"Ti giuro che l'ho visto l'unicorno, Cass!"
Adesso lo ammazzo!
Sono in mensa insieme a Luke, che constata di aver visto un unicorno mentre, probabilmente, era fatto.
Anzi, sicuramente era fatto.
"Va bene Robert, se ci credi tu."
Infilzai con forza la forchetta all'interno di quella sorta di sbobba che, credendoci stupidi, ci rifilavano come carne. Beh, ovviamente in questa scuola era pieno di stupidi. Ma non significa che per questo dovessi mangiare anch'io questa sorta di schifo.
"Ti dico che l'ho visto! Perché non mi credi? E poi non chiamarmi per secondo nome." Sbatté una mano sul tavolo abbastanza forte da far girare alcune persone nella nostra direzione, ma non me ne curai.
"Okay, Rob. Ti ripeto per l'ultima volta che gli unicorni non esistono. E che, probabilmente, eri fatto e te lo sei immaginato." Gli poggiai dolcemente una mano sulla fronte, per poi rialzarla e tirargli velocemente un coppino.
Si portò una mano sul punto colpito e se lo massaggiò.
"Ahia! Perché l'hai fatto Cass?"
Le lamentele del biondo vennero interrotte da Rose, la mia migliore amica.
"Cass, non puoi immaginarti l'ultima!" Si sedette euforica affianco a me con un sorriso malizioso sulle labbra.
Rose era una fissata di gossip, da come si poteva ben intuire.
"Cosa?" Le chiesi annoiata masticando un pezzo di quella 'carne', che carne non si poteva chiamare.
"Eh dai! Almeno fingiti interessata! Comunque ciao Luke." Si alzò velocemente e diede un bacio, con tanto di lingua, al biondo davanti a noi. Quando ritornò accanto a me, aveva uno sguardo deluso sul volto. Misi su uno dei miei più falsi sorrisi, e parlai come una dodicenne alle prese con la sua prima cotta.
"Oh mio Dio! Non-ci-posso-credere! Che cosa è successo di nuovo ed entusiasmante, in questo posto pieno di cibo di merda e di persone di merda?" Saltellai leggermente sul posto per chiarire il concetto e poi tornai apatica.
Era palese che non me ne fotteva un cazzo di quello che voleva che io sapessi.
"Ora si che va bene! Comunque... Tu non puoi capire! Mark Johnson, e ripeto Mark Johnson, mi ha chiesto di andare alla festa di Betany con lui! Ti rendi conto?" Mi prese le mani e mi fissò insistentemente negli occhi, con un sorriso da Oscar.
"Ti vorrei solo ricordare che ti scopi Luke. Però va bene, sono molto felice per te." Le diedi un bacio sulla guancia e tornai a concentrarmi sulla sbobba nel mio piatto. Sentii Luke strisciare la sedia sul pavimento ed alzarsi in piedi.
"Hey tu! Ragazzo che sembra cinese!" Lo urlò come se ne valesse della sua vita, così tanto che per un momento, nell'intera mensa, ci fu un momento di silenzio. Mi girai verso l'entrata e vidi Asian Boy tutto rosso, con un vassoio vuoto in mano. Si avvicinò a testa bassa per la figura appena fatta, e, una volta che tutti gli idioti di questo posto tornarono a fare le loro cose idiote, Calum parlò.
"Mi chiamo Calum, pensavo di avertelo già detto. E comunque non sono cinese. E neanche giapponese." Si sedette affianco al biondo che si sbatté una mano in fronte.
"Ah giusto! Scusa mi era passato di mente... Ma dì un po', ci credi negli unicorni?" Subito mi alzai e tirai Testa Gialla per la manica.
"Andiamo a prendere da mangiare." Gli ordinai. Non volevo sentire un'altra parola sugli unicorni per il resto della giornata.
"Hey! Ma io stavo parlando!" Si indignò il biondo.
"Non interessa a nessuno quello che hai da dire, Robert." Luke sbuffò e iniziò a parlare con Rose del più e del meno, mentre io scortavo Hood a prendere del cibo decente alle macchinette.
Non gli avrei fatto mangiare quella roba che ci davano chiamandola 'cibo', quando evidentemente non lo era.
"Pensavo non volessi stare con me." Calum parlò a voce talmente bassa, che lo sentii a stento.
"Infatti non voglio. Ma non volevo sentire Luke parlare."
"Perché lo chiami Robert?"
Calum lo chiese velocemente, come se sapesse di non poter fare una domanda del genere. Ed effettivamente era vero, non era tenuto a sapere delle cose su di me e sui miei amici, essendo che noi due non lo eravamo.
"Storia lunga, Testa Gialla. Te la racconterò un'altra volta." Sorrisi a me stessa, guardando il pavimento rovinato.
