Capitolo 10

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Lucas è immobile, non so come possa reagire, Elia passa lo sguardo da me a lui e io sono paonazza non so cosa fare, Lucas si avvicina ho paura di quale potrà essere la sua reazione, per quanto poco lo possa conoscere so che non me la farà passare liscia.

"brava complimenti, mi meraviglio di te Mary" dice con un sorrisetto beffardo battendo le mani come presa in giro. "scusate non capisco chi sei tu?" dice Elia evidentemente molto confuso da questa situazione estremamente imbarazzante.

"Elia lascia stare andiamo via." dico alzandomi e prendendogli la mano per farmi seguire da lui. "ma no Mary perché tutta questa fretta, se Elia vuole delle spiegazioni, delle spiegazioni avrà" Lucas continua a venire verso di noi, giuro che potrei ucciderlo. "caro Elia sai poco tempo fa, e per poco intendo un oretta fa la tua bellissima Mary si stava baciando con il sottoscritto" dice indicandosi.

"ma...Mary è vero?" mi chiede Elia con la voce spezzata. "no, cioè si, ma no...ti prego Elia posso spiegarti" dico facendo un passo verso di lui, ma lui va in dietro "lasciami stare" e va via.

scoppio a piangere e mi accascio sulla panchina, Lucas si siede vicino a me "che hai piccola? non ti senti bene? il tuo grande amore ti ha lasciato sola soletta?" dice ridacchiando. "Lucas vai via sei solo un idiota. Il fatto che io non provi dei sentimenti per te non significa che io non possa avere una fottutissima vita, io ora sono innamorata di Elia non di un idiota come te, tu non hai un cuore e ti odio ti odio ti odio." dico urlandogli in faccia e scoppiando a piangere ancora di più. Mi alzo dalla panchina e lui mi afferra un polso, odio quando lo fa. "Mary aspetta io.." "Tu cosa? tu sei solo un perfetto idiota rovini sempre tutto come al solito, perché cazzo lo hai fatto spiegamelo perché?!" sbotto. "Perché ti amo." dice guardandomi dritta negli occhi. "Ciò che tu provi non è amore perché se fosse stato amore mi avresti lasciato stare, e poi io non provo nulla per te solo odio e disprezzo." mi stacco dalla sua presa e inizio a camminare velocemente verso casa non voglio più vedere nessuno.

Arrivata a casa David mi vede tutta completamente fradicia e in lacrime così si avvicina. "Mary cosa hai?" dice con un area preoccupata. "Ho sbagliato tutto nella vita mi odio" scoppio di nuovo a piangere così David mi abbraccia fortissimo e mi rassicura "Piccolina tranquilla ci sono qua io." amo mio fratello non smetterò mai di ringraziarlo per tutto quello che fa per me. "Piccola ti va se passiamo una bellissima serata film, schifezze e divano tra fratelli? non accetto un no" mi fa l'occhiolino. "certo" abbozzo un sorriso. "Okay vatti a cambiare io preparo tutto su.

salgo sopra per andarmi a cambiare, decido di fare una doccia, entro in bagno mi spoglio e mi infilo sotto l'acqua calda, una sensazione bellissima; dopo poco esco e mi avvolgo nell'asciugamano, sento il campanello suonare, saranno i vicini risponderà David. vado in camera e mi metto un leggins nero e una felpa gigante che ho rubato a mio fratello, mi asciugo un po' i capelli e scendo.

sento David parlare con qualcuno, ma non riesco a capire di chi si tratti, entro in cucina e vedo seduti al bancone mio fratello e...Elia. quando mi vede la sua faccia è paonazza come se avesse visto un fantasma, David se ne accorge e si gira verso di me "Mary ho invitato anche Elia spero non ti dia noia" dice guardandomi ma io non do segni di vita, "Terra chiama Mary" dice sventolandomi una mano davanti alla faccia, "Si va benissimo potete scusarmi devo andare a prendere una cosa in camera torno subito." corro di sopra e mi butto sull'letto. non c'è la posso fare, perché, mio fratello si fa venire certe idee a volte. sento qualcuno bussare alla porta di camera mia, "Avanti" rispondo. "posso entrare?" alzo la testa e vedo quei fottuti occhi azzurri che cazzo ti mandano in estasi, "tu che ci fai qui, sei venuto per farmi sentire una merda? beh la prossima volta quando cerco di dirti che non..." non finisco di parlare che Elia mi posa le sue labbra sulle mie, un fuoco si divampa dentro di me mi sento impazzire finchè lui non si stacca da me e mi sento di nuovo vuota. "Ho parlato con David prima e gli ho chiesto chi fosse quel tizio, Lucas e dopo che me lo ha spiegato ho capito tutto, lo so non è colpa tua, e io sono stato un perfetto idiota a non volerti ascoltare e ad andarmene in quel modo, spero che tu un giorno mi possa perdonare." dice guardandomi negli occhi, l'unico intralcio che c'è adesso tra i nostri sguardi è il suo ciuffo. non rispondo non so che dire così mi limito a prenderlo e a baciarlo, lo amo troppo e ora lo so per certo.

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