2. Doveri di casa

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Ve lo dico subito se no mi odiarete... la storia ha solo dieci capitoli 🤗

Dopo cena Hermione notò lo sguardo vacuo di Malfoy.
<< Che succede? >>
<< Io... sono preoccupato, per te. >>
<< Poi? Non è l'unica cosa. >>
<< Oggi Scorp ha visto Astoria. >>
<< Com'è possibile? >>
<< Non è la prima volta che lo dice. Oggi l'ha vista vicino ai tulipani, erano i suoi preferiti. >>
<< Draco... Astoria è- >>
<< Morta, lo so. È pazzesco pensare che Scorpius abbia ragione eppure... >>
<< Speri che sia vero, è normale, si tratta di tua moglie. >>
<< Sono cinque anni oramai... >>
Hermione gli accarezzò una mano.
<< È per questo che sei diventato medimago? >>
<< Si. Per lei ho contattato il San Mungo, specialisti, privati, associazioni, mi sono spinto fino in Olanda ma nulla è servito, lei non c'è più. >>
Prese un respiro profondo reprimendo quel fastidioso bruciore alla gola tipico del pianto.
<< Mi sono ripromesso che nessuno avrebbe sofferto come lei. >>
Dopo un po' si alzarono da tavola.
<< Devo andare. >>
<< Herm, ti prego, non tornare da lui. >>
<< Grazie per tutto. >>
<< Odio quando cambi discorso. >>
Lei sorrise e recuperò gli stivali.
<< Hermione. >>
Le prese entrambe le mani.
<< Non venire solo se ti picchia. Qualunque volta tu abbia paura, vieni qui. Promettimelo. >>
<< Grazie per la tua disponibilità. >>
Gli baciò una guancia e si smaterializzò.
<< Non l'hai promesso. >>
Hermione arrivò all'entrata di casa, si tolse le scarpe e salì pianissimo le scale; arrivò in camera da letto dove il suo aguzzino fortunatamente dormiva ed era difficile svegliarlo.
Si cambiò nascondendo gli abiti di Draco e tornò in salotto addormentandosi sul divano.
La mattina stava preparando la colazione quando lo sentì arrivare.
<< Ciao piccola. >>
<< Ciao... >>
La bloccò contro la cucina e le annusò i capelli mentre lei cercò di controllarsi.
<< Dove sei andata ieri? >>
<< Da un'amica, la solita da cui vado quando... >>
Prese un respiro profondo e decise di non parlare.
<< Mi dispiace tesoro, è stata una giornata pesante ieri ed ero arrabbiato per varie cose in ufficio. Ho perso la testa. >>
"La perdi sempre Ronald."
<< Perché non sei tornata nel letto? >>
<< Non volevo svegliarti. >>
Quando le scostò i capelli per baciarle il collo lei si scostò.
<< È-è pronto. >>
Lo sentì emettere un grugnito ma non ci diede peso, gli servì la colazione e corse a cambiarsi.
Si truccò in modo da coprire i segni e scese pronta per andare al lavoro.
<< Non mi saluti nemmeno? >>
Abbassò la testa fermandosi a poco dalla porta.
<< Sono tuo marito, è così che mi dimostri il tuo amore? >>
"È picchiandomi che mi dimostri il tuo amore?"
<< Sono in ritardo e volevo lasciarti finire di mangiare tranquillamente. >>
Gli tolse una briciola di biscotto dalla guancia e sorrise cercando di sembrare rilassata. Lui si avvicinò e la baciò.
<< Ci vediamo sta sera. >>
<< Certo. >>
***
<< Ehi Hermione! >>
Lei sobbalzò.
<< Harry! >>
<< Ehi scusa... ti ho spaventato? >>
<< I-io... no, è che... non ti aspettavo. >>
<< Eri in ritardo oggi, fammi indovinare: Ron non si è svegliato? >>
Chiese ridendo.
<< N-no sono... io mi sono svegliata tardi. >>
<< Wow stai bene? >>
Aggiunse ridendo ancora di più.
"No"
<< Si, semplicemente non ha suonato la sveglia e ieri ho lavorato fino a tardi. >>
Sentì gli occhi bruciare e deglutì a vuoto.
<< Beh ti lascio lavorare, ci vediamo a pranzo? >>
<< Ho tanto lavoro, se riesco volentieri. >>
<< D'accordo. >>
Non appena il ragazzo uscì lei si sedette dietro la scrivania e si prese la testa tra le mani.
La giornata fu lunga e pesante, arrivò a casa tardi, fortunatamente Ron non la degnò.
Si chiuse in bagno e si immerse nell'acqua calda restando a bagno almeno un'ora, quando uscì probabilmente la vasca conteneva più lacrime che acqua.
***
<< Cosa cucini sta sera? >>
<< In realtà non sto tanto bene Ron, ti andrebbe di ordinare una pizza? >>
Lui indurì lo sguardo.
<< E se volessi altro? >>
<< Ron... >>
<< Cosa fai in casa Hermione? Eh?! Dimmelo! >>
La mano del rosso scattò ad afferrarle un braccio.
<< Quando hai stirato l'ultima volta? >>
<< Ron... l'ho fatto l'altra settimana. >>
Lo schiaffo che arrivò non le permise di trattenere le lacrime.
<< Perché ti ho detto che non avevo più camice da indossare! Sono semplici doveri di casa. >>
La afferrò per i capelli.
<< Doveri che tu non rispetti. >>
<< Il Ministero mi prende un sacco di tempo e- >>
Un altro schiaffo le tolse le parole di bocca.
<< Ho sposato una nullafacente! >>
<< Ro-on... >>
Non appena lui perse la presa, lei provò a smaterializzarsi ma si ritrovò di nuovo lì, nel suo salotto.
<< C-cos- >>
<< Ho messo un incantesimo anti-smaterializzazione. Ci ho messo un po' ad impararlo ma alla fine ce l'ho fatta. E tu l'hai testato, funziona. Non mi fai i complimenti? >>
Lei tentò di alzarsi dal pavimento ma un calcio la colpì sul mento facendo in modo che si ferisse la lingua tra i denti.
<< Dove volevi andare? Posso saperlo? >>
<< D-a Susie. >>
<< Dov'è finito il tuo coraggio? Tutto quello che avevi durante la guerra! Quando Fred è morto! Adesso scappi?! >>
Un altro calcio, questa volta alla bocca dello stomaco, che le tolse l'aria.
Non si alzò nemmeno più, restò inerme sul tappeto bagnato di lacrime e sangue, uscito dal naso.
La salvezza di Hermione fu un gufo che occupò Ron così lei poté uscire in giardino e smaterializzarsi.
Appena arrivata si lasciò andare contro Draco sporcandogli di sangue la camicia grigia.
Lui non disse niente, la prese in braccio e la portò in una camera.
La mise sul letto e dopo aver preso il necessario, la spogliò e la medicò poi la mise sotto le coperte, lasciandola sola.
Si chiuse nello studio e prese una nuova pergamena.

