Frenai e così facendo la moto scivolò lateralmente sul terreno fangoso.
Balzai da essa prima che si schiantasse creando un boato.
Rotolai e mi rimisi in piedi fulminea con una mano a sigillarmi la ferita al braccio sinistro da cui fuoriusciva copioso il sangue scarlatto.
Fissai i due motociclisti dinanzi a me.
Dalle loro facce si poteva costatare che erano dei poco di buono, gente senza scrupoli e dal grilletto facile.
Non posso morire, non per mano di due semplici umani!
Presi un respiro profondo e riacimulai la scarsa energia che avevo a disposizione.
Feci uno scatto e come mi era successo precedente tutto divenne immobile, non un suono a disturbare quella quiete momentanea.
Arrivai dinnanzi ai due malviventi e li disarmai con due semplici mosse poi il tempo ritornò scorrere.
I due individui si rianimarono lanciando occhiate sbalordite alle proprie mani, fra loro e infine su di me.
Lessi nei loro sguardi la paura e un ghigno soddisfatto mi apparve in volto.
Ero soddisfatta, ma anche estremamente esausta.
Mi avvicinai a loro con fare spavaldo.
Indietreggiarono dapprima lentamente poi iniziarono a correre.
Io mi volsi in direzione della moto ormai ridotta a brandelli.
Cavolo, era il mio personale regalo di Natale!
Il suono di uno sparo mi risentò dai miei pensieri, subito dopo arrivò il dolore e fu allora che capì, mi avevano sparato.
Il tiratore, un novellino, mi aveva ampliamente mancato gli organi vitali, infatti mi aveva centrato la gamba sinistra.
Dannazione, sempre la sinistra!
Non che avrebbe cambiato di molto la situazione, ma ora avevo il lato sinistro del mio corpo che invocava pietà.
Mi accasciai a terra sfinita e dolorante.
Mi volsi in direzione dei due e non li vidi più.
Che codardo!
Mi alzai malamente in piedi stringendo i denti a causa del dolore.
Dovevo andarmene.
Il frastuono assordante dei motori e degli spari avevano di sicuro attirato l'attenzione, senza contare poi della possibilità che qualche motociclista abbia chiamato i soccorsi.
Mi avviai verso sud sorreggendomi agli abeti finché non trovai un pastone.
Mi tolsi la felpa e la strinsi al di sopra della coscia per limitare l'emorragia.
Ho perso troppo sangue e sono fisicamente ed emotivamente distrutta!
Non so se posso farcela!
Mi allontanai il più possibile dal luogo della sparatoria finché non mi accasciai a terra sfinita.
Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere nelle braccia di Morfeo.
______________
Delle voci mi ridestarono dal mio torpuore.
"Cosa ne facciamo di lei?"
Che diamine stanno confabulando !
Aprii gli occhi, era ormai notte.
Cazzo, quanto ho dormito!?
Scorsi due figure imponenti di fronte a me che blateravano il da farsi.
Ascoltai con più attenzione e capii che l'oggetto della loro discussione ero io.
Ma che....!?... Perché tutte a me!?,
Provai a muovermi per sfuggirgli, sapevo di non avere possibilità, in quelle condizioni persino una nonnetta potrebbe battermi, umiliante, ma vero.
Mi venne in mente la scena di Madagascar con Max, il leone picchiato da una vecchia col la borsa.
Un sorriso involontario mi sorse in viso.
Mi feci sfuggire un gemito di dolore quando tentai di alzarmi attirando così la loro attenzione.
Sono finita!
Mi alzai malamente in piedi, non proprio stabile, rettifico anche un neonato potrebbe battermi.
Forse anche un soffio di vento, chi lo sa!?
E come se nulla fosse mi rivolsi a loro come se li conoscessi da una vita e stessi facendo la smorfiosa alle giostre.
Si, simile a questa situazione non è vero?
"Ciao bei maschioni, quante ore di palestra fate al giorno eh?....Stavate anche voi facendo un giretto è una così bella serata.."
Dissi tutto ciò con un sorriso sulle labbra e l'aria di una persona rilassata, ma non era così, dentro di me vi era una tempesta.
Loro mi guardarono dapprima stipiti, o almeno credo.....vi era una coltre di tenebre ad oscurarmi la visuale, poi si irrigidirono....e si alternarono?
Il tipo più alto, non che l'altro fosse basso, erano entrambi sui due metri, mi rispose sdegnato.
Ma che ho detto?!
"Ragazzina per chi ci hai perso, per degli stupidi!?....Ora tu verrai con noi e non ammetto obiezioni....ah e se provare a scappare non esiteremo ad ucciderti, sono stato chiaro!?" Tuonò furente.
Ma farsi una camomilla no?
Aspetta un attimo.....mi ha chiamato ragazzina!... davvero, RAGAZZINA!
Ok....calma Sonia altrimenti quelle montagne di muscoli ti fanno in tanti piccoli pezzettini!
Comunque resto dell'idea che preferivo guardarmi la TV!
Ancora con questa storia!
Credo la mia io interiore se potesse alzerebbe gli occhi al cielo.
Sto peggiorando, ora mi metto a fare intere discussioni fra me e me!
Va beh .....
"Seguici!" Ringhia infastidito il 'basso'
Sbuffo sonoramente guadagnandomi occhiate furenti da entrambi per poi seguirli.
Dalla padella alla brace perfetto!
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La ragazza avvolta dalle tenebre
ParanormalMi chiamo Sonia, non lo sa nessuno, o almeno non lo sapeva nessuno. Non sono una ragazza qualunque, non mi definirei mai normale, così come non mi descriverebbero mai gli altri. Sempre che siano ancora vivi. I miei passatempi? Non credo di averne. C...