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Mi chiamo Federico, ho ventuno anni e sono il ragazzo più stupido del mondo.
Vi ricordate il bel tipo che è piombato senza permesso nella mia vita?
Quella giraffa Libanese del Good Guys, proprio lui.
Non potevo ignorarlo totalmente e così ho fatto le mie ricerche online… Indovinate un po’: si chiama
davvero Mika.
E sapete perché secondo lui avrei dovuto conoscerlo? Perché è un cantante.
E non uno di quelli che fingono di essere un cantante, lui è proprio una pop star! E io sono un fottuto
imbecille.

Passai l’estate nella speranza di rivedere il mio nuovo amico ma di lui non c’era traccia. Iniziai a vedere il
mio tanto caro club come parte integrante di una vita monotona. Riportai i miei capelli ad un colore
naturale, mi feci un paio di tatuaggi in più e pian piano accantonai i vestitini di Pamela.
All’inizio di settembre chiusi completamente con quella parte di me. Avevo bisogno di capire che cosa stessi realmente facendo della mia vita.
Un mese dopo, per il mio compleanno, la mia fidanzata mi regalò un buono di ben cento euro per un negozio di musica. Uno dei migliori regali di sempre!
Ma fu lì che lo vidi.
Copertina a sfondo blu, decorata da tantissimi disegni, così tanto colorati da far male agli occhi e a caratteri
cubitali, in bianco, il nome dell’artista spiccava prepotentemente su tutto: MIKA.
Mi avvicinai furtivamente e presi in mano quel cd. Guardai i titoli scritti dietro. Non avevo assolutamente
idea di come potesse essere quell’album ma a quanto pareva era tra le novità, il prezzo non era troppo alto
e potevo permettermi di includerlo tra gli acquisti con il buono.
Mi sentivo un po’ stupido a comprare un album solo perché portava sopra il nome della mia cotta ma avevo
come la sensazione di stare tenendo in mano qualcosa di molto importante.
Forse mi ero semplicemente rincoglionito a forza di farmi seghe pensando a Mika.
Presi qualche altro album e un paio di edizioni limitate, da veri collezionisti, e tornai a casa.
La mia famiglia, con la complicità della mia ragazza, aveva preparato una festa a sorpresa, che fu
abbastanza epica, e quindi ripresi in mano quello strano cd solo il giorno dopo.
Vi sembrerà una cazzata ma non sapevo come procedere: da una parte avrei voluto mettere il disco e
basta, dall’altra ero tentato di cercare su internet prima. La terza opzione era sfogliare il libretto.
Decisi di mettere il cd in riproduzione e basta.
Il primo brano, “We are golden” partì subito sparato e io sobbalzai per lo spavento appena preso.
Non ricordavo di aver lasciato lo stereo ad un volume così alto.
Iniziai a prestare attenzione alle parole. Forse ero troppo suggestionato ma quella voce mi sembrava così familiare che l’idea che potesse essere davvero il mio Mika si materializzava sempre di più.
Presi l’album e lo guardai con attenzione. Solo in quel momento mi accorsi di quella piccola foto in bianco e nero. Le mani iniziarono a tremarmi. Con molta attenzione sfilai il libretto e lo aprii.
Sbam.
Prima pagina, a sinistra, con una giacca beige e l’espressione da cucciolo di labrador. Mi lasciai cadere sul letto a peso morto, come se qualcuno mi avesse appena sparato dritto al cuore.
Appena il mio cervello ricominciò a lavorare, corsi al computer e digitai in fretta “Mika” nel motore di
ricerca.
“Pop-star Anglo-Libanese”, “Cantante Inglese al suo secondo album”, “Nuovo principe del pop?” erano
tante parole confuse per me in quel momento.
A darmi un’ulteriore conferma, come se già non ne avessi avute abbastanza, trovai alcune foto della notte
che ci incontrammo. Era un sito di gossip Inglese che riportava un paio di scatti di Mika di ritorno nel suo
hotel e si chiedevano di chi fosse il rossetto che aveva sulla pelle e sulla camicia.
Non sapevo se ridere o piangere.
Avrei potuto scoprire tutto allora e invece, come un coglione, avevo dato per scontato che Mika non fosse
un nome vero e avevo semplicemente atteso il suo ritorno come una principessina del cazzo.
A poco a poco iniziai a chiedermi se lui mi avesse mai pensato, se mi pensasse ancora… Non sapeva
nemmeno il mio nome vero e chissà quante o quanti altri già aveva conosciuto…
Mi feci coraggio e continuai la mia ricerca. Trovai un indirizzo di posta per le fan-mail. Non ero certo che
una lettera fosse la scelta migliore ma quali altre possibilità avevo? Andare ad un suo concerto e sperare che uscisse per sputtanarlo davanti ai suoi fan dicendogli: “Sono Pamela, ti ricordi di me??”.
No, assolutamente no, non potevo farlo.
Mi segnai l’indirizzo su un foglio e ne presi uno pulito per iniziare a scarabocchiare cosa scrivergli.
Il foglio restò bianco fino all’ora di cena. Era snervante perché avrei voluto dirgli mille cose ma era come se improvvisamente fosse tutto svanito dalla mia testa.
La mia ragazza mi aveva avvisato che sarebbe rimasta fuori perché avevano organizzato un pigiama party
tra amiche, una cosa così… Sinceramente non me ne fregava molto di capire cosa dovessero fare, ero solo felice di avere un altro po’ di tempo per pensare alla mia lettera.
Dopo una lunga notte insonne venne fuori qualcosa che reputai decente.
“Ciao Mika,
Noi due ci conosciamo, sai? A Milano… Good Guys… mesi fa!
Sì, ti ho cercato solo adesso perché sono un idiota ma la verità è che non ho mai smesso di pensarti.
Se mi ignorerai andrà bene comunque, volevo solo farti sapere che sei ancora un pensiero fisso in testa,
fine. Comunque potevi dirmelo che cantavi, io ti ho detto del rap. Non è che ti ho intimorito? ;)
Sto ascoltando a ripetizione il tuo nuovo album e sto volando troppo, sei grande!
Sinceramente tuo,
Pam (Federico)"
La lettera era più o meno questa, avevo deciso di tenermi sul vago perché so che queste cose vengono
prima controllate dall’agenzia e non volevo venire cestinato.
In piccolo, in un angolo, avevo scritto anche il mio indirizzo email.
Mi sentivo come una di quelle ragazzine innamorate del proprio idolo, anche se io stavo sentendo per la prima volta le sue canzoni e la cotta ce l’avevo già da quando non sapevo chi fosse. Questo mi faceva
sentire ancora più coglione a ben pensarci.
Un paio di giorni dopo presi coraggio e spedii la lettera.
Poi arrivò un periodo strano: tornai al Good Guys, ripresi il mio ruolo di drag queen più sexy del locale e
contemporaneamente cercai ovunque qualcuno che fosse interessato ai miei pezzi rap. Volevo davvero
provarci a sfondare perché in fondo se ci era riuscito Mika, con il suo aspetto abbastanza da sfigato, non
fraintendetemi, io amo il suo aspetto, potevo riuscirci anche io.
Intanto i mesi passarono senza ricevere alcuna risposta, io e la mia ragazza ci lasciammo e rimasi solo con il lavoro di fattorino al bar dei miei.
Buon Natale, Federico.

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