18/10/2006
La paziente dopo appena cinque giorni dall'ultima visita è tornata dal sottoscritto con a prima il vista il volto sporco di sangue.
Dopo un esame approfondito ho trovato oltre a vecchi e nuovi lividi, una costola incrinata.
Ho naturalmente constatato con il passare del tempo l'aumento della frequenza della violenza e l'aumento della violenza stessa.

<< Padrone, la Signora si è svegliata, la sta cercando. >>
Draco aprì la porta e lei provò ad alzarsi ma la fermò.
<< Devi riposare. >>
Le asciugò una lacrima.
<< Cos'è successo? >>
<< Non mi sentivo- >>
Abbassò lo sguardo.
<< Hermione? >>
<< Non mi sentivo bene e gli ho chiesto se poteva ordinare una pizza per non farmi cucinare. Ha detto che non faccio i lavori di casa. >>
L'abbracciò accarezzandole i capelli.
<< Cosa ti ha fatto? >>
<< Mi ha picchiata. >>
Draco temeva che prima o poi sarebbe arrivato a fare di più.
<< Hai una costola incrinata ma al contrario di quanto credevo il naso non è rotto. >>
Le accarezzò lentamente la schiena per calmarla.
<< Perché non dormi qua? Non voglio che torni a casa. >>
<< Devo tornarci Draco. È casa mia. >>
<< Casa è dove si sta bene e tu non stai bene lì. Non con lui. >>
<< Non insistere. >>
Si alzò indossando la giacca e le scarpe, Draco non la fermò.
<< Testarda. >>
Mormorò in modo che lo sentisse.
La vide barcollare e scattò in piedi per tenerla su.
<< Hai 38 di febbre Hermione. >>
<< Devo andare a casa. >>
<< Ti accompagno io. >>
<< Sei pazzo? Se Ron ti vedesse mi ucciderebbe sul serio. >>
<< Weasley non mi vedrà e io non ti lascerò andare a casa da sola in queste condizioni, ma aspetta un attimo. >>
Tornò nella stanza con un cellulare babbano in mano.
<< Ho comprato questo... coso. >>
<< Come mai? >>
<< Così puoi chiamarmi in caso di emergenza. >>
La guardò negli occhi.
<< Il problema è che non so come si usa, dovresti aiutarmi. >>
Lei lo prese e come prima cosa gli salvò il numero in rubrica.
<< Con questo avvii la chiamata. >>
Lui eseguì e dopo poco la borsa di Hermione suonò.
<< Quello rosso per chiudere. >>
La musica di interruppe.
<< Quando ti chiamo io, quello verde per rispondere e il rosso per chiudere. >>
<< Okay, verde per chiamare o rispondere e rosso per chiudere. Capito. >>
<< Per favore non mi chiamare. Se Ron dovesse vederlo- >>
<< Non lo farò Herm. >>
<< Grazie. >>
L'accompagnò a pochi metri da casa, lì lei insistette perché si allontanasse.
<< Va bene. >>
<< Ci vediamo. >>
<< Sinceramente spero di no perché vorrebbe dire che ti ha di nuovo messo le mani addosso ma se vorrai venire da me anche senza motivo sai che la porta di casa mia è sempre aperta. >>
<< Grazie Draco. >>
Le baciò la fronte e la guardò tornare nella tana del lupo.
Per una settimana non la vide più.

Beta: Slytherin394_

Scent of new life || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora