Do un'occhiata al mio orologio da polso e le tre lancette segnano le 8.31; se voglio arrivare in tempo all'ospedale devo muovermi, non posso arrivare tardi al primo stage in ospedale. Velocemente prendo la metro e, districandomi dalla massa, mi trovo vicino al più grande ospedale di tutta la città e quello con più neurologi dai cui possiamo apprendere il massimo.
Salgo velocemente con l'ascensore al 5o piano. Vicino a me c'è un ragazzo che ho intravisto durante le lezioni. Una persona non molto socievole data l'aria fredda e distaccata, la valigetta sempre appresso e una camminata che rasentava di velocità Usain Bolt. L'espressione fredda e distaccata lo rendeva uguale a tutti i ragazzi che per fare carriera passerebbero 800 volte sopra agli avversari. Categoria piuttosto comune ovunque. Mi veniva spesso il voltastomaco guardando questa gente.
Comunque ora una mezza dozzina è posizionata fuori dalla sala operatoria per osservare l'imminente operazione. Prendo un pezzo di carta e mi preparo. Il cellulare mi vibra nella tasca infastidendomi moltissimo, come i fratelli piccoli alle adolescenti. Perciò lo spengo e trovando un posto da cui possa osservare bene il chirurgo, mi concentro.
Dopo 3 ore di operazione, con le palpebre che sfarfallano ogni due secondi, le gambe un po' stanche e curiosa di chiedere al dottore qualche chiarimento, riaccendo il cellulare. Un messaggio da Christine e dalla nonna.
La mia BFF mi invia qualche immagine di lei immersa in... 3 coperte diverse e mi strappa un piccolo sorriso. Solo lei può essere così. E' una delle persone che mi sono state vicine dopo la morte dei miei. Per diversi mesi sono stata davvero malissimo e lei e la nonna mi hanno aiutato moltissimo. Ho capito chi era mio amico e chi no.
Dopo questi pensieri un po' tristi leggo l'altro messaggio. E vedo rosso. –Amore, non tornare a casa oggi! Vai via, non tornare mai più in questa casa! In caso questo sia il mio ultimo messaggio sappi che ti voglio bene e che mi rendi orgogliosa. A presto. - Spaventata a morte non so cosa fare. E se l'avessero rapita, o peggio uccisa? Non posso perdere la nonna. La donna migliore del mondo dopo mia made. Prendo la mia decisione e dopo 5 minuti sto già correndo fuori dall'ospedale con una gran paura di non avere più nessuno su questa Terra che mi ami.
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Doctor Strange
FanfictionAriadne Oliver ha subito una grande perdita nella sua vita. Ora vive con la nonna e la sua migliore amica Nessie le è accanto. Ha da poco iniziato l'Università e grazie alla sua intelligenza e precisione un grande futuro si prospetta dinanzi a lei. ...