Capitolo otto

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« Rimasero lì per due giorni, fermi, nascosti, ci insegnano a fare questo se ci trovano i cacciatori: nasconderci e guarire. » pronunciò Cora dopo aver concluso il suo racconto.

Stiles quella mattina si era ritrovata nel letto da sola, una coperta posata lungo il corpo che era certa di non avere quando si era addormentata tra le braccia di Derek. Aveva trovato i suoi vestiti asciutti su una sedia e li indossò lasciando i comodi pantaloni del suo compagno per mettersi i freddi jeans.

Quando era scesa al piano inferiore si era resa conto che molto probabilmente erano le nove passate e lei non era a scuola. Suo padre l'avrebbe uccisa, ma certamente in quel momenti aveva problemi ben maggiori che controllare la sua figlia indisciplinata.

« Quindi due giorni è il tempo standard o può darsi che Derek resti lontano un po' più a lungo? » domandò la ragazza gesticolando come sempre con le mani, le braccia che si muovevano a destra e sinistra.

« Perché ti interessa? » fu la risposta di Cora seguita da uno sguardo glaciale e Stiles non sapeva cosa risponderle. « Perché sono innamorata di tuo fratello? » « Perché tengo moltissimo a Derek e voglio sapere per quanto tempo non lo vedrò? ».

« Perché mi interessa? Vediamo: perché nelle ultime settimane il mio migliore amico ha cercato di uccidersi, il suo capo ha rischiato di morire, un ragazzo che conoscevo fin da bambina è stato una vittima sacrificale, Boyd è stato ucciso dagli Alpha e... vuoi che vada avanti? Perché posso, lo sai? Per almeno un'ora! » Stiles decise di lasciare da parte i sentimenti e concentrarsi solamente sul branco nel suo insieme. Cora incrociò le braccia al petto e la squadrò da capo a piedi facendole ben intendere che non le andava a genio, ma alla Stilinski poco importava.

« E tu credi che Derek possa farci qualcosa? » le domandò avvicinandosi con movimenti eleganti da farla sembrare un lupo che tentava di mettere all'angolo la sua preda per poi sbranarla.

« Be' visto che è quello a cui tutti danno la caccia direi che dovrebbe farci qualcosa. » rispose in modo freddo e quasi si sentì in colpa, non voleva sembrare una senza cuore, ma avrebbe tenuto un comportamento sostenuto e da vera stronza fino al rientro dell'Alpha.

« Non lo so, in lui c'è qualcosa di diverso, non è più come lo conoscevo. » disse la minore degli Hale posando le mani sul grande tavolo di legno che era stato spostato un poco più lontano dalla grande vetrata.

« Perché, com'era? » Stiles non resistette a chiederglielo, voleva sapere qualcosa sul suo passato, poter conoscere meglio il suo Alpha. Nessuna delle due parlò mentre guardarono Peter scendere dalle scale a chiocciola e fermarsi a metà di esse.

« Molto simile a Scott ora che ci penso. » disse l'uomo rispondendo alla domanda dell'umana « Come gran parte degli adolescenti: insopportabilmente romantico, profondamente narcisista, tollerabile in realtà solamente ad altri adolescenti. » continuò finendo di scendere le scale fino a posizionarsi accanto alla nipote.

« Cos'è successo? Che cosa l'ha cambiato? » chiese pronta a pendere dalle labbra dei due Hale. Aveva sete di sapere e non si sarebbe fermata, a costo di minacciare Peter con lo strozzalupo che Deaton le aveva affidato per i momenti di necessità.

« Be' la stessa cosa che cambia tanti uomini: una ragazza. » e oh, Stiles accusò il colpo in silenzio, non doveva far trapelare nulla, nemmeno quel pizzico di gelosia per quella ragazza che aveva conosciuto il Derek insopportabilmente romantico.

« Vuoi dire che una ragazza gli ha spezzato il cuore? È per questo che Derek è così? »

« Ricordi che prima di diventare un Alpha aveva gli occhi azzurri? Sai perché alcuni lupi li hanno così? » domandò Peter e Stiles scosse la testa ammettendo che pensasse fosse una cosa genetica, come per lei avere gli occhi dello stesso colore della madre e i capelli di quello del padre. Non se l'era mai chiesto, eppure essendo la più intelligente del branco avrebbe dovuto accorgersi che c'era qualcosa di strano in quel colore così freddo che per centinaia di volte avevano brillato contro i suoi occhi durante una delle solite minacce che Derek le riservava.

Ils ne savent rien de nousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora