Chapter 1 "I'm not Asian"

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Feci giusto in tempo ad arrivare alla fermata, prima di vedere il grosso autoveicolo che mi avrebbe salvato dal andare a piedi, svoltare l'angolo.
'Pigra di famiglia'
Ripeteva sempre mia madre per prendermi per il culo. Purtroppo, Cassidy Hall (ovvero me medesima), era stata poco fortunata nella parentela.
In casa mia avevano tutti (compreso mio fratello quattordicenne) la brutta abitudine di svegliarsi presto la mattina ed andare a correre. Ed ogni volta provavano a convincere anche me, la ragazza che perdeva quasi sempre l'autobus per la sua abitudine di svegliarsi tardi. Nei miei 17 anni di vita, non ce n'era stato neanche uno in cui io avessi deciso di cambiare la mia vita: da pigra che mangia schifezze e guarda serie TV, a ragazza che conduce una vita sana sia sul discorso dell'alimentazione sia su quello dello sport.
E credetemi, mi andava più che bene.
Salii sull'autobus di fretta, e, dopo aver timbrato il biglietto, mi sedetti nel primo posto vuoto che trovai.
Senza fare caso a nessuno. Ma, essendo la solita sfigata (ovviamente per colpa del autoveicolo in movimento) caddi addosso all'individuo nel posto affianco a quello che avevo scelto.
"Cazzo, scusa" esclamai cercando subito di rialzarmi, non ottenendo risultati per la poca stabilità che avevo al momento.
"Wow, mi aspettavo più un 'Accidenti, mi dispiace tanto, posso farmi perdonare con un bacio?' ma va bene anche così."
E adesso chi cazzo si crede di essere questo?
Dopo essermi sistemata, lo inquadrai per un secondo e parlai.
"Non so chi ti credi di essere, fottuto cinese, ma modera i termini. Non siamo amici."
I cinesi proprio non li sopporto. Con quei loro occhietti a mandorla e la loro bassa statura. Li trovo davvero inquietanti.
"Non sono asiatico." Rispose subito stizzito.
"Hai capito solo quello del discorso, Coglione Testa Gialla?"
Risi brevemente per la sua faccia. Sembrava davvero stupido per essere cinese. Di solito sono intelligenti.
"Beh, se tu non fossi così scurrile, magari ascolterei i tuoi discorsi stupidi."
"Beh, se tu non fossi così asiatico, sarei meno 'scurrile' con te."
Dopo questo scambio di battute (che avevo trovato particolarmente esilarante), lui si girò, e per il resto del viaggio non parlammo più.
Arrivata alla mia fermata scesi dall'autobus e mi accorsi che anche lui scese. Strano. Non l'avevo mai visto a scuola.
"Hey tu!" Lo richiamai ma non si girò.
"Dai Ragazzo Asiatico, so che mi stai ascoltando." Mi avvicinai a lui di corsa e lo tirai per la manica. Dopo essersi girato mi guardò male e parlò.
"Cosa vuoi ancora? E poi ti ho già detto che non sono asiatico." Ringhiò.
"Woah calmino, Jackie Chan dei poveri." Ridacchiai per il soprannome appena trovato. Avrei dovuto segnarmelo.
"Che vuoi?" Chiese esasperato, lasciando perdere quello che avevo detto.
"Stai andando in questa scuola?"
"Si, perchè?"
Nel frattempo iniziammo a camminare l'uno affianco all'altro.
"Perchè anche io vado qui. E non ti ho mai visto."
"Sono nuovo, mi sono appena trasferito." Mi rispose poco attento, mentre si guardava un po' in giro. Ci eravamo fermati davanti al cancello di entrata, come sempre pieno di persone stupide.
"Perchè? La Cina ti ha già stancato? Le R ti piacevano così tanto da voler andare in un posto nuovo dove le persone le pronunciano? Beh, fattelo dire Coso Giallo: Sydney non è un buon posto dove cominciare." Dissi sorridendo amaramente.
Odiavo questo posto e, soprattutto, queste persone.
"Prima di tutto non vengo dalla Cina, ma dal North Carolina; sono qui perché ci sono i miei parenti. E poi sono mezzo Neozelandese e mezzo Scozzese, non Asiatico; sono nato proprio in questa città."
Personalmente non me ne sbatteva un cazzo delle sue origini, ma questo non l'avrebbe mai saputo.
"Hey, Cass!"
Oh no, ecco il cerebro leso.
"Ciao Luke." Risposi annoiata al saluto del biondo, che, dopo averci affiancato mi posó il braccio attorno al collo.
"Chi è il tuo amico?" Chiese guardando Testa Gialla in modo diffidente.
"Io sono Calum Hood, piacere." Disse tendendo la mano al tizio affianco a me, che, ovviamente gli battè un cinque.
"Come butta? Io sono Luke Hemmings, l'unico e il solo." Risi per la faccia sconcertata di 'Calum' (sempre se fosse il suo vero nome) dopo la risposta del mio amico.
"Ma è cinese?" Mi chiese il mio amico come se il cinese rovinato non fosse proprio davanti a noi.
"Ma no Luke! Cosa te lo fa pensare? È mezzo Neozelandese e mezzo Scozzese." Scoccai un occhiolino a Testa Gialla che mi guardò male.
"Ah." Il biondo non disse altro, e dopo essersi congedato con un 'ci becchiamo in giro' andò via.
