È passata ormai qualche settimana da quando ho visto per l'ultima volta Mark alla festa nel 'Boulevard 55 club', ma il ricordo dei nostri sguardi incrociati mi è balenato nella mente ben più di una volta.
Nonostante ciò la mia vita ha proseguito come di consueto: gli incontri con Jared, le sporadiche visite a mia madre nella vecchia casa di famiglia, ma soprattutto la revisione del mio ultimo libro.
Infatti sto scrivendo, o forse dovrei dire ho appena finito di scrivere, il sequel del romanzo che mi ha resa famosa, nel quale io e Mark ci riappacifichiamo dopo l'ennesimo litigio e ci sposiamo. Visto che nella nostra realtà il lieto fine non c'è stato, faccio in modo che ci sia almeno nel libro. Rileggo l'ultimo capitolo del manoscritto e, lodandomi per l'ottimo lavoro svolto in così poco tempo, decido che è giunto il momento di mostrare il mio operato alla mia editrice.
La casa editrice per la quale lavoro è dalla parte opposta rispetto a casa mia, per questo ogni volta che ci vado sono costretta a prendere il taxi. Prima di sporgermi dal marciapiede per attirare l'attenzione di qualche taxista, entro in un bar ed ordino un caffè macchiato ed un muffin al cioccolato con scaglie di fragola.
Poi, con il bicchiere di caffè di carta in una mano e lo squisito dolcetto nell'altra, salgo sul taxi.
Dopo una ventina di minuti sono arrivata davanti al mio edificio. È un immenso grattacielo di più di trenta piani, ma solo gli ultimi 3 sono dedicati all'editoria.
Salgo sull'ascensore e premo il tasto 29. Sono sola sull'ascensore, sola ad eccezione di un signore sulla cinquantina, capelli visibilmente laccati e troppo color canarino per essere naturali, incarnato luccicante e stravolto dalle docce solari, volto rugoso e alcuni chili di troppo, enfatizzati dall'abbigliamento skinny e troppo giovanile.
Mi scruta con sguardo viscido e sembra ammiccarmi, cerco di evitare i suoi occhi insistenti. Mentre mi fissa sempre di più, tento di allontanarmi leggermente, contando i 27 piani che mi mancano per arrivare e sperando che lui si fermi prima. All'improvviso mi parla. Lo ignoro alla prima domanda. Irritato, ripete con tono perentorio: 'Dove lavora signorina?'
Mi volto lentamente verso di lui.
'Al ventinovesimo piano, sezione editoria' rispondo.
'Che casualità' esclama il losco individuo 'Anche io lavoro li, oggi è il mio primo giorno'.
Prima che io possa annuire in segno di assenso, mi trovo scaraventata contro una parete dell'ascensore. Mi avvolge con le sue braccia possenti e con la sua presa decisa, quasi cattiva, impedendomi di divincolarmi e bloccare l'ascensore per chiedere aiuto. Tenta di baciarmi, io scuoto velocemente la testa con movimenti bruschi, riesco a sentire il suo fetido e caldo alito sul mio collo... la sua mano si avvicina al mio petto e tenta di slacciarmi i primi bottoni della camicetta... Gli tiro un calcio al ginocchio e mi lancio verso il pulsante 'alt', cercando di uscire da quell'inferno.
Prima che possa premere il tasto, l'uomo mi afferra brutalmente alle spalle, mi butta sul pavimento e mi sovrasta con il suo corpo. Resto a testa china per non assistere all'orribile scena che si sta per compiere.
A questo punto, le porte si spalancano. Improvvisamente, qualcuno afferra con forza il mio aggressore, lo trascina fuori dall'ascensore e lo colpisce con destrezza al naso. L'uomo, finalmente KO, cade per terra e con una mano tenta di bloccare la fuoriuscita di sangue dalle narici.
È avvenuto tutto così velocemente che non ho nemmeno fatto in tempo a guardare in faccia chi mi avesse salvata. Esco gattonando dall'ascensore e resto seduta scomposta sul pavimento: i capelli scompigliati e arruffati, il viso arrossato dalla paura.
Il mio difensore si volta verso di me e mi tende una mano per aiutarmi a rialzarmi. Il suo braccio è muscoloso, con le vene in rilievo e la pelle abbronzata, alzo il viso verso di lui e solo in quel momento lo riconosco. Mark.
Che ci faceva lui lì?
Come faceva a sapere dove lavoravo?
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Mio come un tempo
RomanceMargareth e Mark sono stati insieme 5 anni e la loro sembrava la storia perfetta, tuttavia lui l'ha lasciata misteriosamente. Si sono lasciati da oltre due anni. Ora si sono rincontrati ad una festa Newyorkese, entrambi fidanzati con altre persone...