1 - Genevieve - versione aggiornata

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"Non posso credere che stia succedendo davvero."

Mamma sta guidando il pick-up preso a noleggio all'aeroporto di Charleston, solo una manciata di ore di volo da Vancouver e da tutto ciò che amo davvero, e in un istante nulla sembra avere più senso per me. Fino a sabato la mia vita era praticamente perfetta.  Frequentavo con profitto uno dei migliori licei del mio distretto, ero tra le ragazze più popolari dell'ultimo anno, presidente del Comitato organizzativo della festa dei diplomi e probabile candidata per il discorso di fine anno prima dell'attesissimo lancio del tocco. E cosa ancora più importante al mio fianco avevo Logan, il ragazzo più bello, dolce e sexy dell'intero emisfero boreale, il mio migliore amico, la mia anima gemella, il mio tutto. Ero così sicura che oramai ogni cosa avesse preso la giusta direzione da arrivare perfino a rinunciare alla mia endemica vena di pessimismo cosmico, permettendomi il lusso di credere che per me il lieto fine non fosse altro che un proforma da firmare a scatola chiusa. Ed invece in un attimo tutto è finito in mille pezzi, ed io non so capacitarmi del perché.
Due grandi e calde lacrime invadono i miei occhi verde smeraldo e mi sembra come se l'aria non riuscisse più a trovare la strada per riempire i polmoni. Non vedo Logan da meno di 15h eppure mi sembra passata un'eternità. "Non potrò resistere lontana da lui" mi ripeto tirando su col naso, tentando di trattenere la disperazione che mi monta dentro.
Mia madre si volta a guardarmi. E' bella da spezzare il fiato. Lo è sempre stata, nonostante grandi dolori abbiano segnato la sua storia e il suo volto dai lineamenti fieri da nobildonna austriaca. A dire il vero la nobildonna era nonna Greta, sua madre, che io non ho mai avuto il piacere di conoscere visto che mamma ha rotto con tutta la sua famiglia quando ha deciso di sposare un "misero" proprietario terriero americano. Confesso che mi sarebbe sempre piaciuto andare a Vienna per conoscere lei, i miei cugini, e tutta quella parte della mia famiglia a cui so di somigliare così tanto pur non avendo idea di chi siano e cosa facciano nelle loro vite. Per anni da bambina, quando la mamma era chiusa in studio con uno dei suoi pazienti, sgattaiolavo in soffitta armata di torcia a cercare prove sul suo misterioso passato. Vecchie foto in bianco e nero dai bordi ingialliti e mangiati dal tempo tenute nascoste in piccoli scrigni di legno e argento intarsiato. Fissavo quei volti austeri, dalla bellezza irreale, sottolineata in modo drammatico dal gioco di chiaro e scuro sulla carta anni venti, e giocavo ad indovinare chi fossero, a cercare qualche somiglianza tra me e loro, una prova qualsiasi che mi facesse sentire parte di qualcosa di più grande di un malinconico duo. Eppure, chissà perché, in questo momento non mi sembra poi così importante non avere mai avuto qualcuno da chiamare nonna durante la mia infanzia canadese, o una vera famiglia vestita a festa raccolta intorno al tacchino alla vigilia di Natale.
  Avevo Logan, avevo mia madre, avevo i miei amici, avevo tutto quello che una ragazza possa desiderare, e ora semplicemente non lo ho più.

<< Vedrai Ginni, Green Lake è un posto splendido in cui vivere, tuo padre ne era perdutamente innamorato. Ripeteva sempre che non esiste luogo migliore al mondo dove crescere un figlio, e credo avesse ragione sai?>> mia madre sembra intuire i miei pensieri, mi fissa solo un istante con il suo sguardo cristallino mentre addomestica una morbida ciocca di capelli biondo platino dietro l'orecchio. Un gesto così familiare da farmi venire voglia di abbracciarla, ma sono troppo arrabbiata con lei e con il mondo per cedere alla tenerezza.

<< Ma davvero? Se è così bello allora perché non siamo rimasti a vivere lì dopo che papà è morto? >> replico sprezzante fissando il panorama che scorre veloce fuori dal finestrino. È già novembre inoltrato eppure da queste parti fa ancora dannatamente caldo ed il cielo è di un azzurro fastidiosamente accecante, mi basta questo per capire che rimpiangerò il clima freddo e uggioso del Canada, le sue meravigliose albe ricoperte di brina, la legna ancora fresca che scoppietta nel camino acceso, una tazza di cioccolata bollente da dividere sotto la stessa coperta di pile, il cielo plumbeo che odora di pioggia al tramonto.

Beyond The Time - Oltre il TempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora