Nuova studentessa

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Salimmo tutti e tre nella macchina di Collyn, lei e il fratello si sedettero davanti io invece mi sedetti nei posti dietro...
Mi sentivo troppo in ansia per ascoltare musica, quindi non misi le cuffie e ascoltai il suono della strada che percorrevamo, pensando a cosa avrebbero detto e pensato i miei "nuovi compagni di classe" del mio arrivo.
Per mia fortuna la scuola non si trovava molto lontano da casa;
Collyn interruppe il silenzio : Allora, ti senti carica per questo giorno?
-Sì, abbastanza...
-Fatti forza, troverai compagni simpatici, insegnati comprensivi, interessanti materie...
- compagni rompiscatole, insegnanti severi, materie barbose.... Interruppe Paul.
- Ma Paul, non cominciare con la tua negatività, non demoralizzarla! Sgridò Collyn.
- Io semplicemente l'avvertivo....
Rimasi un po' scioccata da ciò che aveva appena detto Paul, la mia prima impressione su di lui era che sembrava una persona un po' stronza ma allegra, non così negativa....
Finalmente arrivammo nel parcheggio della scuola. Il complesso era formato da diversi edifici, i quali erano collegati tra di loro da ponti. Da quanto ricordavo per gli studenti era disponibile anche un dormitorio con annessa mensa/cucina autonoma; sarebbe stata la prima opzione che avrei scelto ma per le politiche del concorso era quasi obbligatorio essere ospitati da una famiglia autoctona.
Collyn si parcheggiò vicino all'edificio ed entrammo da una porta girevole che strideva da far venire i brividi (0^0).

Collyn mi accompagnò in segreteria dove prelevai i miei libri, completai vari documenti e chiesi la Student Card.

Finito tutto ciò salutai Collyn e Paul e cercai la mia classe consultando il sito dell'istituto dopo vari "buona fortuna" da parte di Collyn e dei "cerca di sopravvivere" spassionati da parte di Paul

Finalmente dopo aver girovagato per la scuola, visto che quella secondo me non era una scuola ma un labirinto.. , trovai l'aula dove si sarebbe svolta la prima lezione, ovvero letteratura.

Quando entrai vi di che l'aula era a gradonate e questo era già +1 per la scuola, e quindi i posti non sono stabiliti, quindi potevo sedermi dove volevo ; mi sedetti alla 4° delle 10 file giusto per non essere vicinissima alla cattedra ma neanche troppo lontana; per quel momento non c'erano molti studenti ma appena suonò la campanella entrarono dalla porta un gregge di studenti facendo molto rumore....

Dopo che il "gregge" si calmò entrò la professoressa e tutti noi ci alzammo dandole il buongiorno

-Buongiorno ragazzi, oggi cominceremo a trattare Shakespeare come vi avevo detto nelle precedenti lezioni.

Tirò fuori il suo tablet e disse: -Vedo con piacere che tutti siete presenti, e che c'è un nuovo acquisto, Denise Rose, dov'è seduta?

Ma.... perché? ( O.O)? Ed io ovviamente mi alzai...

-Oh, bene bene, signorina Rose, da dove viene?

- Vengo dall'Italia, da un istituto per geometri, come questo....

-Dall'Italia?? Ne hai fatta di strada ahahah...

*questa se l'ha poteva risparmiare*

- Bene ragazzi, prendete il libro "discovering Shakespeare" e andate a pag. 11

Mentre sfogliavo il libro mi si avvicinò una ragazza dai capelli ambrati che mi bisbigliò

-lasciala stare, fa sempre così, è il suo carattere... purtroppo...

-Grazie, piacere io sono Denise!

- Heilà, io sono Annmarie, piacere mio, hai detto che vieni dall'Italia, che FIGOO! Come mai hai deciso di venire negli States?

- Ho vinto una borsa di studio per questo istituto e volevo un po' distaccarmi dall'ambiente familiare del mio paese...

