-Stai dicendo di aver dimenticato un foglio a casa?- domandò la mia amica con tono rilassato incurvando leggermente le sopracciglia. Intanto, il mio aspetto continuava a peggiorare, non solo non avevo dormito e avevo l'umore sottoterra ma dopo aver ricordato di aver lasciato a casa quel foglio, avevo sgranato tanto gli occhi che temevo potessero restare così senza poter più ritornare al loro posto.
-Non è un foglio qualsiasi, Tess. È il foglio!- Sbottai come un pazzo, portando come gesto esasperato le mani nei capelli. Perché avevo come l'impressione che nessuno riuscisse a capire la gravità della situazione eccetto me?
"Forse perché sei tu quello nei guai?" Eccolo, Din in tutta la sua saggezza e magnificenza.
Che stupido, ora mi congratulo persino con un neurone.
"Non sono un semplice neurone, sono quello piccolo e sopravvissuto a tanta scemenza, quello che non ti ha ancora abbandonato per un viaggio al miglior casinò di Las Vegas, quello che continua a farti sperare!"
-Thomas ci sei?-
-Sì, ero...-
Se le dicevo che stavo ascoltando il mio unico neurone , Teresa avrebbe direttamente prenotato una clinica psichiatrica senza neanche chiedere il consenso ai miei, quindi la buttai su qualcosa di più semplice ma convincente.
-Stavo pensando a cosa succederà...mio padre...- Blateravo frasi senza senso, ma non mi si poteva dar torto, ero nella merda più totale.
-Non può averlo scoperto.- Sbottò in preda al panico, se non conoscevo il mio tasso di paura, potevo ben dire che lei mi stesse superando...peccato che il mio timore fosse insormontabile.
-Sono sempre più sbadato e rincoglionito!- Mi addossai la colpa, in fondo ero io che avevo sbagliato e che quindi mi riconfermavo l'ennesimo idiota. Era un onore non perdere quel titolo, sempre primo in classifica. La mia filosofia di vita era mai essere secondi a nessuno. La rispecchiavo in tutto e per tutto o almeno per quanto riguardasse l'idozia e la sfiga.
Emisi uno sbuffo, incrociando le braccia-Scoprirà che sono gay da uno stupido foglietto, ma si può essere così cretini? Un fatto era scoprirmi a letto con Newt e un altro leggere un fottuto messaggio!-
-Non c'è modo di deviare il senso? Spiegarlo in modo diverso?-
-Un senso diverso?- alzai le spalle, e dall'espressione che la mia amica occhi blu aveva sul volto, potei capire di somigliare a un mostro mangia persone.- Come mi interpreti un Per favore, Thomas, dimentica, con tanto di firma Newt? Fino a prova contraria è un nome maschile.- Respirai, mi sentivo affannato come se avessi fatto chilometri e chilometri di corsa, ma quello era l'effetto della paura mischiato con la rabbia che a breve sarebbe sfociato nella disperazione più totale.
-Beh forse qualche modo ci sarebbe... ma i tuoi non sono stupidi, anche se fingessero di crederti, inizierebbero a insospettirsi e a starti col fiato sul collo...- Fece una pausa guardando la strada poi lanciò un'occhiata furtiva nella mia direzione-beh almeno sarà un coming out originale.- abbozzò un sorriso di compiacimento dandomi una leggera pacca sulla spalla.
Quella frase mi risuonò come una battuta stupida, una freddura che non mi facevan né ridere né mi dava altri benefici.
Per la maggior parte del tragitto restammo in silenzio, provai a chiamare Gally dal cellulare di Teresa diverse volte ma un'irritante voce mi avvisava che il bulletto era irraggiungibile.
Ali di gabbiano voleva farsi desiderare? Beh...allora sarei stato al suo gioco.
Gli lasciai un sms a nome di Teresa, dove gli chiedevo di incontrarci nel giardino della scuola in un posto più appartato, lontani da occhi indiscreti avrei potuto spiegargli e spremerlo al meglio.
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Indelible||Newtmas||[In revisione]
Fanfiction*NEWTMAS RATING ROSSO. Può essere letta anche da chi non conosce l'opera originale. No spoiler* •Eh sì, perché io soffrivo di Newtonite. Una malattia che non avrei mai curato.•