Lei è tornata

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"C-cosa?"-dico balbettando.
Non riuscivo a credere alle parole di Yael. Lei era tornata. Era qui.
"Nel mentre stavo venendo da te, ho ricevuto una chiamata da Natasha: parlava con una velocità assurda, tanto che non riuscivo a capire cosa stesse cercando di dirmi."
"Non posso crederci.."
"Le ho detto di calmarsi e solo dopo aver preso un bel respiro è riuscita a dirmi che Laura era finalmente tornata."
"Devo assolutamente andare da lei!"
"No, Taylor! Aspetta!"-grida, impedendomi così di uscire di casa.
"Cosa c'è?"-rispondo.
"Non ti ho ancora detto tutto. Devi sapere che lei ha detto di essere tornata solo per le riprese di OITNB. Non ha aggiunto altro.."
"Devo vederla lo stesso. Non m'importa cosa abbia detto, io...io merito una spiegazione."
"Si, lo penso anch'io. Vuoi che ti accompagni?"
"No, vado da sola. Sta tranquilla."
"Va bene. Allora ci sentiamo, magari."
"Si."
A questo punto, vado a mettermi qualcosa di decente addosso, mentre Yael decide di tornare a casa sua.
Dopo appena dieci minuti, esco da casa. Salgo a fatica in macchina, poiché le mie gambe non smettono di tremare.
"Bene. È ora."-dico ad alta voce, dando una bella spinta all'acceleratore.

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•Yael•

"Pronto? Nat?"
"Yael, mi senti?"
"Si, ti sento."
"Bene. Hai parlato con Taylor, non è così?"
"Si, ma non ce l'ho fatta a dirglielo.."
"Le si spezzerà il cuore, un altra volta."
"Tu sei sicura di quello che hai sentito?"
"Si. Laura non è tornata da sola."

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•Taylor•

Eccomi qui, sono davanti casa sua. Spesso in questi tre lunghi mesi sono venuta qui, sperando di vedere la sua macchina posteggiata al suo esterno, o magari di vedere la sua sagoma dalle finestre, intenda a cucinare o a sbrigare delle faccende importanti.
Ma non era mai così.
Quella casa era ormai diventata statica, nessuna vita era al suo interno. Le sue mura erano silenziose, non più ricoperte dalle nostre risate o dal nostro ansimare. Il suo letto era freddo come il ghiaccio, poiché nessun corpo in fiamme faceva più l'amore su di esso.
Sono qui e sembra tutto così normale; sembra che da un momento all'altro lei apra quella porta sorridente come sempre, in attesa che la raggiunga dentro.
Sono qui, ma niente in realtà è normale. Non riesco a scendere dalla macchina, ho paura. Paura di vederla e di non riuscire a sembrare arrabbiata con lei, perché quello che voglio è solo poter assaporare le sue buonissime labbra...e non solo quelle che stanno sul suo meraviglioso viso.

"Adesso basta pensare Taylor. Esci da questa cazzo di macchina e va' da lei!"-penso tra me e me.
Così faccio. Cammino in maniera insicura verso la porta di casa sua. Faccio un bel respiro e busso.
Vedo la porta aprirsi e in quel momento tutti discorsi preparati durante il viaggio in macchina spariscono, proprio come tutto il dolore provato in questi giorni senza di lei.

