"Chi mi riparlerà, di domani luminosi, dove i muti canteranno e taceranno i noiosi..." il suono della campanella mi sveglia dalla mia trance. La prima ora è passata in fretta e per la maggior parte del tempo io "ascoltavo" musica quindi non so neanche cosa sia successo. Sono rimasto a quando la prof mi ha chiesto cosa ho fatto questa estate e come avevo pensato ho risposto -musica, pc e chitarra- e sono tornato nel mio mondo, di sicuro in quest'ora avranno parlato solo delle vacanze.
Arriva il prof della seconda ora. Saluta la classe e inizia a parlare. Dopo dieci minuti inizio a scrivere sulla parte interna della copertina della fine del quaderno, mi è venuta in mente un idea, a volte scrivo poesie o piccoli testi quando mi annoio, quindi inizio a scrivere piccole frasi qua e là sulla pagina.
Non so quanto tempo ci ho messo, ma di sicuro un bel po, le facce di tutti i ragazzi sono uguali e dicono tutte la stessa cosa: sono impazienti che finisca l'ora. Mi metto a riordinare le frasi e modifico qualche pezzo per dare un senso alla poesia, anche se non sono bravo cerco di migliorare.
La professoressa della terza ora è appena entrata e anche lei come gli altri dopo un breve saluto e un aggiornamento del registro di classe inizia a parlare. Io rileggo quello che ho scritto:
Non ti sentire Dio
lo so fare anch'io
Mi disse il mondo
in una notte tempestosa
Dove tutte le speranze andarono perse
in un mare così pericoloso e profondo.
E smisi di provare ad essere qualcuno
per essere nessuno
E cullato dal silenzio della mia esistenza
mi addormentai
E dormendo vivo tuttora, una vita vuota
aspettando colei che mi sveglierà:
sofferenza
Per farmi ritornare a sentire
a pensare
ragionare
A ritrovare i miei sogni
perduti ormai nella tempesta
E inseguirli fino alla fine della mia vita
veloce come una saetta
lenta come una tortura.
Non mi piace molto, ne scrivo da poco ma avrei potuto scrivere meglio. Ma vabè. Alzo la testa, la professoressa sta parlando di come organizzerà le lezioni quest'anno. -...e il giovedì nelle due ore faremo esercizi pratici in laboratorio. Infine il sabato interrogazione...- torno nel mio mondo e mi rimetto ad ascoltare musica, manca ancora un po alla ricreazione.
La campanella suona e io accendo il telefono, lo uso solo durante la ricreazione quando sono a scuola, solo in quei dieci minuti ho un rapporto con i miei amici, online è vero, ma è il meglio che ho trovato, la solitudine si era radicata troppo in me da farmi stare troppo male e dovevo trovare una via di fuga, la musica non bastava. Il telefono si accende, inserisco la password, abbastanza complessa, raffigura la punta di una freccia, probabilmente anche facendola vedere a qualcuno non la riuscirebbe a fare senza sbagliare almeno venti volte. Ma mi piacciono le cose difficili.
Non ho molte persone con cui chattare, specialmente a scuola ma trovo il modo di perdere tempo. Il tempo passa in fretta e la campanella suona per annunciare la fine della ricreazione, e tutto torna alla solita noia.
E' ultima ora, mancano pochi minuti al suono della campanella e tutti stanno preparando le loro cose e guardando impazienti l'orologio, lo faccio anche io, ma non guardo l'orario, più che altro la sua forma, un cerchio, la figura perfetta. Va contro il mio pensiero, la perfezione non esiste, non può esistere, niente può essere perfetto, tutto è fatto per combaciare in qualche modo e si completa e tante altre motivazioni che non mi va di ricordare. Mi concentro sulla lancetta, mancano dieci secondi, tutti si stanno già spostando in avanti per alzarsi. Suona, un suono così acuto, strillante, fastidioso, ma felice per le persone. Tutti si alzano in fretta e si dirigono velocemente verso la porta della stanza, io come al solito preferisco restare ultimo. Scendo le scale e mi dirigo alla fermata del bus mentre rielaboro la giornata passata.
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Normal life Ordinary people
Literatura FaktuUn mondo normale, vita normale, persone normali e me, non saprei neanche come definirmi, sono strano agli occhi della gente, stupido, ma non capiscono che gli stupidi sono loro. È appena iniziato l'anno scolastico, sarà come al solito una rottura e...