Capitolo 6

347 19 0
                                    

Zayn's Pov

Mi sveglio e vengo travolto dall'odore di una delle mie candele e penso  " l'avrò lasciata accesa ieri sera" con un lieve movimento della testa guardo l'orologio, segna le 9.46... "COSA!!! Sono le 9.46 devo andare a scuola" urlai nella mia testa.

Provo a muovermi ma sento un braccio che mi attanaglia la vita... Liam. Mi sfilo dalla sua presa nel modo più delicato che posso e vado verso il bagno fin quando il mio sguardo non incrocia un biglietto appeso alla porta :

"Zayn ho appeso un biglietto fuori dalla porta scrivendo  che stai male. Stai al gioco

Liam"

Apro la porta e trovo il biglietto di Liam e sotto quello di mia mamma

" Va bene, guarisci e ci vediamo dopo

mamma"

Così mi rilassai. "ormai sono sveglio cosa posso fare?" mi guardo intorno e vedo Liam ancora addormentato "Ho trovato il mio passatempo" e pensato questo prendo il cavalletto e lo sposto vicino al letto.

Come il solito prendo pennelli, tempere, una tela e questa volta prendo il telefono con le cuffiette per ascoltare la musica senza svegliare la mia musa.

Inizio a ritrarlo: capelli scompigliati, labbra gonfie, bocca semi aperta, occhi chiusi... un angelo posso affermare.

Finito di disegnare inizio a dipingerlo. Utilizzo il bianco, il nero e le sfumature di grigio... adoro colorare con queste sfumature.

****dopo mezz'ora****
Un'altro ritratto di Liam è stato fatto, lo appoggio vicino all'armadio e rimetto a posto quello che ho utilizzato.

-Buongiorno- dice Liam ancora mezzo addormentato.

-'Giorno, come hai dormito?- gli dico sistemando il cavalletto.

-Bene anche se c'era un peso morto che non mi faceva muovere- risponde.

-Quello che sta per succedere non è tanto diverso- mentre metto la testa sul suo petto e lui mi cinge la vita con un braccio. Lui sfregava delicatamente la mano sul mio fianco e io gli traccio con un dito dei piccoli cerchi sugli addominali.

Rimaniamo così per qualche minuto.

-Zayn-

-Si-

-Da quando siamo in classe insieme mi sono sempre chiesto una cosa?-

-Cosa?- gli chiesi con un filo di foce.

-Da qui a scuola ci sono quaranta minuti a piedi, giusto?-

-Giusto-

-Perché vieni a scuola a piedi e non con l'autobus? lo so che è una cosa stupida ma me lo sono sempre chiesto-

-Questa domanda me l'ha fatta Louis ieri-

-E cosa gli hai risposto-

-che preferivo camminare ma non mi chiese il perché ed io non gli e l'ho detto-

-Perché-

-Preferivo camminare perché in quei quaranta minuti rimanevo da solo, nessuno mi disturbava e io mi perdevo nei miei pensieri. Pensavo al tutto ed al niente nello stesso momento. Mi perdevo nel mio mondo e lo preferisco che stare dieci minuti in un luogo chiuso dove non sento neanche i miei pensieri-

-Aw, che bella cosa-

-Davvero?-

-Si- mi disse dandomi un bacio casto.

Rimanemmo lì tutta la mattina, sul letto a parlare e scherzare.

||ARTIST||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora