7. Astoria

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Restarono fuori fino a tardi pomeriggio poi Hermione tornò a casa.
<< Draco? >>
<< Hermione. >>
Si alzò dal divano e poggiò il bicchiere sul tavolino.
<< Ciao. >>
L'abbracciò accarezzandole i capelli.
<< Come stai? >>
<< Bene. >>
<< Dove sei stata? >>
<< Cosè un terzo grado? >>
Chiese ridendo.
<< Mi interessavo. Se vuoi non chiedo più. >>
<< Sono andata da Harry. >>
Draco tornò serio e la guardò.
<< Com'è andata? >>
<< Abbastanza bene. >>
Si sedettero sul divano e Draco prese un sorso dal bicchiere.
<< Whisky? >>
<< Chardonnay. >>
<< Lussuoso. >>
<< Sono un Malfoy. >>
Lei storse la bocca, odiava quando faceva così e lui rise poi le baciò una guancia.
Passarono due settimane, quella mattina ci fu la prima udienza contro Ronald.
<< Signorina Granger, vuole raccontare alla giuria come tutto è cominciato? >>
Lei guardò Harry, Ginny e tutti i Weasley, Molly piangeva poi guardò Ron a testa alta, poi ancora Draco che la fissava.
<< Undici mesi fa, Ronald Weasley mi ha picchiata per la prima volta e da allora non si è più fermato. >>
L'esposizione andò avanti e Ron non negò niente.
<< Se posso chiedere, a quanto ho capito in tutti questi mesi l'ha sempre perdonato... cos'è cambiato? Cosa le ha fatto decidere che non poteva più perdonarlo? >>
Guardò di nuovo Molly che piangeva senza un freno da quando aveva raccontato che suo figlio l'aveva violentata e di nuovo Draco.
<< Signorina Granger? >>
<< Si? >>
<< Può rispondere alla domanda? >>
<< Oh si... la... la domanda. >>
Draco sorrise senza che lei lo vedesse.
<< Sono incinta. >>
Il corpo di Molly venne scosso da un singhiozzo e Ron spalancò gli occhi.
Incinta?
<< Il bambino è del suo ex-marito? >>
<< Si. >>
Avrebbero potuto essere una famiglia e lui... lui aveva rovinato tutto.
Hermione incontrò gli occhi del rosso e questa volta vi lesse un dolore pesante; non si accorse nemmeno delle lacrime che cominciarono a solcarle il viso.
<< Per oggi può bastare. >>
Le toccò un braccio.
<< Vada a casa. >>
Sussurrò.
<< L'udienza è aggiornata. >>
Uscita dall'aula a fianco a Draco cercò di raggiungere i Weasley.
<< Molly... >>
La donna la guardò per un attimo poi si allontanò ed Hermione sentì qualcosa spezzarsi; Arthur la guardò dispiaciuto e si allontanò con la moglie e i figli.
L'unico ad avvicinarsi fu Harry che nonostante non avesse preso bene la presenza di Malfoy strinse la riccia tra le braccia.
<< Ehi Herm? >>
Le tirò su il viso per asciugarle le lacrime.
<< Non è colpa tua... sono tutti scossi. Ron è loro figlio e fratello ma oramai lo sei anche tu quindi... è una situazione complicata. >>
<< Lo so... >>
<< Beh... vuoi che ti accompagni da qualche parte? >>
<< No tranquillo, sono da Draco per un po'. >>
<< Oh... >>
I due ragazzi si guardarono in cagnesco.
<< Sicura Herm? >>
<< Si Harry. Ora vai da Ginny, ti starà aspettando. >>
<< Va bene, ci vediamo. >>
Draco le si avvicinò e le baciò una tempia.
<< Casa? >>
<< Mi andrebbe una burrobirra. >>
<< Hermione... >>
<< Va bene, allora attingerò alla tua preziosa collezione di Whisky. Forse è anche meglio. >>
<< Andiamo ad Hogsmeade. >>
Lei rise e lui ne fu al settimo cielo.
Il biondo la fece accomodare poi ordinò.
<< È da tanto che non bevo un bel boccale di burrobirra. >>
<< Non dovresti. >>
<< Oh dai... >>
<< Lo dico perché sono il tuo medico e tu sei incinta, non dovresti bere alcolici. >>
<< Lo so, lo so... prometto che sarà l'unica- >>
<< -per i prossimi sette mesi. >>
<< Si papà. >>
<< Ne ho già uno di figlio, basta e avanza. >>
Disse tra le risate poi vedendo l'espressione cupa di lei aggiunse.
<< Ma voi sarete i benvenuti. >>
La sera Hermione era seduta sul letto mentre guardava Draco slacciarsi la cravatta e sbottonarsi la camicia.
<< A cosa pensi? >>
<< Eh? >>
<< Stavi fissando il vuoto, segno che eri persa nei pensieri. >>
<< In realtà fissavo te. >>
Mormorò imbarazzata.
<< Ma davvero? >>
Chiese ghignando leggermente.
<< Si, smettila di fare così! Non ti sopporto! >>
La sormontò vedendola trattenere il fiato poi provò a toccarle il naso ma lei le afferrò il braccio, lo strinse proprio sopra il Marchio Nero.
Ebbero entrambi la stessa reazione, sobbalzarono e si guardarono senza parlare; Draco, meno scosso di lei si riprese prima.
<< È una brutta cicatrice. >>
<< Io... non... scusa, non volevo. >>
<< Tranquilla. >>
Hermione però non poté evitare di guardarlo, oramai del Marchio non si vedeva più niente, c'era solo una cicatrice molto sbiadita.
<< Quando Harry mi ha raccontato di cosa era successo alla torre di Astronomia non riuscivo a crederci. >>
Draco strinse i pugni mentre un brivido di terrore risaliva lungo la colonna vertebrale.
<< Dra... >>
La donna gli accarezzò una spalla poi lo abbracciò appoggiandosi alla sua schiena.
<< Non tirarlo più fuori... ti prego. >>
<< C-certo. Scusa. >>
Il biondo le prese le mani e fece in modo che lo stringesse di più.
<< Mi dispiace Draco. >>
<< Non importa... solo- >>
<< Non ne parlerò più. >>
<< Grazie. >>
Hermione si risedette sul letto e si tolse sia la maglia che il reggiseno, guardandola a Draco venne voglia di accarezzarle la schiena nuda.
Hermione era totalmente diversa da Astoria.
Astoria era sempre stata un fuscello rispetto ad Hermione, quasi anoressica, i capelli biondi sempre acconciati e ordinati ma la differenza sostanziale tre le due era il sorriso. Draco non aveva mai visto Astoria sorridere sinceramente, era sempre con un sorriso montato sulle labbra, a pensarci la rendeva quasi inquietante. "Sempre sorridente e cordiale, non bisogna lasciar trasparire emozioni.": era una delle regole più importanti dell'educazione che i maghi col sangue puro ricevevano.
Hermione invece sorrideva con sincerità e se non era sincerità, quella che in Astoria era falsità in lei era forza. Hermione era forte.
Anche per questo Draco l'ammirava.
Questa volta fu la donna e cercare la mano di lui ma trovò entrambe le braccia che la circondarono, affondò il viso nell'incavo del collo dell'uomo e si addormentò.
***
Era passato un mese ed Hermione si era oramai abituata alla vita al Manor come Draco si era abituato a vederla per i corridoi.
Nella mente del Serpeverde però riecheggiavano le parole di Nott; forse davvero di stava innamorando di Hermione.
Il biondo uscì in giardino e si avvicinò ai tulipani.
<< Ciao Astoria. >>
Silenzio.
<< Scorpius dice di averti visto qui e quindi... beh... devo parlarti. >>
Non successe niente.
<< Sai che, da un po'... al Manor vive una donna. Si chiama Hermione, è una nostra ex-compagna di scuola. Io... non lo so. >>
Si prese la testa tra le mani sentendo le lacrime scivolare sulla guance.
<< Non ti arrabbiare, ti prego, io... penso di... amarla. >>
Un leggero soffio di vento gli scompigliò i capelli.
<< Lei... è così diversa da te. Non fraintendere! Io ti ho amato e ti amerò sempre! Amerò sempre nostro figlio ma lei... mi sono sentito di nuovo bene con lei. Da quando te ne sei andata non ho fatto altro che sentirmi un pessimo padre, sentirmi sbagliato, il suo arrivo ha cambiato tutto. >>
Il corpo di Draco venne scosso da un brivido ma lui non ci badò.
<< Ti sto chiedendo di... di darmi il permesso. Devo sapere se... posso... >>
Ripensò alle parole appena dette e scattò in piedi.
<< Che deficiente! Sto parlando con dei fiori! Dio ma che mi è preso! Astoria è morta! Non c'è più! >>
Una raffica di vento improvvisa lo costrinse a chiudere gli occhi per un attimo e quando li riaprì sulla panca di pietra c'era un tulipano con un fiocchetto rosso legato intorno al gambo.
L'uomo sorrise e si guardò intorno.
<< Grazie. >> sussurrò prendendolo delicatamente.

Vi ricordo la mia pagina instagram, link nella biografia 😄

Scent of new life || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora