*Questo è l'outfit che Cassidy indosserà in questo capitolo:
(Non avrà quella sorta di pochette a forma di orsetto)
Quella sopra invece è Amanda Seyfried, nei panni di Rose.
Detto questo, vi lascio al capitolo💕-
"Uffa! Non trovo quel fottuto vestito!"
"Per me stai bene anche senza."
Ecco lo scambio di battute di quelli che dovrebbero essere i miei due amici.
Io e Luke eravamo a casa di Rose da ormai tre ore. 'Venite alle sette! Non ho voglia di aspettarvi mentre vi preparate!' Ci aveva ripetuto per tutta la mattinata. Ormai si erano fatte le 10, e lei ancora non sapeva cosa indossare.
Mi alzai dal comodo letto della mia migliore amica e afferrai da sopra la scrivania un tubino rosso, nuovo di zecca.
"Eccolo. Ora possiamo andare?" Le dissi lanciandoglielo. Mi guardò truce.
"Sai che dobbiamo aspettare Calum."
Giusto, Calum. Il ragazzo che avevo evitato tutta la mattinata per non dovergli dare delle spiegazioni su quello che aveva sentito.
Non solo dovevo evitare quel coglione di Clifford, ora ci si metteva anche lui con la sua curiosità da cinese.
"Può sempre raggiungerci lì. Non ha due anni." Sbuffai poggiando il culo sulla scrivania.
Rose aprì bocca per controbattere, ma il suono del campanello la interruppe.
"Beh, anche se fosse, ormai è troppo tardi. Luke allacciami il vestito; Cass vai tu ad aprire, grazie."
Scesi lentamente le scale (per via dei tacchi) ed arrivai al portone, che mi affrettai ad aprire.
Il ragazzo non si tratta male.
Mi appare davanti un Calum Hood che stento a credere lui. In realtà non ha molto di diverso, sembra solo molto più sicuro di se e sexy.
Il primo cinese sexy che incontro nella mia vita.
Ha una camicia bianca risvoltata nelle maniche dove, nel braccio sinistro, ci sono dei tatuaggi che non avevo notato stamattina. Degli skinny-jeans senza strappi, un paio di Convers alte, completamente nere ed un giubbotto in pelle a concludere l'outfit.
"La mia faccia è qua sopra."
Alzo lo sguardo dal suo corpo per notare un sorrisetto malizioso.
"Beh, stai... Ehm... bene, credo." Mi schiarii la gola. Fece scendere lo sguardo lungo il mio corpo e parlò.
"Grazie, anche tu. Quel vestito ti dona."
E grazie al cazzo che mi dona.
I duecento dollari spesi meglio nella mia vita. Indossavo un vestito nero attillato, con le maniche lunghe. Aveva un'apertura nel fianco destro, che dava l'impressione di essere fissata con una spilla da balia, la stessa cosa sullo scollo. Mi stava parecchio bene e appena l'avevo visto e provato me ne ero innamorata. Come scarpe invece portavo un paio di décolleté a punta beige, rubate, ovviamente, dalla scarpiera di mia madre.
Non sapendo cosa dire gli feci cenno di entrare e mi sedetti nel divano dove, poco dopo, mi raggiunse.
A fermare quel silenzio imbarazzante che si era creato tra me e Testa Gialla furono Luke e Rose che scendevano velocemente dalle scale con un aspetto da pomiciata violenta.
"Ciao Calum!" Sorrise radiosa Rose tentando di sistemarsi i capelli e il lucidalabbra. Calum rispose con un gesto amichevole della mano e un sorrisetto di circostanza, imbarazzato dalla situazione.
"Luke, hai la gabbia aperta." Tossicchiai al mio amico.
"Quale gabbia? Non pensavo che Rose avesse uccelli in casa. Apparte il mio, ovviamente."
"Infatti parlavo proprio della gabbia del tuo minuscolo pettirosso. La braghetta, tesoro, la braghetta."
Calum scoppiò a ridere per il paragone che avevo appena fatto, e, mentre Luke si chiudeva velocemente i pantaloni, Rose arrossì mostrandosi colpevole.
Sega di qua, sega di là, niente più alberi!
"Hey! Guarda che la sotto c'è tutt'altro che un pettirosso, lo definirei falco, più che altro." Ribatté fiero Robert.
"Okay, meglio che andiamo." Sospirai alzandomi.
Un'altra trillata di campanello mi fece sobbalzare.
Rose saltellò eccitata.
"Sarà Mark, vado ad aprire."
Quasi l'avevo dimenticato, oggi si terrà la festa di Betany, alla quale noi dovremmo partecipare.
Bloccai Rose per un braccio, ricordandomi le parole di quello stronzo.
"Vado io." Dissi muovendomi velocemente verso la porta.
Davanti a me si presentò uno degli esemplari più belli di 'uomo' (o 'maiale' se preferiamo) che abbia mai visto.
Fischiò perlustrandomi il corpo con uno sguardo tutt'altro che puro ed innocente.
"Aspettavo la tua amica, tesoro. Ma posso benissimo accontentarmi di te." Sorrise maliziosamente.
Montato del cazzo.
Vedi come ti smonto io.
Chiusi la porta dietro di me, per poi prendere il ragazzo dalla giacca e sbatterlo contro la porta.
"Whoa, calmati bellezza. Non c'è da chiedere se vuoi passare subito all'azione." Ridacchiò leggermente.
"Stammi bene a sentire, pezzo di stronzo. Tu adesso te ne vai da una delle tue puttanelle da quattro soldi e lasci stare la mia amica. Rose non è solo un 'culo' su cui puoi fare pensierini. Se non vuoi un tacco dodici ficcato su per il deretano, ti conviene smontare le tende e puntare gli occhi su qualcun altro. O te li cavo." Sorrisi leggermente allo sguardo spaventato del ragazzo che, dopo averlo liberato dalla mia presa, scappò letteralmente a gambe levate.
Mi sistemai leggermente il vestito prima di prendere un respiro profondo e riaprire la porta, pronta a distruggere la felicità della mia amica.
"Allora? Dov'è Mark?" Esclamò turbata.
"Ha detto di dirti che purtroppo stasera ha avuto un inconveniente e, per colpa di un amico, non potrà accompagnarti alla festa. Però ha detto che vi beccate lì."
Mi dispiaceva mentire alla mia migliore amica. Ma preferivo soffrisse adesso per un rifiuto, che più avanti per un'umiliazione pubblica.
Il sorriso le si spense velocemente.
"Oh. Immagino sia okay..." guardò due secondi per terra con sguardo deluso, per poi rialzarlo velocemente, mascherando la sua espressione con un sorriso radioso.
"Beh, c'è sempre l'alcool ha sostenermi. E Luke, ovviamente." Lasciò una pacca sul petto del biondo che sorrise compiaciuto.
"Il mio cazzo è sempre a sua disposizione, milady." La mia amica rise leggermente per poi tirarlo dalla manica fuori di casa, diretta verso la macchina del biondo.
"Wow, i tuoi amici sono..."
"Strani? Si lo so. Dai muoviti Ragazzo Cinese, altrimenti quelli si mettono a scopare in macchina e, chi li ferma più." Feci un sorriso sghembo verso di lui, prima di rigirarmi per dirigermi verso l'auto. Sentii la porta chiudersi dietro di me, segno che Calum fosse uscito dalla casa.
"Cassidy." Mi chiamò leggermente.
"Sei stata gentile a mandare via quello stronzo... Luke e Rose erano andati due minuti in cucina ed io mi sono avvicinato per ascoltare il discorso, prima che loro due tornassero..." si grattò il collo nervosamente.
"Sai che ti dico Hood? Non si ascoltano le conversazioni altrui senza il loro permesso. E comunque non sono stata gentile, ho solo fatto quello che un'amica dovrebbe fare: proteggere l'altra dagli stronzi con l'ego smisurato." Continuai a camminare sino ad arrivare alla macchina, prima di bloccarmi per parlare ancora.
"Rose sembrerà una troia, ma non lo è. La conosco come le mie tasche, e lei avrebbe fatto molto di peggio se un ragazzo mi avesse trattata male."
"Eppure non mi sembra che quel Michael ti abbia lasciata in pace, da come parlava di te in corridoio."
Mi irrigidii all'istante dopo quella frase.
Quattro parole che avrei voluto urlargli addosso: fatti-i-cazzi-tuoi.
Ma non volevo risultare più maleducata di quanto avessi già dimostrato.
"È una storia lunga, Calum." Ripetei per la seconda volta nella giornata.
Aprii lo sportello e mi sedetti in macchina, Calum seguì il mio esempio poco dopo.
Luke mise in moto e partì.
Sarà una lunga festa...
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Asian Boy • cth
Fanfiction«Ciao ragazzo asiatico!» «Hey ragazza scurrile.» "Broken boy meets broken girl." - SP Questa storia è uscita solo ed esclusivamente dalla mia testa. Si prega di non copiare o imitare in alcun modo! LINGUAGGIO FORTE, USO DI DROGHE, SCENE DI SESSO E...