"Taylor.."-disse, quasi sorpresa di vedermi.
Le salto subito addosso, stringendola il più forte possibile a me, forse perché troppo spaventata che sparisca improvvisamente un altra volta.
Solo adesso mi rendo veramente conto a quanto mi sia mancato l'odore della sua pelle e il calore che essa sprigiona. Rimasi incredula quando lei, invece di avvolgermi con le sue braccia riportando alla mia mente quella sensazione di immensa protezione, mi allontanò creando così un enorme distanza, un muro tra di noi.
"Aspetta."-continua.
Potevo sentire una nota di freddezza nella sua voce, anche se i suoi occhi sembravo dire tutt'altro.
"Perché sei sparita così? Perché mi ha mi lasciata da sola? Perché.."-vengo subito interrotta.
"Taylor, adesso dovresti proprio andare."
"Devo andare?! Sei stata via per ben tre mesi e adesso tu pretendi che faccia finta di niente e che me ne torni tranquilla a casa?"
"Taylor per favore, non rendere le cose più complicate di come sono già.."-continua, abbassando sempre di più la voce.
"No, cazzo! Adesso basta!"-urlo,-"Come puoi comportarti così, come se non ci fosse mai stato nulla tra di noi?"
"Laura è tutto ok?"-domanda questa voce maschile alle sue spalle. È Ben, un suo vecchio conoscente che mi aveva presentato molto tempo fa.
"Si, torna pure nell'altra stanza. Ti raggiungo subito."
Resto immobile, incredula.
"Taylor, ascoltami. Io.."
"No, non dire più niente."
"Non volevo che tu soffrissi."
"Se non volevi che soffrissi non te ne saresti dovuta andare! Tu non mi hai uccisa, hai fatto di peggio! Ciò che non ti uccide lascerà sempre una cicatrice. E tu mi hai lasciato cicatrici da poter accarezzare la notte. Cicatrici che non fanno altro che ricordarmi che ti ho persa!"-potevo sentire i miei occhi riempirsi di lacrime e vedere i suoi occhi avere la stessa reazione,-"E ammetto che avrei preferito accarezzare te."
"Mi dispiace.."
"No, dispiace a me. Mi dispiace non essere mai stata in grado di capire che il tuo 'ti amo' è sempre stata una gran presa per il culo! Sei davvero una brava attrice, lasciatelo dire."
"Non ti ho mai mentito."
"E allora perché mi stai facendo tutto questo?"-alzo di nuovo la mia voce, poiché vengo avvolta da una sorta di rabbia.
"Io..io.."
"Tu cosa?"
"Io ho smesso di amarti."
"Capisco."-adesso le mie guance vengono riscaldate dalle lacrime. Apro la porta e prima di andare via, aggiungo: "Non importa quanto oggi ti sono lontana. Tu mi sei sempre a un millimetro di cuore, qualunque cosa accada."
Mi dirigo verso la mia auto piangendo come una bambina. Nel tragitto verso casa, il cielo decide di accompagnare il mio pianto con una pioggia leggera. Forse anche lui si è fermato un attimo a pensarla e gli è venuto da piangere.


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•Laura•

"Fanculo! Fanculo! Fanculo!"

"Amore, quella non era la tua collega di OITNB?"
"Si."-rispondo fredda.
"Perché non l'hai invitata a bere un caffè insieme a noi?"
"Gliel'ho chiesto, ma aveva degli impegni."
"Capito. Dai andiamo a letto che ti faccio un po' di coccole!"
"Scusami, ma non sono dell'umore adatto. Vado a farmi una doccia."-dico, dirigendomi subito verso il bagno, non dandogli così possibilità di farmi delle domande.

Piangere sotto la doccia per confondere l'acqua con le lacrime..
"E ora passerò il resto della mia esistenza sapendo che ho fatto male all'unica persona che ha significato più della vita per me. Fanculo!"
Appena uscita dalla doccia opto di fare un giro da sola.

"Io sto uscendo."
"Ma sono le 22:00! Dove vuoi andare sola a quest'ora?!"
"Sono una donna adulta, non ho bisogno di un accompagnatore per uscire a determinati orari."
"Ok, va bene. Non vuoi mangiare prima?"
"Prenderò qualcosa per strada. A dopo."
Inizio a girovagare senza una meta ben precisa, fino a trovarmi davanti la casa di Taylor; penso di odiare il mio inconscio per questi suoi continui scherzi di cattivo gusto!

"E adesso? Che faccio?"




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•Taylor•

(3) Nuovi messaggi: Yael💕

-"Taylor rispondimi!"
-"Mi spieghi perché mi stai ignorando?"
-"Giuro che se tra cinque minuti non rispondi alla mia chiamata ti ignorerò per il resto della mia vita!"

"Piccola, ehi.. Ma stai piangendo?"
"Ha-ha esplicitamente detto che...che non mi ama più.."
"Oh, Tay.. Sto arrivando."
"No, voglio stare da sola."
"Tesoro, ascoltami: ci sono persone che pur volendoti bene, ti fanno un male tremendo."
"Yael io c'ho messo tutta me stessa, ho addirittura dimenticato me stessa per poter ricordare lei. Tutto questo a che scopo?"
"Siete la più bella sfaccettatura dell'amore che io abbia mai visto in tutta la mia vita."
"Per favore, basta. Ormai tra noi è finita. Spero solo che mi ricordi come un momento bello della sua vita."
"Sarà sicuramente così."
"Scusami, ma adesso vado a dormire."
"Va bene. Notte."
"Notte."


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•Laura•

Scendo dalla macchina ma in quel preciso istante vedo le luci spegnersi, perciò penso che stia andando a dormire. Non ho intenzione di disturbarla, perciò faccio retromarcia e mi dirigo di nuovo verso la mia auto.
Ma all'improvviso una mano mi afferra da dietro trascinandomi con se. Accade tutto così velocemente che non riesco ad elaborare in tempo cosa sta succedendo.

"Ti ho trovata!"

Tu sei fatta per essere amata [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora