Uno strano progetto.
Andrea, ragazza di 12 anni, è una ragazza molto avventurosa. Ha deciso di creare un progetto molto strano e misterioso, nascosto a genitori e amici. Cosa combinerà?
"Caro diario,
Avevo in mente una sola cosa; riuscire a realizzare quell'amuleto. Dovevo riuscirci: avevo in mente un meraviglioso piano. Sarei tornata da scuola alle 13:30, avrei raccolto il materiale in biblioteca ed avrei preso delle code di rospo nello studio del professor Smith, inventando di essere andata a casa di un'amica. Sarei tornata a casa e avrei messo in atto tutto il mio piano, riuscendo ad avere il risultato che desideravo. Così, subito dopo essere uscita da scuola, andai in biblioteca dove si trovava lo studio del Professor Smith, e senza fare rumore rubai il barattolo pieno di code di rospo. Tornai a casa soddisfatta e tirai fuori dal mio armadio il vecchio calderone del nonno. Aprii la mia agenda e lessi il procedimento del mio piano. Avevo già accumulato rame e Salice Saccente nello studio di mio fratello; bisognava solo mischiare tutti gli ingredienti. Presi due code di rospo e le gettai nel calderone: esso iniziò a bollire e piccole bollicine si dispersero per tutte le pareti della mia stanza, uscendo dalla finestra. Aggiunsi una foglia di Salice Saccente e il composto prese un colore verdastro. Era il momento più difficile: tagliare cinque magometri di rame,impresa assai rischiosa. Presi con mani tremanti le forbici e misurai con il mio righello i magometri giusti. Era arrivato il momento di tagliare: feci un taglio netto e il filo di rame cadde nel calderone. Come immaginavo il composto divenne rosa, poi giallo, poi arcobaleno; ci fu un profumo di rosa che inebriava la mia stanza. Il composto doveva rimanere cinque giorni a riposare. Lo misi nuovamente nell'armadio tutta contenta.I miei genitori sospettavano molto dello strano odore della mia camera; avevo inventato che la mia amica mi aveva regalato un profumo ad essenza di rosa. Cinque giorni passarono molto veloci; tirai finalmente il calderone dell'armadio e vidi che l'amuleto aveva preso la forma prevista; era pronto. Lo tirai con cautela fuori dal recipiente e rimasi ad osservarlo per qualche minuto. Era davvero bello: rifinito nei minimi dettagli, proprio come lo desideravo. Lo misi al collo sotto la maglietta e andai a scuola. Ero felicissima!
Con affetto, Andrea."