" Ho detto un attimo, ma sei SORDO !"
Gli ringhiai contro inferocita." Fuori! Ho detto fuori di qui! "
Non mi diede ascolto, anzi incrociò le braccia al petto, e che petto!..come un bambino intestardito.
Alzai gli occhi al cielo sbuffano sonoramente.
" Che voi?!"
Mi arresi dopo aver costatato che faceva parte dell'arredamento, come l'armadio.Si, credo sia la metafora più corretta, entrambi sono stupendi pieni di dettagli, occupano spazio e sono irremovibili.
Ma sfortunatamente uno dei due parla!
" Sono venuto a controllare .... Perché ci metti tanto?"
Mi guardò con un sopracciglio alzato e l'aria da spavaldo.
Che pazienza!
Ecco perché non ho mai avuto un ragazzo!
Chi li sopporta!
Magari sono loro a non sopportare te! Si intromise la mia coscienza.
Che nervi!....Zitta tu!
" Ah non saprei....forse perché mi hanno dato gli abiti della dimensione di uno straccetto da pulire...tu che dici?! "
Risposi sarcasticamente sventolandogli l'equipaggiamento da Barbie davanti agli occhi.Lui a sorpresa scoppiò in una fragorosa risata.
Te l'avevo detto di fare il giullare!
Sta zitta tu!
Strinsi di più l'asciugamano al petto e incrociai le braccia con fare spazientito.
Quando finì di ridere mi rivolse una lunga occhiata.
Mi intidì e arrossii con mio grande imbarazzo.
Mi faceva sentire nuda sotto il suo sguardo, anzi meglio dire più nuda.
Victor accorgendosi del mio rossore mi rivolse un sorriso vittorioso.
Bastardo!
" Vado a prenderti qualcosa di più appropriato!"
Sarà meglio!
Non aggiuse altro e si precipitò fuori dalla stanza.
Non ebbi nemmeno il tempo di sedermi che Victor era già di ritorno.
Ma che?..
Presi i vestiti che mi porgeva e li esaminai.
Dei pantaloni di pelle aderenti neri, una maglia mezze maniche grigio scuro ed un gilet anch'esso nero e di pelle.
Ora si ragiona!
Gli feci segno di uscire.
Lui mi guardò spaesato, poi con titubanza uscii accostando la porta.
" Ti aspetto qui fuori, sbrigati! "
Sbuffai spazientita ed iniziai a vestirmi.
Quando fui pronta uscii.
Victor mi rifece lo scanner e mi rivolse la solita occhiata di apprezzamento.
Ma che diamine, contieniti!
" Sei uno schianto, ma ti preferivo prima! "
Ditemi che me lo sono immaginato!
Ora lo prendo a pugni su quel bel faccino che si ritrova!
Sonia... Sonia...calma!
Calma un cazzo!
Dobbiamo recuperare l'energie, non creare una rissa!
Mi tranquillizzai e mi autoconvinsi che la violenza non era la soluzione.
Ma una risposta secca si!
" Chiudi quella fogna se ci tieni a quel bel faccino!"
Gli dissi con astio." Peperina la ragazza!" Rispose lui sorridendo.
Che nervi!
Giunsi finalmente in sala.
Lo stile era contemporaneo, la tavola rettangolare era sfarzosa ed enorme.
Vi era posto per almeno una ventina di persone, posto che venne quasi istantaneamente occupano.
Mi guardai spaesata intorno finché Victor non mi fece gesto di sedermi alla sua destra, posto il quale occupai fulminea.
Victor era a capotavola, il che mi fece intuire che abbia una certa importanza.
Ricco, sbruffone e pieno di sé!
Alzai gli occhi al cielo.
Lui se ne accorse, ma non disse nulla, si limitò a guardarmi con un cupidigio in viso.
La tavola venne a breve riempita e sentì i morsi della fame, in risposta il mio stomaco emise un suono d'impazienza.
Sperai non si fosse sentito dato il chiassoso gruppo che sedeva a tavola con noi, ma non fu così.
Ci fu un silenzio assoluto rotto solamente dai rumori lontani provenienti dalla cucina, susseguito da fragorose risa.
Io chinai il capo rossa in viso.
Solo io riesco a farmi ste figuracce!
L'uomo di fronte a me parlò divertito.
" Victor da quant'è che non mangia la tua signora?"
La sua cosa!?
Victor furente si alzò da tavola zittendo gli occupanti che lo fissarono con occhi sgranati.
E adesso che gli prende?!...Anzi che cosa gli è preso a tutti?!
" Sebastian taci! "
Urlò Victor rosso in volto della rabbia.Poi si riaccomodò come se nulla fosse ed iniziò a cibarsi seguito a ruota dagli occupanti della tavolata, fra cui io.
Che c'è ho fame!
Il cibo era sublime, gustoso e invogliava a mangiarlo sia con gli occhi che col gusto delicato.
Mangiai a sazietà senza troppi complimenti.
Non potevo sapere se nei giorni avvenire avrei riavuto la fortuna di cibarmi.
Mi sorprese il fatto che anche loro mangiassero come dei morti di fame, anzi, addirittura più di me.
Forse è per quello che sono così muscolosi!
No... impossibile sarebbero obesi!
Giunsi alla conclusione che il taccagno, il qui presente Victor non gli concedeva di cibarsi regolarmente.
Magari perché gli svuotavano la dispensa!
Pensai ironicamente mentre un sorriso mi spuntava in volto.
Finii la colazione/pranzo/cena per quanto mi riguarda.
Ora porrò i miei quesiti a Victor.
Mi alzai da tavola raggiungendolo parandomi letteralmente di fronte a lui.
" Victor dove credi di andare, mi devi delle risposte!"
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La ragazza avvolta dalle tenebre
ParanormalMi chiamo Sonia, non lo sa nessuno, o almeno non lo sapeva nessuno. Non sono una ragazza qualunque, non mi definirei mai normale, così come non mi descriverebbero mai gli altri. Sempre che siano ancora vivi. I miei passatempi? Non credo di averne. C...