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Giorgia pov
La pancia era già pronunciata, mancavano qualche mese ormai.

Il dottorediceva che era una femmina non sapevamo come chiamarla.
Avevo lasciato la scuola perché facevo fatica a raggiungerla e mi stancava.

Avevo fatto pace con sanji, lui e luffy facevano i turni per andare a far rifornimento all'ospedale.

Ero in salotto e sanji era con me.
Sanji:come stai...
Si era seduto vicino a me.
Io:stanca...

Sanji:sai già come chiamarla?
Io:arianna, ti piace?
Sanji:e bello...senti, quello che ti dicevo era reale, lo.so sono stato un cretino a soggiogarti ma non ho controllato i tuoi sentimenti.
Io:lo so, mi hai cancellato la mia memoria ma quando ti ho conosciuto forese era l'unica cosa reale, mi fidavo di te e sentivo di poter contare su di te.
Ma una cosa non mi è chiara, perché mandarmi qui se servivo a salvare luffy.
So che non ero sulla nave e m ricordo un isola poi mi sono ritrovata qui.
Cosa è successo.

Sanji:la ragione per cui ti e stata cancellata la memoria  risponde al nome di doflamingo,ti ha cancellato la memoria e mandato qui, io ti o raggiunto per cercarti ma ho approfittato di te per provarci.
Ti amavo e avevo visto una possibilità.

Mi stupì la sua affermazione tanto che mi misi seduta.
Io:quindi non sei stato tu, non mi hai cancellato tu la memoria!
Ma perché non lo hai detto!

Sanji:non lo so...mi sentivo in colpa e mi sono assunto tutta la responsabilità.
Odiarmi era il gusto prezzo per non averti riportato subito da luffy e per avervi fatti soffrire...

Io:ti perdono...
Il passato e passato, non ci pensiamo più.
Sento la porta chiudersi.
Io:earrivato.

Luffy mi lancia una sacca di sangue, anche a sanji.
Io:grazie.
Lui vain cucina mentre continuo a parlare con sanji.

Io:quindi quando ero su quell'isola doffy mi ha cancellato la memoria e mi ha portato qui...
Lui annuì leggermente serio.

Ad un certo punto vedo apparire il fantasma di doflamingo, mi guardava col suo sguardo da maniaco e rideva.
Sanji:ei, che hai tutto bene?

Ero sbianca
Io:ecco, io posso vedere i fantasmi, e parlare con loro.
A tal munto che uno una volta a tentato di uccidermi,e in questo momento mi sta fissando.
Sanji:deve essere orribile.

Io:sicuro...
Doffy:sai, potrei uccidere luffy.
Non cerchi di fermarmi?
Disse avvicinandosi alla cucina,io ero terrorizzata.

Io:non ci provare!
"Spirito sparisci!"
Pensai Concentrandomi e funzionò.
Io:ora non ce più.

Sospirai sollevata
Sanji:ti ha detto qualcosa?
Io:niente, solo provocazioni.
Ma dico di tutti i fantasmi, proprio lui mi tormenta?

Dissi sbuffando, poi sentii un rumore dalla cucina,come un tonfo.
Apparve il fantasma di mia madre che e mi indicò di andare a vedere, mi alzai dal divano.

Sanji i aiutò e andai a vedere, mi sporsi dalla porta, poi vidi luffy a terra e corsi da lui.
Aveva una matita nel petto e sene stava andando.
Luffy:gio...

Respirava a fatica, io mi buttai a terra e gli tolsi la.matita.
Io:santo celo, no...non mi laciarr.resta qui!
Mi.morsi il.bravvio e tentai di fargli bere il.mio.sangue ma non lo beveva.
Io:no...ti prego non lasciarmi, luffy!
Stavo piangendo.
Luffy:mi spuace, non ho piu tempo...avrei voluto...veder nascere nostra figlia...e sposarti...ti amo Giorgia!
Io:non mi lascerai,la vedrai, ti prego resisti, bevi il mio sangue...

Scosse la testa, lo tenevo tra le mie braccia mentre sanji guardava.
Luffy:addio...amore mio...
Chiuse lentamente gli occhi e la sua pelle si secco, diventando come grigia.

Io crollai.
Io:no...NO, NON LASCIARMI...NON TU!
Perché,no!

Sanji mi fece allontanare dal suo corpo abbracciandomi.
Io:perché...
Sanji:non ti agitare...vieni.
Provava a darmi conforto ma non riuscivo a realizzarlo.
Io:perché!
NON E GIUSTO!
NON E GIUSTO!

Sanji:mi dispiace...
Svenni per il dolore, non avevo le forze per gridare e stare inpiedi
Sanji pov

La tenni e quando svenne la presi in braccio e la misi in salotto sulla poltrona.
Mi faceva male vederla così, mi promisi di restargli accanto.

Aceva perso tdoppe persone e il destino gli aveva tolto anche l'amore della sua vita.
In molte e la madre di mio figlio, non posso lasciarla ora, e non lo farò mai.
Io:trova la forza, so che e difficile, coraggio, sei forte.

Gli tenevo la mano poi presi il telefono, chiamai ace.
Io:ace...
Ace:ciao, hai bisogno?
Io:ecco,dovresti venire...
La mia vice era rotta e distrutta, mi dispiaceva dagli questa notizia.
Era pur sempre suo fratello.

Ace:e successo qualcosa?
Io:mi dispiace darti questa notizia...luffy...e..
Ace:cosa?
È comw è successo!
Io:non si sa, eravamo in salotto io e giorgia e centra con gli spirito che giorgia può vedere...lei e svenuta.
Vieni...

Ace:arrivo.
Stacca il telefono con tristezza e poi giorgia si sveglia.
Gio:luffy, era un sogno vero? Lui non è, non può...

Era agitata, la fermai.
Io:calmati, non era un sogno, mi dispiace...
Ascoltami, cosa ti ha detto doffy.
Potrebbe essere stato lui a...

La sua faccia era sconvolta e poi mi abbracciò
Gio:credevo di averlo mandato via, e stato lui!
Lo ha fatto veramente!
Mio dio!

Si era aggrappata alla mia maglia, era sconvolta.
Io:ci sono io con te.
So che e difficile accettarlo, so quanto ci tenessi a lui, quanto lo amassi.
Sappi che io sono al tuo fianco, non sei sola.

Si ascuga le lacrime e tira su col naso.
Gio:prorprio quando pensavamo di sposarci...
Finalmente eravamo felici...

Gli oresi le mani e la guardai negli occhi.
Io:lo cresceremo insieme, non affronterai tutto questo da sola.
Sono al tuo fianco e ci resterò.
Ora vieni e abbracciami.
Gio:grazie

Suonano alla porta e vado aprire.
Era arrivato ace.

Giorgia pov
Era sceso al piano.di sotto ad aprirli, io presi coraggio e ritornai in cucina.
Volevo vederlo un ultima volta.

Era sul pavimento, non si muoveva.
Mi avvivinai e gli accarezzai il volto.
Io:perche le.oersone.che amo se ne vanno...
Perché mi hai lasciato, dovevi vivere con me...qui con nostra figlia.
Eravamo felici...
Addio amore mio.
evo andare avanti sennò mi distruggerò.

Gli siesi un bacio sulla fronte e poi mi alzai.
Entrarono ace e sanji.
Ace:fratellini!
Chi e stao?
Io:il fantasma &i doflamingo, poco tempo prima.mi era apparso, per scherzare aveva ditto che lo avrebbe uccido così lo mandato via.
Vin sapevo li avrebbe fatto.

Ace:cazzo!
Era distrutto dal dolore e tirò un pugno al tavolo.
Mi avvicino e lo abbraccio.
Io:calma ace...

Lui ricambiò l'abbraccio appoggiandosi alla mia spalla.
Ace:non doveva andarsene.
Io:manca anche a me...

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