Mancavano ancora cinque minuti all'inizio delle lezioni. Mi offrii per fare da cicerone a Jackie, che accettò subito per paura di perdersi in quella 'scuola immensa', come la chiamava lui. Ma che io ormai ritenevo piccola e soffocante, per un ego strampalato come il mio.
Lo trasportai per un braccio sino alla segreteria, cercando di evitare occhiate indiscrete, dove risiedeva Josie, la sessantenne che faceva molto più sesso bollente di tutti i ragazzi pieni di ormoni di questa scuola.
"Ciao tesoro, di che hai bisogno?" Si abbassò gli occhiali dando un occhiata (che sicuramente doveva sembrare seducente) a Calum.
"Hey Jos, mi servono gli orari di questo bel fusto qua accanto a me. Potremmo averli?"
"Certo, nome?" Calum si schiarii leggermente la voce.
"Hood, Calum Hood, grazie."
In realtà non mi ero ancora soffermata a guardare Testa Gialla, e direi che di cinese non aveva proprio niente. Ben piazzato, insomma. Alto, muscoloso, mascella pronunciata. Anche i suoi tratti orientali non erano niente male.
I suoi capelli, castani e sbarazzini, si intonavano perfettamente con il suo modo punk-rock di vestire. Portava degli skinny-jeans neri strappati alle ginocchia, che mettevano in risalto le sue cosce muscolose e una maglia bianca con dei buchi qua e la che gli fasciava il torace, apparentemente muscoloso. A completare il look c'erano un paio di Vans nere e un giubbotto di jeans largo con i risvolti alle maniche. Poi non vogliamo parlare degli occhi? Di un castano quasi nero, molto profondi e con uno sguardo così sexy. Un bel pezzo di manzo, in poche parole.
"Ho qualcosa addosso?" La voce di Testa Gialla mi richiamò dai miei sogni poco casti su di lui.
"Eh?" Spostai lo sguardo nel suo, mentre ascoltavo il suono della stampante, dalla quale sicuramente stavano uscendo le classi e gli orari di Hood.
"Ti ho chiesto se ho qualcosa addosso. Mi stai squadrando silenziosamente da un minuto buono. Sei inquietante." Fece finta di rabbrividire e lo spintonai dalla spalla.
"Osservavo solo il tuo essere maledettamente cinese." Sorrisi innocentemente.
Il nostro discorso fu interrotto da Josie che porgeva al ragazzo asiatico affianco a me il foglio appena stampato, e ci congedò facendo un occhiolino a Calum, al quale sta volta rabbrividì seriamente. La campanella suonò giusto in tempo.
"Che cos'hai alla prima ora?" Chiesi infilando le mani nelle mie tasche.
"Biologia Avanzata. Aula 4C"
Biologia Avanzata? Ma scherziamo?
A mala pena supero biologia normale, e lui va al corso avanzato?
Genio di merda. Lo sapevo che almeno un po' il cervello da cinese ce l'aveva. Quelli si che hanno una bella testa.
"Si, vai infondo a questo corridoio e gira a destra. Il numero dell'aula è scritto sopra alla porta. Il tuo armadietto, invece?" Chiesi leggermente seccata. Mi dava fastidio fosse a quel corso. Al primo anno c'ero stata anch'io, ma la professoressa mi aveva praticamente cacciato.
'Sei un mulo in questa materia, Hall. Meglio se scegli un corso più semplice per la tua testolina bacata. Non vorrei ti si brucino i pochi neuroni che hai' mi ripeteva sempre quella puttana della professoressa Kinsley.
Le ho bruciato la macchina.
Se l'è meritato.
"Il 114." Disse continuando a fissare il foglio.
"Di bene in meglio." Sussurrai a me stessa.
"Cosa?" Chiese lui curioso, spostando velocemente lo sguardo su di me.
"Niente, niente. Comunque è vicino all'aula di BA, c'è sempre il numero scritto sopra."
Lo congedai con un 'Attento a non perderti Asian Boy, non è la Cina questa', me ne andai (sentendolo sbuffare) verso la mia prima lezione del giorno. Storia.
Un inferno per le mie orecchie.
Entrai nell'aula e mi sedetti nell'ultimo banco vicino alla finestra. Appoggiai la testa al banco esasperata.
Questa sarebbe stata sicuramente una giornata di merda... Come tutte le altre, del resto.
-
Okay, ci siamo. Questa è la mia 'prima storia', diciamo. Ne avevo già scritto un'altra che faceva cagare e quindi l'ho cancellata. Non mi piacciono molto le Note Autrice, perciò ne farò una solo quando dovrò avvisare per qualcosa oppure quando dovrò specificare qualcosa.
Questa storia non ha una trama specifica, l'unica cosa sicura è che parla dei 5sos, i ragazzi più importanti della mia vita.
Volevo anche specificare che io non odio i cinesi e neanche Cassidy li odia. Lei prende per il culo Calum per il fatto che sembra cinese, solo perché hanno iniziato con il piede sbagliato. Poi più avanti si vedrà bene il suo carattere.
Detto ciò, vi lascio con una bellissima immagine di Robert e Thomas.

 Detto ciò, vi lascio con una bellissima immagine di Robert e Thomas

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- Alice🐱

Asian Boy • cthWhere stories live. Discover now