14- Lacrime

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Severus's Pov

Severus Piton si svegliò leggermente indolenzito, da un raggio di sole che era entrato dispettoso dalle tende. Sentì qualcosa di caldo respirare fra le sue braccia, abbassò lo sguardo e vide Petra Riddle dormire tranquillamente e sorridente. Nel vederla gli tornò alla mente le ore precedenti e come lei era finita li, in casa sua: aveva chiesto protezione all'Ordine dopo che suo padre aveva tentato di ucciderla avendo scoperto la loro relazione. Cercando di non svegliarla, cercò di alzarsi ma si sentì stringere la vita.

-Non andartene, solo ancora qualche minuto.- la sentì mormorare.

-Sei sveglia allora?- chiese bloccandosi.

Lei aprì un occhio e poi un altro sorridendo. -Certo.- iniziò a tracciare piccoli cerchi concentrici sul mio petto, sorridendo.

-Sei convinta della scelta che hai preso? Sappi che sarà pericoloso per entrambi, sopratutto per te che sei sua figlia.-

Dovevo metterla al corrente del pericolo in cui probabilmente si era cacciata e non ne era consapevole. Lei diventò seria, accarezzandomi una guancia, agganciando i suoi occhi nei miei.

-So ai pericoli a cui vado incontro. Sinceramente non pensavo che Silente mi affidasse a te, ero arrabbiata e volevo qualcun altro. Ho come l'impressione che... Lui ci voglia insieme o sbaglio??-

Ridacchia, leggermente sognante. Sbuffai irritato, aveva avuto l'intuizione giusta: Albus sapeva essere un vero maestro nelle coppie e nei pettegolezzi.

-No, non ti sbagli, hai avuto l'intuizione giusta. Albus è così: o lo ami o lo odi.-

Lei annuì alzandosi e senza pudore si diresse in bagno - Vado a farmi una doccia poi penso alla colazione. Sempre che tu abbia qualcosa di commestibile qui dentro.-

Mi alzai anche io di controvoglia; sarei rimasto volentieri a letto un altro po insieme a lei. D'improvviso bussarono alla porta: allarmato le feci cenno di nascondersi come meglio poteva. Era Bella, che entrò nella stanza come una furia, gli occhi illuminati da uno sguardo folle

-Lei dov'è Severus? Lui la vuole vedere, la vuole con sé. So che è qui, so che ha chiesto aiuto all'Ordine!- tremava violentemente il che non era da lei. Poi capii: il Signore Oscuro doveva averla terrorizzata con qualche minaccia o ricatto, per farsela portare. "Che codardo, nemmeno il coraggio di venirsela a prendere"

-Lei non è qui Bellatrix.- speravo solo che la ragazza fosse abbastanza intelligente da rimanere nascosta nel suo nascondiglio.
Cosa che non fece. Saltò fuori, fissando la madre con malcelato disprezzo.
-E così ti ha terrorizzata e ricattata e dimmi, di grazia posso sapere quale sarebbe stata la condanna nel caso tu avresti fallito?-

Di colpo i suoi occhi folli scattarono su di lei, i miei sensi si erano affinanti dal momento che Petra era entrata.

-Prova a immaginarlo.-
Sbuffa la donna, afferrandola poi per un polso.
-Tu vieni con me.-
Non ebbi il tempo di replicare che si smaterializzarono.

Bellatrix's Pov

Non volevo farle del male. Ma Lui mi aveva ricattata, avrebbe ucciso prima me e poi lei, fra atroci sofferenze.

-Lui ti vuole fra noi. Ti prego accetta perche altrimenti ti ucciderebbe fra le peggiori torture.-

Non faceva altro che divincolarsi per tutta risposta, la sua presa però era salda e riuscì a trascinarla in sala senza fatica.

-Mai.- Sputo tra i denti la ragazza. Quella audacia, si ritrovò a pensare Bella, doveva averla presa da lei. Non dissi nulla, semplicemente la condusse dentro, il cuore che mi batteva all'impazzata. Sentii un debole pop e voltandomi vidi Severus Piton materialazzarsi, il volto impassibile.

-Mio Signore, la ragazza che mi hai chiesto.-

Voldemort's Pov

Il mago oscuro più potente di tutti i tempi era fremente. La sua serva più fedele, doveva portarle sua figlia: si era stufato di aspettare e tutti sapevano che se Lord Voldemort perdeva la pazienza erano guai. Per cui si rilasso parecchio quando sentì la voce di quest'ultima. La scena era davvero divertente: sua figlia che lo guardava con odio puro, la madre che la teneva con la forza quasi riluttante e un Severus Piton che le seguiva a distanza.

-Ma che quadretto delizioso.- mi alzai raggiungendole, con passo lento e misurato.

-Figlia mia... Colei che dovrebbe seguire con fierezza la strada che è stata tracciata... Ma non ne vuole sapere...-

Per tutta risposta lei mantenne lo sguardo fiero.
-Sappi che terrorizzare mia madre per condurmi qui, non ti farà guadagnare terreno, Riddle.-

"Coraggiosa" pensai, mentre mi avvicinavo sempre di più. Con uno scatto repentino, ormai ero alla portata del suo orecchio.

-So che ardi dalla voglia di mettere in pratica, ciò che Severus ti ha insegnato. Non lo ammetti a te stessa ma sei attratta dalle Arti Oscure.-

Aveva parlato apposta in serpentese in modo che gli altri due non sentissero.
Lei lo guardò impassibile.

-Ho letto il tuo cuore quando eri solo una neonata.. Quando ti diedi a tua nonna in fasce. Tu sei destinata a fare grandi cose al mio fianco. Tu sei la mia erede, che ti piaccia o no.-

I sibilii riempivano la stanza, come un incantatore di serpenti usa il proprio flauto per incantarli.

-Non intendo lasciarmi andare alle Arti Oscure solo perché sono tua figlia!- tirò fuori la bacchetta e la puntò contro di me.

-Forza Riddle, devo darti di nuovo una lezione?- e allora vidi quel lampo folle nei suoi occhi, quello che bramavo. Dietro di lei Severus fece per avanzare ma fu bloccato da Bella. Tirai fuori la mia bacchetta dalla quale partì un lampo di luce verde mentre dalla sua un lampo di luce bianca
"Cruciatus"

-Non puoi sconfiggermi lo sai!-
La mia voce rimbombavs nella stanza, quando i due lampi di luce che si fronteggiavano andavano ad aumentare l'intensità tanto era la rabbia da emtrambi i lati.

-Voglio farti tanto male, quanto tu ne hai fatto a me!-

A quelle parole tolsi il lampo e mi scansai appena in tempo per evitare di essere colpito.

-Dai forse la colpa di essere nata da me? Di essere la mia UNICA figlia?-

Entrambi con il respiro irregolare ci guardammo torvi da sopra le bacchette.

-Io ti odio, odio il fatto che tu mi abbia tenuto nascosta una cosa del genere, che non so se mai potrò accettare, odio che il tuo sangue scorre nelle mie vene, odio che tutti si girano a guardarmi con terrore! E odio il fatto che tu non approvi la mia storia con lui!- so girò a guardare Severus che per tutta risposta rimase impassibile.

-Quindi si odio il semplice fatto che sono tua figlia!-

Quelle parole mi fecero male, un male inaspettato, un male che non pensavo di provare. Un male che mi colpì dritto a quel poco di cuore che avevo rimasto. E allora feci qualcosa che non mi aspettavo: voltai le spalle alle tre figure e m'incamminai verso la poltrona.

-Severus, portala via. Non voglio più averci niente a che fare. Colei che rifiuta le proprie origini, per me non conta più.-

E solo quando le urla di mia figlia che gridava -Codardo!- furono sparite oltre la porta, sentii qualcosa di bagnato scendere sulla guancia. Sorpreso, contastatai che erano lacrime di rabbia, di dolore, lacrime di chi ha distrutto un rapporto...

Che ne pensate della pietà nascosta di Voldy? Ma non temete perché dal prossimo capitolo tornerà più cattivo che mai

~.Figlia del male.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora