Capitolo 8

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Tutto intorno a me è buio. Sento un odore disgustoso penetrarmi dentro le narici fino ad arrivare alla gola. Ho la nausea e non riesco a respirare. Provo a muovere le braccia ma non riesco, sono legata. Un dolore lancinate mi trapassa la testa e il petto e l'odore del sangue mischiato a l'odore disgustoso che sento non fa che aumentare la nausea. Ho un nodo in gola e mi brucia. Sento le lacrime rigarmi le guancie e la paura montarmi dentro sempre di più. Non mi sento più le gambe e ho paura di non averle più perché dentro di me ho come la sensazione che non abbia più le gambe e che mi manchi qualcosa nel petto. È troppo forte l'odore di sangue.
Sento delle voci in lontananza e come se mi fossi risvegliata da uno stato di trans decido di chiamare aiuto. Provo a far uscire la voce ma niente sembra che le mie corde vocali si siano atrofizzate. Riprovo di nuovo ed esce un sussurro, riprovo nuovamente mentre le mie lacrime continuano imperterrite ad uscire.
"Sei una puttana,una maledetta puttana!" la voce di un uomo mi rimbomba nelle orecchie. Uno schiaffo mi colpisce in pieno viso provocandomi un male allucinante. Non so di chi sia quella voce ne perché mi accusi così. Nob riesco a parlare e il panico prende il sopravvento. Mi sento soffocare, non respiro più.

Mi sveglio in preda alle urla. Sono tutta sudata e respiro a fatica. Mi tocco la guancia e mi guardo tutto il resto del corpo. Sono intera penso. Ho gli occhi appannati e il fiato corto.
"Jo, è tutto okay." volto la testa verso la voce che sento e vedo Claire che sembra spaventata a morte. Lentamente riprendo il respiro normale e anche il mio battito cardiaco riprende una velocità stabile. Claire si avvicina a me e mi abbraccia dicendomi che va tutto bene e che era solo un incubo. Mi libero del suo abbraccio e guardo il telefono, sono le tre del mattino e ho dormito solo tre ore. Mi alzo dal letto e vado a sciaquarmi il viso, osservo il mio aspetto allo specchio e mi rendo conto di essere orribile. Vado poi in cucina e con Claire beviamo una tazza di latte come è solito fare quando non riusciamo più a dormire.
"Cosa hai sognato? Non facevi che fare smorfie strane,piangevi e gridavi aiuto. Mi hai spaventata a morte!"
Le racconto ciò che mi ricordo del sogno e mi rassicura dicendomi che siamo al sicuro e che era solo un incubo niente di più.

Qualche ora più tardi mi preparo per andare all'università. È inutile dire che non ho più chiuso occhio e quel sogno mi ha perfino fatto dimenticare quel bellissimo bacio che io e matteo ci siamo scambiati. È stato davvero bello e intenso, penso di non aver mai ricevuto un bacio del genere in tutta la mia vita. Avrei voluto dirgli qualcosa ma è scappato subito dopo avermi baciato. Non so perché e non capisco cosa sia successo ma oggi sono detterminata a scoprire perché si sia comportato così. Forse non gli è piaciuto il bacio? Insomma,bacio cosi male? O forse non voleva neanche darmelo ma l'atmosfera che si era creata ha fatto si che succedesse? Non lo sapevo, non avevo una vera risposta tra le mani e non conoscevo così bene matteo da poter dire con certezza cosa gli passasse per la mente.
Percorsi il corridoio velocemente mentre il vociare degli stidenti rimbombava tra le pareti dell'andito. In lontananza vidi Tommy che sembrava piuttosto agitato e arrabbiato. Aveva il viso rosso e gli occhi verdi più grandi del solito. Era vestito in modo insolito rispetto agli altri giorni. Portava una tuta da ginnastica nera e un paio di converse,sembrava quasi un ragazzo normale. Solitamente era sempre molto elegante e vestiva particolarmente bene con un abbigliamento dalle marche più costose. Da quando l'avevo conosciuto la maggior parte delle volte era sempre arrabbiato. Che vivvesse una situazione difficile? Cosa lo preocupava così tanto da essere sempre in quello stato? Avevo notato che era molto irascibile e a volte sapeva essere anche scontroso però con me solitamente era sempre molto gentile. Gli andai incontro e lo salutai con il migliore dei sorrisi. "Ehy Tommy" mi salutò con un cenno del capo e mi guardò in modo strano. "Ho qualcosa che non va forse? Perché mi guardi così?" sorrise teneramente e decisi che forse erano solo paranoie mie. "Sembra che ti è passato un treno sopra. Nottata difficile?" annui semplicemente senza aggiungere altro. "Dai principessa voeni con me ti offro la colazione." rimasi un po interdetta dalla sua gentilezza e lo seguì. Quando arrivammo al bar della scuola,notai che anche Matteo era li seduto al tavolino con un altra ragazza. Sembravano piuttosto intimi e questa cosa a me non piaceva affatto.  Sentì montarmi dentro la gelosia,avevo vogliq di lanciargli la prima cosa che mi capitava a tiro, ma desitii. "Allora cosa prendi?" scossi la testa scacciando i brutti pensieri e mi concentrai solo su Tommy. "Credo che berrò un succo grazie" sorrise e mi disse che sarebbe tornato subito. Intanto mi girai per prendere il telefono che stava nella tasca del giubbino che era appoggiato nella sedia, e nuovamente vidi Matteo con quella biondina ossigenata che gli metteva le mani sopra il braccio oppure gli lasciava dei segni con il rossetto sopra le guancie dopo averlo baciato. Che stronzo! Seppur vero che mi aveva solo dato un bacio ero gelosa marcia. Come osava comportarsi cosi? Io non l'avrei mai fatto e dopo quel bacio pensavo fosse evidente ciò che provavo. Ma ovviamente lui non era interessato a me quindi dovevo smetterla. Forse avevano ragione Nina e Claire,  dovevo concedere un opportunità a Tommy infondo era un bravo ragazzo e aveva occhi solo per me.
Quando Tommy tornò con le ordinazioni decisi di chiedergli di uscire. "Tommy ti va di uscire una sera insieme?" la sua faccia era sorpresa ma il suo sguardo sembrava dire 'lo sapevo che non avresti resistito a lungo'. Ovviamente accettò di buon grado e da quel momento in poi il senso di essere sempre in pericolo non mi abbandonò più.

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