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Passarono i giorni e la scuola era cominciata, come al solito ero isolata da tutti e presa in giro.

Io e sanji avevamo fatto comunella e si era aggregato ap gruppo di quelli"inteligento"
Eravamo io, sanji e gloria.
Una delle poche ragazze nella mia classe.

Passavamo l'intervallo a fantasticare su ace e sanji, senza ovviamente farci sentire dall'originale.

Glo:uffa. Perché non esiste ace!
Io:e lo chiedi a me?
Amica sono nella tua situazione.

Si sa. He e un cartone.
Ammetro però che se esistesse!
Glo:chi!ace?
Io:o ma tu pensi solo a lui?
E no, a sanji.
Però parlando bei ragazzi.
Il nuovo arrivato, sai che abita vicino a casa mia?
E carino...
Glo:ti piace!

Io arrosii
"Se sapessi chi è!"
Lo urlò talmente forte che mi vergognavo dato che era dall'altra parte del corridoio e temevo che avesse sentito.
Io:non gridare stupida!
Prometti che non lo dirai a nessuno.
Glo:coda...che ri piace...il biondino?
La fulminai con lo sguardo.
Io:dai sul serio non voglio rovinare tutto, sai che sono una frana con queste cose.
Mo poi mi scappa!

Glo:fidati, non sciopera,mi sembra una brava persona.
E quindi tradisci il tuo amore.
Che inizia con la s?

Io:e che ce di male.
Simone e reale, sanji no.
Epoi non posso stardietro a un'illusione.

Lo so mi sarei data un calcio in faccia, a dire questo mi si spezzò il queore.
Solo al pensare che esiste e che io gli sto facendo credere il contrario.
Io:comunque, se te lo stai credendo, si credo profondamente che esista.
E secondo me anche ace.
Ma fin che non.li vedo non ci credo.
Glo:ma quando gle lo dirai?
Io: non so,lo conosco da poco, ma voglio farmi avanti non ce la faccio, devo togliermi il dubbio.
Poi ti aggiorno.

Dissi alzandomi e andai a vedere l'orario nella tabella, casualmente venne anche sanji.

Io:ciao.
Dissi imbarazzata quando mi passò davanti.
Sanji:giorgy, senti, volevo chiederti se quando finiamo ci facciamo un giro.
Io:va bene.

Finite le lezioni io e sanji prendiamo il pulman.
Mi sedetti vicino a lui.
Io:senti, mi chiedevo.
Ma oltre a te ce qualcun'altro di...
Sanji:si ma deve arrivare tra un po, aveva delle cose da fare.
Sai, ace.
Io:allora la mia amica sarà felice.
Sanji:infatti lui si presenterà a lei.
Ovviamente vicino a casa sua.

"Devo dirlo, al parco ci provo"
Scendiamo al mascherone e prima di amdare al parco andiamo a casa a posare le cartelle poi andiamo.

Eravamo sull'altalena, ce ne era una sola libera così mi fece sedere sulle sue gambe.
Ero agitata, non sapevo da che parte iniziare.
Io:sanji...

Ammettiamolo anche lui sembrava agitato e che mi volesse dire qualcosa ma io per vergogna alla fine non riuscii a essere chiara.
Sanji:dimmi.
Io:sai uno dei miei sogni era quello di incontrarti.

Ecco...tu mi piaci...
Stavo.per scivolare così mi ero stretto un po di più a lui.
Lui non mi guardava, era non poco distratto.

Io:ma mi ascolti?
Lui mi guarda.
Sanji:si...scusa...
Io:ce qualcosa che non va...non ti piaccio?
Non.mi offendo puoi dirlo tranquilla mente...
"Ecco,di sicuro non gli piaccio.
Perché nessuno mi vuole"
Sanji:no, affatto...a pesar sincero anch'io provo qualcosa.

"Non.ci credo...gli piaccio...amica non farti illusioni.
Dira.di sicuro come amica"

Lui fa passare un braccio dietro la mia schiena per non.farmi cadere.
Sanji: mi piaci veramente.
Aggiunse cercando coraggio.
Io contenta delle sue parole faccio il primo passo e gli do un bacio sulla guancia.

Lui rimane sorpreso e gli sorrido.
con l'altra mano mi accarezza la guancia ma rendendosi conto di non tenersi da nessuna parte cadiamo perterra.

Ci svegliamo entrambi e ci alziamo.
Sanji:emm...torniamo a casa?
Io:forse e meglio...
Uno di fianco all'altro camminiamo, per un po non parliamo e non ci tocchiamo poi timidamente rompo il ghiaccio.

Mi avvicino facendo che le nostre mani si scontrino e glie la presi.
Sanji:sei molto carina sai?
Io:grazie sanji.
Mi spostai il ciuffo dall'occhio mettendolo dietro l'orecchio.

Erano dello stesso suo colore.
Sanji:gorgy, vuoi essere la mia fidanzata?
Chiese un po timidamente.
Io:certo!

Sorridevo e non non riuscivo a trattenere la mia felicità.
Lui invece era timido e galante come al solito.
Era bellissimo.
Solo a pensare che eravamo fidanzati mi scioglievo.

"Davvero sto cin un bel ragazzo cime lui?
Aspetta, quando ho fatto le sopracciglia e i baffi?
E se sono ricercati?

O merda mo che faccio, sono pure ingrassata.
Perché mi faccio sti problemi!
Aiuto!"

Ero un tantino agitata e lui proprio non lo avevo notato.
No assolutamente...
Sanji: tutto a posto?
Io:e...si.
Stavo pensando.
Sanji:a cosa?

Sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
Io:aquanto sei carino!

Arrivati a casa lo invito da me.
Entriamo e io chiamo il nonno.
Io:nonno, sono a casa.
Che strano non risponde.

Di solito rispondeva, era strano.
Io:vado un attimo su, torno subito.

Andai al piano di sopra nella sua camera.
Era sulla poltrona, all'inizio credevo che dormisse.
Mi avvicinai .
Io:nonno!
Sono giory, sono a casa.
Sveglia nonno!

Gli toccai la mano ma era fredda.
Non cera più battito.
Io:nonno!
Mi scesero le lacrime e lacrime e qualche singhiozzo.

Portai la mano alla bocca e crollai per terra.

Sanji pov
Sentii come un tonfo e decisi di andare su.

Entrai in una stanza e vidi giorgia a terra che piangeva.
Poi vidi suo nonno senza vita sulla poltrona e la alzai da terra per poi abbracciarla.
Io:ci sono io con te.
Giorgia:perché! Tutti mi lasciano, perché.
Io:era gia vecchio e normale...
Su dai sendiamo giu.
Tu calmati io chiamo la polizia.

Giorgia pov
Era arrivata la polizia e spiegammo cosa era successo.
Il mwdico legale confermò che era morto d'infarto e che era la sua ora.

Si portarono via il corpo di mio nonno e ci promisero di organizzare il funerale che sarebbe stato il giorno dopo.

Sanji per farmi compagnia restò cin me la sera.
Ero in salotto abbracciata a lui.
Sanji:che intendi fare?

Io:mi rimaneva solo mio nonno,non ho nessun altro.
Ti prego non lasciarmi anche tu.
Mi stringeva tra le sue braccia.

Sanji: non ti lascerei per nulla al mondo.
Poi non sei sola hai me.
Io:grazie.
Dissi con la voce spezzata e senza espressione.

Sanji:mi fa male vederti così,che posso fare...
Io:niente...
una lacrima solitaria scese sul mio volto senza espressione, nascosi poi la faccia sulla sua spalla.

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