutti gli occhi puntati addosso quando saremo arrivate..."
"Mi dispiace.."
"Perché sei bellissima."-m'interruppe.
Sentii le mie guance prendere fuoco.
"Sei bellissima anche tu."-risposi con gli occhi bassi e il tono quasi imbarazzato.
Per tutto il viaggio non uscì una parola dalla nostra bocca, ma ci limitammo a scambiarci sorrisi e sguardi complici. Non avrei mai pensato di poter stare bene insieme ad una persona anche se avvolte dal silenzio. Incontrammo molti paparazzi per le strade, sicuramente perché anche loro sapevano di questo enorme evento. Arrivammo in quella lussuosissima villa, dove si sarebbe svolta la serata, quindici minuti in ritardo.
Laura aveva ragione: appena entrate tutti gli occhi si posarono su di noi. Non mi dava tanto fastidio il fatto che guardassero me, ma lei. Forse riuscì a percepire questo mio fastidio e poggiò la sua mano sulla mia schiena, accarezzandola delicatamente con il pollice.
"Ricorda che non dobbiamo dargli occasione di parlare troppo di noi."-le sussurrai all'orecchio, ricordandole la nostra decisione di tenere la nostra relazione nascosta.
"Si, lo so. Allora potremmo iniziare senza lanciarci sguardi di gelosia a vicenda, non credi?"
"Percepisco una nota di sarcasmo in questa tua frase."
"Oh, è solo una tua impressione."
Natasha e Yael erano già li: le salutiamo e scherziamo un po' con loro per poi staccarci, andando a salutare rispettivamente tutti i nostri conoscenti. Avevamo deciso di non stare troppo insieme durante la serata, non potevamo rischiare.
È passata già un ora e credo di aver bevuto un po' troppo, ma almeno non ho smesso un attimo di ridere con Yael. Ogni tanto io e Laura incrociavamo i nostri sguardi, quasi come per dare la conferma che stava andando tutto bene.
"Allora, come sta andando tra voi due?"
"Yael, per favore. Preferisco non parlarne soprattutto qui."
"Ma dai! Non mettermi i soggetti nelle frasi. Dai, adesso rispondi!"
"Sta andando alla grande. Siamo felici insieme."
"Si vede. Sono molto felice per te, davvero."
"Grazie!"-dissi abbracciandola.-"Io vado un attimo un bagno, mi aspetti qui?"
"Si, certo."
Entrai in bagno e sentii chiudermi la porta alle spalle con un rumore di chiavi. Mi voltai.
"Tu cosa ci fai qui? Lasciami stare! LASCIAMI!"////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
•Laura•
"Si, Nat. Si e altre mille volte si."
"E adesso dimmi tutti i posti strani in cui l'avete fatto."
"Nat!"
"Ok ok, scusami!"-disse alzando le mani in segno di resa.
"A proposito, hai visto Tay in giro?"
"Sinceramente è da un bel po' che non la vedo. Prima era con Yael."
"Ragazze.."
"Ecco la mia Yael!"-disse Nat con tono perverso che non passo di certo inosservato.
"Avete visto Taylor? È andata in bagno e mi ha detto di aspettarla, ma non si è fatta viva. Sono andata a vedere in bagno ma c'è la porta chiusa. Sono preoccupata."
"Dividiamoci e cerchiamola. Io e Yael andiamo a cercarla fuori, tu dai un occhiata qui."
Inizio a girare per la sala grande cercando disperatamente quegli occhi blu sui volti delle persone presenti, ma niente. Mi dirigo a passo veloce verso il bagno, ma vengo bloccata da una presa.
"Sera Laura, dove vai così di fretta?"
"Ben.."
"Non mi sembri molto felice di vedermi."
"Scusami, ma sto cercando una persona. Ci vediamo dopo."
"A dopo allora."
Cerco di interrompere più velocemente possibile la conversazione, riprendendo la ricerca di Taylor.
Arrivata davanti il bagno provo ad aprire la porta, ma senza nessun risultato visto che sembra chiusa dall'interno.
"Taylor! Taylor sei lì dentro?"-grido contro la porta.
Sento un lamento provenire da dentro il bagno e riconosco la voce di Tay, perciò decido di dare colpi alla porta fino a farla aprire. Quello che vedo causa a me tristezza, ma soprattutto rabbia. Taylor ricoperta di lacrime, con il vestitino abbassato da un lato e bloccata in una stretta causata da due grandi mani.
"Cosa cazzo sta succedendo qui? Jason allontanati subito da lei."
"Laura, non è educato interrompere due persone, soprattutto in questi momenti. Ci hai interrotti. Dovresti uscire."
Mi scaglio a gran velocità verso di lui e gli mollò un pugno dritto sul naso, facendolo allontanare automaticamente da Taylor. Quest'ultima coglie l'occasione e si dirige verso di me, cercando protezione. Trema ancora sotto le mie braccia.
"Laura Prepon me la pagherai!"-disse coprendosi il naso sanguinante con le mani.
"Tu brutto figlio di.."
"Laura no, per favore."-disse Taylor stringendosi a me e guardandomi con quegli occhioni pieni di lacrime. Andai in mille pezzi solo sentendo la sua voce spezzata a causa del dolore.
"Guardati le spalle Jason, perché molto presto pagherai per questo!"
Come lui uscii dal bagno, Tay scoppiò a piangere sulla mia spalla. Cercavo di stringerla il più forte possibile per farle capire che adesso poteva stare tranquilla.
"Shh, tranquilla amore. È tutto finito, ci sono io con te. Nessuno oserà più toccarti."
"Ti prego, n-non...non lasciarmi p-più."-disse singhiozzando.
"Adesso respira. Ricomponiti. Ti accompagno da Natasha e Yael, loro ti lasceranno a casa mia. Tieni le chiavi."
"E tu? Non vieni?"
"Io ho una cosa da sbrigare prima."
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Tu sei fatta per essere amata [IN REVISIONE]
Fanfiction"Ti amo."-confesso. Solo dopo quattro lunghi anni riuscii a dire quella tanto attesa frase. "Ti amo anch'io."-rispose. A quel punto le nostre labbra si unirono in un caldo bacio. Tutto quello di cui avevo bisogno era lei. Ma, in certi casi, l'amore...