Capitolo 6

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Sono passate tre settimane dal nostro arrivo a Milano e sinceramente sto iniziando ad ambientarmi bene. Claire ha trovato un impiego in un negozio di abbigliamento grazie a Nina. La mamma è la proprietaria di quel negozio e aveva bisogno di una persona che parlasse bene l'inglese essendo lingua internazionale, ma dopo aver fatto il colloquio ha deciso di prenderla ugualmente pur essendo americana. Lavora tutta la settimana dalle otto del mattino fino a mezzogiorno e poi riprende alle tre del pomeriggio fino alla chiusura. È molto contenta di questo impiego, dice che le piace e si trova bene e io sono felicissima per lei.
Il mio rapporto con Nina sta diventando sempre più intimo, siamo sempre insieme e aver scoperto che frequenta la mia stessa facoltà mi ha rallegrato molto, avevo bisogno di qualcuno per studiare perché leggere e studiare tutto in italiano non è facile per me. Anche con Matteo siamo diventati amici e al nostro gruppetto si è aggiunto Tommaso che non perde occasione per starmi intorno. Nina sostiene che gli piaccio ma io non credo,penso gli sia simpatica ma niente di più.
Grazie a loro sono riuscita a dare il mio primo esame interamente in italiano e proprio per questo abbiamo deciso di festeggiare andando a cena tutti e quattro insieme. Claire purtroppo lavora fino a tardi oggi quindi non potrà raggiungerci ma va bene così.
"Allora come ti vestirai stasera?" Nina compare in camera mia con un sorriso malizioso. So cosa intende dire ma non sono interessata ad avere una relazione con nessuno. "È solo una cena tra amici quindi penso che metterò la prima cosa che capita a tiro" le rispondo con tono indifferente. " mm sarà, penso che Tommi non la pensi così" alzo gli occhi al cielo e sbuffo. In verità per quanto possa essere carino mi attrae più Matteo ma lui sembra non mostrare interesse per me quindi va bene così. "Non sono interessata a Tommi almeno non nel modo in cui credi tu". Liquida la facenda con un alzata di spalle e torna in bagno a finire di farsi i capelli. Intanto io afferro una gonna nera e una blusa rosa antico e le indosso. Cerco anche un paio di calzemutande nere e i miei stivaletti bassi neri. Prendo il giacchetto nero di pelle e la borsetta e sono pronta. "Ei io sono pronta andiamo?" "arrivoo" urla nina dal bagno.
Dieci minuti più tardi siamo in strada verso il ristorante. Il posto dove mangeremo mi sembra che si chiami Rosso pomodoro. Per la prima volta assaggeró la pizza, quella vera, italiana. La mangiavo sempre anche in america ed è buonissima ma quella italiana è sicuramente diversa.

Attraversiamo le strade di Milano sotto la luce dei lampioni e ci godiamo la calma che regna a quest'ora. Dieci minuti più tardi siamo arrivati al ristorante. Un insegna enorme dai colori accecanti dice Rosso pomodoro e di fianco ad essa è disegnato un pomodoro. È carina. All'ingresso troviamo Tommy e Matte che stanno fumando una sigaretta. Saluto allegramente e loro ricambiano. Tommaso non sembra contento ma non chiedo niente e seguita da nina e matteo entro dentro. Ci accoglie una signora che potrebbe avere 50anni e ci guida al nostro tavolo, ci accomodiamo e la signora ci da il menù. "Allora Jo questa è la vera pizza e non quella che mangiate voi americani quindi sceglila bene e assaporala con gusto finché rimarrai qui perché poi non ne mangerai più di così buona" lo sguardo giocoso di Matteo mi fa sorridere e pensare che ha ragione la vera pizza italiana non è uguale a quella americana. "E chi lo dice che quella italiana sia più buona?" lo sguardo scioccato di matteo fa ridere tutti quanti. "Scherzi? Questa è quella vera voi avete l'imitazione!" rido di cuore. "Okay ora l'assaggio e poi vi dirò quale è più buona." annuisce e voltando lo sguardo dove è seduto tommy noto che ha un aria ancora più scura di quando siamo entrati. Che gli sarà successo? Il suo cellulare squilla e risponde alzandosi dal tavolo dicendo che torna a breve. Approfittando della sua assenza azzardo a chiedere a Matteo "ma che ha? Sembra di mal umore." lui sembra saperne quanto me quindi lasciamo stare quel discorso e iniziamo a parlare dei prossimi esami e di cosa mi aspetta. La cameriera passa a prendere le ordinazioni e ognuno di noi le comunica la sua. Io alla fine sotto consiglio di matteo ho preso quella con i frutti di mare mentre nina ha preso una margherita, tommy una alle quattro stagioni e matteo grana e rucola.
La serata passa velocemente e allegramente, ho ammesso che la pizza italiana sia la migliore rassicurando Matteo, io e nina ci siamo divertite a prenderlo in giro per i suoi tentativi buffi di parlare americano. Tommaso come previsto è rimasto per le sue, era molto arrabbiato o almeno dava quell'impressione. Quando poi siamo usciti dal locale e gli ho domandato cosa avesse sembrava essere sparito il mal umore. Non lo capisco a volte è molto strano ma sembra comunque un bravo ragazzo.
I ragazzi ci hanno accompagnato a casa e poco prima di arrivare Tommy mi ha preso la mano e mi ha chiesto di uscire insieme a lui. Ho reclinato l'invito gentilmente e lui sembra essersela presa molto.
Quando rifiutai non sapevo ancora a cosa sarei andata incontro ma lo scoprì poco tempo dopo..

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