Link's pov
Quella mattina il sole era coperto da pesanti nuvole, e la pioggia cadeva pigramente sulle strade e sui marciapiedi, dando a tutto un'aria più grigia del solito. Come sempre tenevo lo sguardo verso il cielo, lasciando le gocce scendere delicatamente lungo il mio viso, avevo sempre amato la pioggia, per questo non portavo mai l'ombrello con me.
Ero vestito in modo leggermente elegante per quell'occasione, ma non mi importava se i miei vestiti si fossero bagnati. Tenevo una camicia sotto una giacca elegante, e alla mano avevo una valigetta con dentro il mio computer. Era il primo colloquio di lavoro della mia vita, del resto mentre ero all'università mi sarebbe servito un lavoretto part-time, e per fortuna vicino a casa mia un piccolo bar aveva bisogno di personale.
Vidi l'insegna colorata, che risaltava sulla giornata scura, ed entrai, facendo suonare un campanellino.
Una ragazza stava dietro il bancone, a sistemare dolci e panini nella vetrina prima dell'apertura. Aveva i capelli corti, corvini e con le punte tinte di blu. Era vestita di azzurro, in modo molto grazioso. Si voltò verso di me, con un'espressione neutra in viso.
- Il bar apre tra mezz'ora - disse, mettendo un piatto di bigné da far venire l'acquolina in bocca in vetrina. Fissai il cibo quasi con la bava alla bocca, poi mi ripresi.
- Oh, non sono qui per comprare. Devo fare il colloquio da cameriere! - dissi, e la ragazza annuì leggermente.
- Sei Link, giusto?
- Già - risposi, passandomi piano una mano sulla nuca.
- Capisco. Seguimi.
Le camminai dietro, notando come i suoi movimenti fossero rigidi ma insieme assolutamente graziosi.
Il bar era piccolo, dalle pareti bianche e il pavimento in legno tirato a lucido. Un po' ovunque c'erano poster e una radio doveva trasmettere un po' di musica durante l'orario d'apertura.
Il tutto aveva un'aria accogliente, ed anche molto moderna.La ragazza mi portò dietro al bancone, dove stava una porta con su una targhetta di metallo.
" Ufficio del direttore " c'era scritto.
Bussai, per poi entrare.
Mi accolse un profumo di menta che non mi aspettavo. L'ufficio era piccolo ed ordinato, semplice ma molto formale. Davanti ad una sedia girevole color cremisi stava una scrivania scura.
E lì, seduto su quella sedia, con aria elegante, le gambe accavallate e le mani intrecciate, stava lui.
Era un uomo parecchio alto, lo si capiva anche se era seduto. Era vestito elegantemente, ed un ciuffo di capelli bianchi come la neve copriva uno dei due occhi bruni.
Non sembrava molto vecchio, probabilmente avrà avuto giusto qualche anno in più di me, che ne avevo diciannove.
Aveva un sorriso provocante, e quando il suo sguardo si fu posato su di me io mi irrigidii.
- Link - disse, con voce calda - Siediti pure.
Io feci come mi aveva detto, mettendomi davanti a lui.
L'uomo mi porse la mano, e me la strinse con forza. Forse fu solo una mia impressione, ma quando gli strinsi la mano mi sembrò di vedere qualcosa luccicare nel suo sguardo.
- Allora, Link - disse lui, intrecciando le dita tra loro e fissandomi con uno sguardo penetrante.
Era strano, il modo in cui mi guardava, non ci ero abituato.
Mi fece diverse domande, mantenendo sempre un tono pacato e calmo.
- Ti farò sapere - disse, alzandosi.
Feci lo stesso, annuendo - Grazie...
Lui mi fissò dall'alto, gli arrivavo appena alle spalle.
Mi passò piano una mano sotto il mento, alzandomi il viso verso di lui e facendomi automaticamente arrossire.
Non disse nulla, restando ad osservare il mio volto. Restammo così per qualche interminabile secondo, mentre nella testa mi passavano migliaia di domande su quello strano uomo, che era insieme incredibilmente bello.
Mi dissi che non sarebbe stato così male rivederlo ancora.
Subito dopo però mi rimproverai, ero fidanzato, io, e queste cose non le avrei dovute nemmeno pensare.
La mia fidanzata sapeva benissimo della mia bisessualità, ma nonostante questo non aveva mai pensato che io potessi tradirla con un uomo. Ed io, per rispetto per lei, non mi sarei mai permesso di tradirla.
- Guardami negli occhi quando ti parlo - disse l'uomo, sussurrando lievemente. Sentii il suo respiro leggero sul mio viso.
- Non mi piace che la gente distolga lo sguardo quando parlo.
Angolo di Ghirahim: Ed ecco il primo capitolo del mio progetto principale! Visto che sulla Ghirink non c'era niente dovevo intervenire, e quest'idea mi frullava in testa da un po'. Ditemi che ne pensate e noi ci vediamo in un altro capitolo!
*fugge via con Link*
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Il capo [Modern AU]
Fiksi PenggemarLink è un semplice studente universitario, che trova un lavoro part time in un piccolo bar. Il direttore di quest'ultimo, Ghirahim, un uomo affascinante quanto inavvicinabile, sembra attirarlo a sé in modo inevitabile.