Capitolo 12

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Le gambe e le braccia mi iniziano a tremare, tanto che la bacchetta quasi mi scivola dalle mani. Cerco di afferrare il ricordo di mia madre nella mente, ma sembra sfuggirmi, in parte perché sono distratta da lei stessa distesa davanti a me, in parte perché non sono certa di voler ricordare.

Era notte fonda e mi ero svegliata perché avevo sentito dei rumori provenienti dall'ingresso.

"Gwen." Mi chiama Lupin.

Scesi dal letto e mi indirizzai verso le scale, strofinandomi gli occhi per il sonno.

"Gwen, concentrati." Il professore mi chiama di nuovo.

Scesi i primi scalini, ma mi fermai in modo che chiunque si trovasse lì sotto non potesse vedermi.

"Gwen, non devi avere paura, è solo un Molliccio."

Ma io avevo paura. Perché avevo riconosciuto le voci e dai loro toni non sembravano particolarmente felici.

E ho paura anche adesso.

"Gwen!" Lupin sta urlando il mio nome. Anche lui sembra spaventato.

Mi riconcentro sulla figura che ho davanti, le puto contro la bacchetta e urlo: "Riddikulus!"

Ma non sto pensando a niente di allegro, perciò l'incantesimo non funziona.

"Riprovaci, non avere paura."

Non riconosco se si tratta della voce di Lupin o del mio subconscio.

"Riddikulus!" Urlo di nuovo.

Ma, come prima, non succede nulla.

Mia madre è ancora lì distesa, e mi fissa.

Le sue labbra si muovono quasi impercettibilmente e non capisco cosa vuole dire.

"Gwen..." Trova la forza di sussurrare. "Cosa stai...?"

"Riddikulus!" Il grido di Lupin trasforma l'immagine di mia madre in una scimmietta che fa il giocoliere su un monociclo.

Mi porto una mano alla bocca, ancora incapace di riprendermi.

Fisso la scimmietta che gira in tondo al centro della stanza, ma non la sto realmente guardando. Sto ripensando all'ultimo ricordo che ho di mia madre: la sua voce, stanca, che pronuncia il mio nome.

Quindi il Molliccio mi ha mostrato un ricordo. Un ricordo orribile, il più spaventoso di tutti. Mia madre in fin di vita? Penso di sì, ma non ne sono sicura. Mi è sempre stato detto che era morta affrontando il Signore Oscuro.

"Gwen, mi senti?"

Lupin è davanti a me, mi ha afferrata per le braccia e mi sta scuotendo leggermente.

Sposto lo sguardo sui suoi occhi.

"Stai bene?" Mi chiede con apprensione.

Sbatto le palpebre più volte, per assicurarmi di essere ben cosciente.

"S-sì, s-sto bene." Balbetto.

"Credo che sia il caso di far terminare qui la lezione." Dice Lupin lasciandomi le braccia.

Annuisco e raccolgo il mantello che avevo lasciato appallottolato su un banco prima dell'inizio del test pratico. Lo indosso in fretta e mi volto verso il professore per congedarmi, ma lui mi precede.

"Credo che sia il caso di interrompere i tuoi esami, per oggi." Mi suggerisce.

Muovo pochissimo la testa in segno di assenso e borbotto un 'arrivederci' prima di uscire quasi di corsa dall'aula.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 07, 2016 ⏰

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