Harry

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D'accordo, sono un idiota. Non serve a  niente nasconderlo. Hermione è la mente del gruppo, lo sanno tutti. Come tutti sanno che Ron è il braccio. Io penso di essere il ciuffo.
Ecco, un altro esempio di quali problemi mentali mi porto dietro. Del resto, non ci vuole certo un Corvonero per capire che le mie azioni sono state quantomeno sconsiderate ed egoiste. Ho lasciato tutti i miei amici e tutte le persone che mi avevano accolto (la famiglia Weasley, Remus, i miei compagni di Casa...) senza dire nulla, sono sparito per mesi e ho stregato con un incantesimo irreversibile l'unica persona che abbia mai seriamente amato. Non serve dire "Hai solo diciotto anni, non sai niente della vita, conoscerai altre persone" e tutte quelle stronzate là. Draco era, come aveva detto Ginny, il mio Primo Amore, il mio Grande Amore ed il mio Vero Amore tutto insieme. Ammetto che come definizione è sdolcinata, ed anche adesso non posso evitare di arrossire al pensiero di aver definito così il signor Re Delle Serpi, Sua Maestà la Regina di Mio-padre-lo-verrà-a-sapere-tramite-uno-dei-nostri-numerosissimi-elfi-che-possiamo-permetterci-perchè-siamo-ricchi-e-snob-fino-alla-nausea.
In effetti, nessuno dei due è mai stato particolarmente romantico. Io che arrossivo solo pensando a dirgli "Ti amo", e lui che doveva mantenere la reputazione di Mister Furetto dal Cuore di Ghiaccio. Ma ci capivamo bene. Non ci piaceva parlare dei nostri sentimenti, detestavamo farci regalini per il mesiversario e guai a che ci suggeriva un posticino romantico dove passare la serata.
Parlavamo di Quidditch, giocavamo a Gobbiglie, lui mi dava ripetizioni di Pozioni ed io lo ascoltavo mentre raccontava del castello di famiglia. Già progettavamo di stare insieme, dopo la scuola. Lui voleva lavorare nel Dipartimento di Scienze Magiche, o MSD, e specializzarsi nello studio di veleni. Gli era sempre piaciuta l'idea di avvelenarmi nel sonno senza che me ne accorgessi.
Io avevo sempre desiderato fare l'Auror, e quella prospettiva era sicuramente molto allettante, ma mi restava sempre lo stesso dubbio: "e dopo Voldemort?"
Non fraintendete, amavo l'idea di aiutare le persone. Ma immaginavo anche cosa avrei potuto fare oltre ad aiutare le streghe ad attraversare, o qualunque cosa facessero gli Auror quando non c'era un Mago Oscuro da sconfiggere. Magari, mi sarei dato al Quidditch. Mi sarebbe piaciuto molto, ma non avrei potuto giocare in eterno, e non volevo diventare il nuovo Ludo Bagman. O forse avrei potuto lavorare nel Dipartimento Rapporti Magici Esteri. Conoscere maghi e streghe di ogni Paese mi sarebbe piaciuto, proprio come mi era piaciuto conoscere ragazzi di altre scuole di Magia.
Parlavamo del nostro futuro ideale, di come avremmo trovato un appartamento in centro a Londra, di cosa avremmo fatto nel tempo libero. Una volta, dopo aver bevuto del Whiskey Incendiario, mi confessò che gli sarebbe piaciuto avere dei bambini.
"Sai, qualcuno a cui tramandare tutti gli onori e le ricchezze della Casata dei Malfoy. "
Adoravo quando si dava le arie, ma allo stesso tempo gli sarei saltato volentieri al collo.
Detesto dover raccontare tutto al passato. Draco mi amava, Draco rideva con me, Draco ed io eravamo. Non penso che potrò mai tornare ad utilizzare il presente. Era stato un miracolo che avesse funzionato la prima volta, uno sbaglio dell'Universo o qualcosa del genere, ed ora lo strappo era stato ricucito. Ironico, avevo sempre pensato che l'Universo ce l'avesse con me, ma ora ne avevo la certezza. Il treno sta per arrivare a destinazione, io mi dovrei mettere la divisa, ma invece guardo fuori dal finestrino, cercando di non pensare al fatto che poco più di dodici mesi fa stavo per iniziare l'anno migliore della mia vita. Inizio a mettere la divisa, ben sapendo che Hermione e Ron mi stanno fissando con aria preoccupata da quando sono rientrato nello scompartimento.
"Va tutto bene Harry?" mi sento dire, e Dio , quanto odio essere trattato come un cucciolo malmenato, pronto a cedere sotto il peso del mondo. Sì, certo, al momento la vita da schifo e vorrei solo chiudere gli occhi e non sentire né vedere più niente. Mi piacerebbe, il niente. Pace, vuoto, silenzio. Magari, magari un giorno ci sarà finalmente silenzio, e smetterò di vedere come i suoi occhi cerulei sono tornati freddi ed alteri davanti a me, cancellando in un attimo ogni istante di calore. Ma conoscendo l'Universo, non accadrà mai. Mi odia troppo, il bastardo.
"Sì, certo. Avevo solo bisogno di un po' d'aria. " mi sento rispondere. E per un attimo, non riconosco neppure la mia stessa voce.

givemedylan hai il diritto di uccidermi, quando vuoi. Ti do il permesso, sono una persona orrenda

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