Eloise - Prequel (Italian Version)

I poteri

Gli anni passavano nelle campagne della Toscana, Eloise cresceva a vista d'occhio, così come i suoi poteri.
Più di una volta Rachele era dovuta tornare di corsa a casa con la bambina, perché i poteri di quest'ultima davano eccessivamente nell'occhio.
Rachele e Christian avevano deciso, di comune accordo, di non iscrivere Eloise all'asilo e quella scelta aveva fatto sentire loro la mancanza di Celestine, dove i bambini potevano esprimere liberamente il loro essere.
Più Eloise cresceva, più Rachele si sentiva orgogliosa di lei: aveva molto talento, seppur nessuno le insegnava molto riguardo la stregoneria.
I primi due anni di elementari, Eloise fu istruita privatamente a casa, ma la solitudine della bambina spinse Rachele a superare le sue paure e ad iscrivere la piccola in una scuola normale.
Tutto filò liscio, più di quanto Rachele e Christian si aspettassero.
Un giorno di pioggia, però, la situazione degenerò: la scuola chiamò a casa richiedendo un incontro urgente con i genitori.
"Eloise, alla notizia che i suoi compagni si stavano iscrivendo a catechismo, ha dichiarato di essere pagana" iniziò a spiegare la preside, la signora Zanon.
Rachele sorrise, ma lo sguardo preoccupato del marito la fece inorridire.
"Non abbiamo nulla contro le religioni, sia chiaro... Abbiamo preso provvedimenti quando una delle bambine ha esclamato che il paganesimo è la religione delle streghe..."
Rachele notò subito che il marito strinse il pugno della mano e il viso stava diventando rosso dal nervosismo.
"... Quello che ci ha sconvolto maggiormente' si affrettò ad aggiungere la preside 'è stata la reazione di vostra figlia: nessuno sa spiegare come sia accaduto, ma quando sono arrivata nell'aula, tutto era sottosopra. Era come se fosse esplosa una bomba!" esclamò la donna con agitazione.
Christian stava per intervenire ma Rachele lo fermò.
"Prenderemo sicuramente provvedimenti, signora Zanon. Non si preoccupi" così dicendo si sollevò dalla sedia di pelle, prese per mano il marito e uscì dalla stanza, seguita dallo sguardo esterrefatto della preside, che era rimasta immobile di fronte alla reazione innaturale della coppia.

Da quel giorno, la caduta di Christian fu evidente: ogni giorno che passava lui diventava più triste e più debole.
I suoi poteri lo stavano abbandonando...