Capitolo 7

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Dal giorno che uscimmo tutti insieme è passato un mese. Per il momento sembra andare tutto bene. Ho raccontato a Nina e Claire di Tommy e mi hanno detto che avrei dovuto accettare, nel peggiore dei casi se non avessi provato nulla avremo chiuso tutto, ma io non volevo uscire con lui perché stavk iniziando a orovare qualcosa per Matteo e poi perché Tommy per quanto fosse un bravo ragazzo mi intimidiva e non volevo averci un rapporto particolarmente stretto.
Lui sembrava averlo preso male il rifiuto, continjava a stare con noi ma la mia presenza e quella di matteo sembrava infastidirlo. Con quest'ultimo non parlava quasi più e se gli rivolgeva la parola era molto scontroso. Non capivo cosa gli prendesse. Avevo provato anche a parlargli ma non avevo risolto granché quindi avevo deciso di lasciarlo stare per un po confidavo che gli passasse con il tempo. E infatti successe proprio quello. Un giorno mi inviò un messaggio che diceva

Mi dispiace per come mi sono comportato. Che ne dici se usciamo a fare una passeggiata? È un uscita tra amici giuro!
Tommy.

Ero contenta,finalmente tutto si sarebbe risolto. Accettai di buon grado quell'invito e insieme andammo al parco. Parlammo molto di noi e gli raccontai qualcosa della mia vita in america e lui mi raccontò della sua famiglia. Era stata una piacevole serata che però era stata rovinata dal suo tentativo di baciarmi quando mi riaccompagnò a casa. L'avevo scansato quqndo mi ero resa conto di cosa stesse facendo ed ero scappata dentro lasciandolo li sulla porta. Avevo visto i suoi occhi verdi trasformarsi e avevo avuto paura dunque ero scappata in casa.
Raccontai tutto a Claire e lei rispose che era normale che avesse una reazione del genere visto che lo rifiutavo continuamente. "Ma se a me non piace o comunque non come io piaccio a lui che ci posso fare?"
"Niente solo non dargli false speranze. " annui sconsolata e andai a cambiarmi. Studiai per tre ore consecutive finché non suonarono al campanello. Chi poteva essere a quest'ora? "claire suonano alla porta." senti dei passi verso l'ingresso segno che claire stava andando a vedere chi era. La voce di matteo arrivò chiara. Che ci faceva lui qui e per giunta alle dieci e mezzo della sera? Ero in condizioni pietose e non volevo farmi vedere così da lui. Indossavo una tuta nera vecchiotta delle buffe ciabatte ai piedi ero struccata e avevo i capelli in condizioni pietose. Inguardabile insomma!

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