-Distaccarti? È successo qualcosa ? Hai dovuto affrontare un brutto periodo?

- Diciamo che è un incubo ricorrente e ho pensato che un cambio d'aria potesse aiutarmi

Dopo un ora di letteratura mi aspettavano ben 2 ore di scienze ... che bello...

Dall'aula di letteratura, andai nell'aula di scienze che era suddivisa in area didattica e area laboratorio.

Io e Annmarie ci sedemmo vicino e seguimmo insieme la lezione.

Finalmente suonò la campanella e lasciai Annmarie al suo gruppo di amici del club di musica e andai a sedermi col mio vassoio al tavolo dei Fratelli Harrison.

Collyn appena mi vide mi saltò praticamente in braccio facendomi quasi cadere il vassoio con il pasticcio, chiedendomi del più e del meno sulle mie prime ore di scuola, invece Paul mi fece cenno di un saluto tenendo il capo chino su un libro di Matematica, uguale al mio, mentre mangiava un trancio di pizza.

Quando mi sedetti con Collyn cominciando a parlare della mattinata e lei della sua, Paul disse:

-Come è il tuo primo giorno da novellina?

-Non c'è male, mi devo un po' orientare ma per il resto tutto tranquillo, poi...

Il suono della campanella mi fece interrompere il discorso con il ragazzo.

Collyn si alzò e disse :-ora devo andare ci si vede al parcheggio!!

-Ciao Collyn! Rispondemmo io e Paul all'unisono.

- Anch'io devo andare... dissi io rivolgendomi a Paul.

Uscita dalla mensa mi diressi verso l'aula di matematica senza voltarmi.

Come tutte le aule in cui ero stata oggi era a gradonate, e quindi mi sedetti alla 5° fila. Dallo sbiascicare degli alunni capii che era insolito che l'insegnante fosse in ritardo e mentre aspettavo che arrivasse presi le cuffiette e misi della buona musica; la mia testa era tra le nuvole quando qualcuno mi tolse una cuffietta e mi disse all'orecchio:

-Sta per arrivare il prof...

-Paul!.... ma che ci fai qui? Dissi in preda allo spavento

- Partecipo alla regolare lezione di matematica che ho nel programma scolastico?

-Ah... giusto ...

-Ti vedo un po' persa.. che c'è?

-Non ti avevo sentito arrivare...e non immaginavo che avessimo lezioni in comune...

- avevi la musica... disse facendo in gesto delle cuffiette.

-può essere....magari tu sei imparentato con i gatti...

-come scusa? che c'entrano i gatti con me???

- per il passo felpato, nessuno li sente arrivare....

- può darsi...ma la scusante più veritiera è quella delle cuffiette e tu che avevi la testa tra le nuvole!

- va bene....

Si sentii sbattere la porta e da lì entrò il professore che dopo il consueto saluto iniziò la lezione.

Io per precauzione cominciai a prendere appunti mentre il professore spiegava e ogni tanto capitava che avessi la sensazione che qualcuno mi osservava. Da lì notai che Paul si era seduto vicino a me... cosa normale ma al contempo particolare,a suo modo, cercai di vedere se c'erano posti liberi.. e vidi che erano abbastanza... chissà per quale motivo lui si era seduto vicino a me...

Le due ore di matematica passarono come quelle di PCI e al suono della campanella tutti noi uscimmo dalla scuola verso il parcheggio, io intanto ero intenta a trovare la macchina di Collyn e in men che non si dica la trovai che mi aspettava mentre Paul era già all'interno della macchina. Appena salii Collyn mi chiese di raccontarle tutto e io gli dissi che la scuola è come me l'aspettavo mentre Paul si lamentava per delle future verifiche di Informatica.

Ci fermammo a prendere una pizza che avremmo in seguito degustato a casa.

Dopo aver consumato il pasto ed aver riletto gli appunti salii nel bagno del primo piano a lavarmi i denti e andai a coricarmi nel letto sfinita.

Genesis (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora