Solo per te

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Parlammo del rapporto con i nostri genitori. Povero me.
La professoressa mi guarda...
Prof: ragazzi oggi compito in classe a sorpresa
Tutti: nooo
Il solito coro di voci che si forma appena riceviamo una cattiva notizia.
Io invece sbuffo e mi metto le mani tra i miei folti capelli. La professoressa se ne accorge.
Prof: Vlad non sei pronto per il compito?
Io arrabbiato per quella insulsa domanda rispondo.
Io: pronto?! Qui nessuno è pronto! È un compito a sorpresa giusto? Allora perché dovrei essere pronto?!
Prof: Vlad sta calmo e non rispondere! È un compito semplice...devi solo parlare del rapporto che hai con i tuoi genitori.
Io: seh...
Prof: bene, ora prendere foglio e penna e incominciate. Avete solo un'ora.

Tema
Io sono un lupo come altri. Forse il carattere più solitario però, corro come loro, mi trasformo come loro, faccio tutte le cose come loro.
A differenza degli altri lupi abito in una casa nella foresta insieme ai miei e una sorella che però ha due anni in più a me, 20, e che sta in una scuola in America. Si chiama Laura.
I miei genitori sono sempre stati affettuosi con me fin da quando ero bambino. Mi hanno accontentato in molte cose, troppe. Le cose però nel corso del tempo sono cambiate.
Litigo spesso con i miei genitori. Non mi capiscono. Vogliono il bene per me, ma io voglio che mi lasciano libero...
Appena faccio qualcosa di sbagliato non è come quando ero piccolo, mi urlano addosso che non so fare niente. Il punto, quindi, è che non ho buoni rapporti con i miei negli ultimi tempi. SPERO CHE ADESSO SIA CONTENTA. IO NO.
-fine-

Ho scritto quella frase finale per far capire alla professoressa che a me non andava altamente di fare il compito. Diamo i compiti. Suona la campanella con il suo solito suono che alla fine è bello anche se troppo forte per le nostre orecchie, però la preside è sorda e ha fatto alzare il volume del suono. Vado a casa. Mangio e mi chiudo, come al solito, in camera.
Driin. Un messaggio.