"Cassidy Hall." Dissi di getto.
Non sapeva ancora il mio nome.
"Cosa?" Puntò i suoi occhi color cioccolato su di me.
"Mi chiamo Cassidy Hall. Non te l'avevo ancora detto." Ripetei scandendo bene le parole.
"Ah, giusto. Beh, anche se lo sai già... Piacere Cassidy Hall, mi chiamo Calum Hood." Sorrise di sbieco mentre continuavamo a camminare.
"Il piacere è tutto mio, Asian Boy."
Mi ero proprio innamorata di quel soprannome stupido.
Arrivammo alla macchinetta senza dire altro, ma non feci caso a quello che il moro comprò, perché sentii delle voci in fondo al corridoio. Sapevo benissimo di chi fossero.
"Cassidy? Ci sei?" Calum mi passò una mano davanti alla faccia. Non mi ero accorta di star fissando il vuoto.
"Andiamo Calum." Non gli lasciai il tempo di dire altro che lo trascinai per i corridoi sino ad arrivare dentro allo sgabuzzino del signor Joel, il bidello della scuola. Ci chiusi dentro e spinsi Testa Gialla al muro mettendogli un dito sulla bocca per farlo stare zitto. Lui me lo leccò e io lo levai schifata, pulendomi sulla sua maglietta.
"Ma che fai?" Sussurrai arrabbiata.
"Ma che fai tu, semmai. Mi hai trascinato dentro uno sgabuzzino. Potrei anche pensare che tu voglia stuprarmi."
Beh, potrei farci un pensierino.
Distolsi l'attenzione dai miei pensieri, sentendo le voci nel corridoio farsi più forti.
"Sta zitto per favore." Lo pregai a bassa voce.
Mi fece un cenno di consenso con la testa.
"Non lo so ragazzi. Non mi interessa scoparmi una del genere." Sentii la voce di Mark Johnson, il solo ed unico capitano di football della squadra della scuola, parlare hai suoi amici.
"Ma avanti Mark, è Rose Finnegan. Chi non ci fa un pensierino sul quel culo?" Rispose all'amico, Freddy Bondel, il co-capitano. Sentii tutti i ragazzi ridere.
Che pezzi di merda.
Parlavano della mia amica come se fosse un oggetto.
"Ma quella è tutta malata. Le ho chiesto di andare alla festa di B insieme e starà già organizzando il nostro matrimonio." Ironizzò il coglione.
È vero, Rose poteva essere pesante a volte ma aveva comunque un animo d'oro. Non accettavo parlassero così della mia migliore amica.
"Di chi parlano?" Sussurrò Calum.
"Della mia migliore amica, la ragazza al tavolo con noi." Annuì
"E tu Mike? Che ne pensi, te la porteresti a letto?" Chiese Johnson.
"Sapete già su chi ho gli occhi io."
Eccolo qui, Michael Clifford.
L'oggetto di disturbo di tutti i miei anni delle superiori. Ricordo benissimo come mi prendeva per il culo i primi anni. Poi, da quando la pubertà colpì finalmente anche la povera piccola sfigata, Cassidy Hall, lui iniziò ad interessarsi a me. O meglio, all'oggetto tra le mie gambe.
"Ah giusto! L'inimitabile Cassidy Hall! Me lo farei anch'io un giro su quella! Ma tanto lo sai che non te la da neanche se la paghi."
Il cinese rovinato mi guardò interrogativo.
"Se la pago no. Ma se la drogo si."
Michael rise insieme agli amici.
Mi irrigidii all'istante e, dopo che non sentii più le voci nel corridoio, liberai Testa Gialla ed uscii velocemente da lì.
"Cassidy aspetta!" Sentii il moro corrermi dietro ma non me ne curai e continuai a camminare velocemente. Mi fermai un attimo e mi girai verso Calum, a pochi metri da me, che mi fissava.
"Benvenuto nella mia vita incasinata, Asian Boy. Buona permanenza!" Svoltai l'angolo lasciandomi dietro
i miei pensieri e un Calum Hood pieno di punti interrogativi in testa.
-
Lei è Adelaide Kane, la nostra disturbata Cassidy Hall.
Certe volte posterò foto sue con i capelli lunghi, ma voi immaginatevela con i capelli così.- Alice🐱
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Asian Boy • cth
Fanfiction«Ciao ragazzo asiatico!» «Hey ragazza scurrile.» "Broken boy meets broken girl." - SP Questa storia è uscita solo ed esclusivamente dalla mia testa. Si prega di non copiare o imitare in alcun modo! LINGUAGGIO FORTE, USO DI DROGHE, SCENE DI SESSO E...