Capitolo 3

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Questo capitolo è dedicato ad una delle persone che più mi ha colpito per il suo carattere a dir poco mostruoso.

Ogni giorno o quasi la vedo,è sempre li,davanti a me..ogni qualvolta entro nel pullmino,ogni volta che metto piede nella mia scuola o fuori dalla porta di casa.

Bionda,occhi azzurri con dei colori all'interno mischiati tra il blu del mare profondo e l'oro del sole che porta i suoi raggi luminosi sulla superficie del mare,capelli molto corti,lisci come spaghetti,con degli orecchini a forma di fulmine e dei piercings al naso.

Arrogante,presuntuosa,insicura,testarda,manesca,aggressiva,complicata.

Solo pochi dei tanti aggettivi che servono per descriverla.

Si chiama Lesly.

Ha un cagnolino che ha chiamato Pit,un chihuahua bianco come la neve,piccolo come una briciola.

John e Sara sono i suoi genitori,vivono nel viale affianco al mio,in una piccola villetta isolata da tutte le altre,come se nascondesse un mistero..non sono mai entrata in quella casa,eccetto quando le feci visita per darle il benvenuto come nuova vicina.
Vidi soltanto l'ingresso,non mi lasciò entrare,forse non si fidava del tutto ma credo sia stato meglio così. E una ragazza molto strana.

Quando va in giro porta sempre con sè una borsa a tracolla verde coccodrillo,con un cinturino nero pece vicino; non c'è stata una sola volta che io l'abbia vista senza quella borsa,eccetto quando siamo in classe.

Lei fa parte della mia classe,litiga quasi con tutti,con i suoi compagni di classe,con i professori,con qualsiasi persona lei abbia attorno,mi sono chiesta il perchè..finchè un giorno non lo scoprì.

Scoprì una ragazza meravigliosa,gentile,onesta,sincera,leale e con tanta forza da vendere..era un uragano di persona,il suo carattere cambiava a seconda di chi aveva davanti.
Era forte,questo mi colpì più di tutto.

Non aveva paura,affrontava i problemi come se fosse abituata a farlo sin da quando era piccola,non temeva nessuno.
Il suo motto era sempre stato questo "non ho paura di niente e di nessuno" ..

Ebbi il coraggio di andare fino in fondo,di conoscerla,di addentrarmi nella sua persona anche se ero consapevole delle conseguenze.

Fu uno dei giorni più belli,dove imparai ad essere FORTE.

Erano le otto in punto quando la campanella puntuale suonò come sempre.
Mi addentrai presso i corridoi,salutai alcuni dei miei amici Clark,James,Giovy e Sasha.

I professori mi sorridevano e io ricambiavo.
Era l'ora di francese,le solite,monotone e  noiose interrogazioni con le solite lamentele,le solite critiche e le solite offese da parte della professoressa.

Eh già,dalla professoressa.

Colei che tutti temevano,colei che con una penna in mano spaventava tutti.

Fu in quel giorno che conobbi veramente Lesly.
Fu una delle vittime dell'ora di francese,poverina non la invidiavo affatto ma ad ogni modo prima o poi sarebbe toccato anche a me.

Era peggio della selezione per gli Hunger games quando scorreva con il suo dito il registro,sfiorando ogni nome con la punta dell'unghia,lei sapeva sempre chi chiamare..ma agiva in quel modo per trasmetterci ansia e ci riusciva bene!
Lesly come sempre rispose a tutte le domande,è sempre stata una ragazza studiosa,addirittura studiava di notte perchè secondo lei si concentrava molto di più.

"sei stata bravissima Lesly,ultima domanda adesso..descrivimi esattamente la poetica di Victor Hugo.
Lesly rimase in silenzio,stava riflettendo..finchè non emerse un suono dalla sua bocca.

"Non capisco cosa devo raccontarle"
"Guarda,io ti metto due,come fai a non capirmi?"

"Professoressa,sinceramente sto cercando di ricordare tutto ciò che abbiamo fatto di Hugo,ma non mi risulta sia presente anche quest argomento,evidentemente non l'ha assegnato"
"Punto primo non ti permettere di mettere in dubbio la mia parola.
Punto secondo non c'era bisogno di assegnarlo,dovevi arrivarci con un ragionamento. Tu non sai ragionare"

Silenzio tombale in classe.
Nessuno bisbigliava,persino le mosche avevano paura di volare e di battere le proprie ali,qualsiasi suono avrebbe danneggiato la situazione.
"Professoressa mi dispiace,non ho usato un tono alto,è la mia voce. Ad ogni modo lei non è nessuno per dirmi che non so ragionare e poi,come posso fare un ragionamento se non ho le basi per farlo? Lei non ha assegnato questo."
"Non puoi rivolgerti cosi a me"
" E lei? Lei può rivolgersi dicendo a me che non sono nessuno? Il rispetto qui dov'è?"
La professoressa prese il registro.

Le pagine non erano state assegnate e lei lo sapeva bene.

Ma essendo orgogliosa,non lo ammetteva.

"Allora io ti metto due,non mi sei piaciuta"

Tutti in classe si guardarono,in quel momento nessuno più si sarebbe permesso di parlare,sapevano che sarebbero finiti in guai seri.
Lesly rispose con un tono calmo,deciso e determinato.

"Accetto il due"

Furono le sue prime parole.

Fece un respiro e continuò:
"Accetto il due ma non accetto ciò che ha detto.

Lei prima di essere una professoressa,dovrebbe prendersi una laurea per essere un umana.

Come può dire vicino ad un alunna che da grande non farà nulla? Che non realizzerà i suoi sogni?Come si permette? Volete il rispetto,l'educazione..ma voi questo ce lo date? non credo proprio.
Accetto il due,ma non sto zitta. Parlerò finchè lei ha torto.

Non starò al di sotto solo perchè lei è una professoressa ed io un'alunna.

Non temo il suo due,non mi interessa.

I giudizi e i voti non mi hanno mai influenzato,non ho mai avuto paura di dire la mia solo perchè temevo la penna nera che ha tra le mani che usa come un coltello per minacciare noi alunni."

Tutti rimasero a bocca aperta per il suo discorso.
La professoressa stava per parlare ma Lesly continuò:
"Crescendo mi sono resa conto di ciò che noi siamo per voi.NUMERI,incisi e segnati con un pennarello indelebile.E se qualcuno vi mette apposto perchè state dalla parte del torto,girate immediatamente la frittata e abbassate i voti.

Credete che questi voti ci facciano paura? non ci descrivono.

Ci puntate,credete di minacciarci in questo modo.

Sa proff? un giorno vorrei essere una professoressa,ma mai e poi mai tratterei i miei alunni in questo modo.I professori non devono criticare,devono aiutare.Non devono peggiorare la situazione,devono sostenerti.  

Il mondo è crudele proff e lei lo sa meglio di me,non è cosi che ci aiutate ad affrontarlo. Ha sempre criticato tutti. Nessuno ha mai avuto il coraggio di metterla a tacere,di chiuderle quella bocca che emette solo suoni strazianti.

C'ero quando avete detto vicino a Rita che non sapeva ragionare,c'ero quando avete detto che nessuno di noi è degno di stare in quinta superiore,io c'ero ogni volta.

Non è così che si fa.

Ci pensa mai a noi che studiamo tanto? alla nostra autostima a pezzi dopo tutte le sue critiche per niente costruttive? ci pensa mai a noi nella stanza a piangere perchè ci sentiamo come se non valessimo niente? Il mestiere che lei fa,va fatto col cuore e nient altro "

Uscì dalla classe all'improvviso,chiuse la porta e prese una boccata d'aria.

Run Out Of TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora