1.2 |BULLI|

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Ora Bill e Tom camminavano fianco a fianco sul lato della strada, guardando per terra.
Ogni tanto Tom dava un calcio ad una pietra e la guardava rotolare via.

Per sbaglio Bill si scontrò contro un ragazzone.
《EHI! Guarda dove metti i piedi mocciosetta!》disse il ragazzone.
Tom lo fulminò con lo sguardo.
《Sc-sc-scusa》si scusò Bill.
Il ragazzo con cui si era scontrato era circondato da un gruppo di altri ragazzi, probabilmente i suoi "seguaci".

Bill proseguì con passo affrettato, finchè venne paralizzato dalle crudeli parole di uno dei ragazzini.
《Ehi, ma quello è il frocetto emo!》
Bill ora si copriva gli occhi e correva più veloce.
《Dove credi di andare femminuccia?!》disse il ragazzone afferrando Bill per il colletto della giacca.
《Lascialo stare!》grida Tom.
《Le vuoi prendere tu al posto di tua sorella?》
《Si chiama Bill. ED È MIO FRATELLO.》
《Uh uh uh, la mammina è arrivata a difendere il suo povero bimbo!》
Tom diede un pugno nel naso al bullo, che cadde, lasciando la presa su Bill.
《Bill! Corri!》gridò Tom.
Tom iniziò a correre a perdifiato, davanti a lui Bill correva con il viso rigato da lacrime nere.
Arrivarono ai cancelli della scuola ed entrarono di fretta.
Bill si strofinava il viso cercando di nascondere le lacrime.
Aveva gli occhi rossi e che bruciavano.
Entrarono con il fiatone nella  loro aula.
《Siete in ritardo》affermò la professoressa.

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