Nico Di Angelo

Incontro quello del vino.

"Cavolo! Quella è una parete per l'arrampicata?"
"Sì", mi risponde Percy.
"Perché ci scende giù la lava?"
"Una piccola sfida in più. Vieni. Ti presenterò a Chirone."
Si gira verso Zoe. "Zoe, lo cono..."
"Lo conosco.", risponde lei freddamente. "Digli che staremo nella casa otto. Cacciatrici, seguitemi."
"Vi accompagno io", si offre Grover.
"Conosciamo la strada."
"Oh, ma non c'è problema, davvero. È facile perdersi da queste parti...", inciampa in una canoa e si rialza, senza smettere di parlare. "...come diceva il mio vecchio papà caprone! Venite!"
Zoe alza gli occhi al cielo, ma capisce che è impossibile liberarsi di lui, così si avvia con il resto delle cacciatrici.

Bianca si avvicina a me e si abbassa a sussurrarmi nell'orecchio.
"Nico ora io devo andare... Stai con gli altri, va bene? E fai nuove amicizie."
La guardo. Non riesco ancora a credere che mi abbia abbandonato sul serio...
Distolgo lo sguardo.
Torno dagli altri e sento mia sorella sospirare e raggiungere le cacciatrici.

Devo essere molto imbronciato, perché Thalia mi guarda come se gli facessi un po' tenerezza. Decido di ignorarla e di parlare con Percy di qualcosa.
"Chi è Chirone? La sua statuina mi manca."
"Il nostro direttore delle attività", mi risponde lui. "Lui è... Beh, lo vedrai."
Capisco subito che mi dice così per cercare di rendere il tutto più eccitante, perché vuole distrarmi da quello che sta succedendo con Bianca...
"Se a quelle cacciatrici del cavolo non sta simpatico questo già mi basta. Andiamo."
Sospira. Cos'è? Faccio pena a tutti in questo posto? Iniziamo bene.

Ci avviamo verso una casa in cima alla collina, decorata con nastri rossi e sfere di fuoco giallo che scaldano il portico senza incendiare nulla.
Dentro, le fiamme crepitano nel caminetto. L'aria profuma di cioccolata calda. Ci sono due signori che giocano a carte, uno di loro in sedia a rotelle.
Quest'ultimo sorride. "Percy! Thalia! Ah, e questo dev'essere..."
"Nico Di Angelo", mi presenta Percy. "Lui e sua sorella sono mezzosangue."
Quello in sedia a rotelle sospira. "Ce l'avete fatta, allora!"
"Beh..."
Il suo sorriso si spegne. "Che è successo? E dov'è Annabeth?"
"Oh, misericordia", esclama l'altro signore, annoiato. "Non ne avremo persa un'altra!"
Percy lo guarda male. A quanto pare non è nella lista delle persone che gli stanno più simpatiche. Ehi, io ne faccio parte vero?
"In che senso?", chiede Thalia. "Chi altri abbiamo perso?"

Grover trotterella dentro proprio ora, con un sorriso scemo stampato sulla faccia. Ha un occhio nero e dei segni rossi sulla guancia che somigliano all'impronta di uno schiaffo.
"Le cacciatrici si sono tutte sistemate!"
Il tizio in sedie a rotelle sembra capire molte cose con quella frase. "Le cacciatrici, eh? Vedo che abbiamo molto di cui parlare."
Mi lancia un'occhiata. Ha già capito tutto, ne sono sicuro... Ha già capito tutto di mia sorella.
"Grover, forse dovresti portare il nostro giovane amico in soggiorno e mostrargli il filmato d'orientamento."
"Ma... Oh, giusto. Sí, signore."
"Filmato d'orientamento?", chiedo, confuso. "Ha il bollino verde o giallo? Perchè Bianca è un po' severa su..."
"Giallo, dai tredici anni in su."
Sorrido. Sto per rompere una regola di mia sorella. In fondo lei mi ha abbandonato, no? Posso fare quello che voglio, quando voglio. Non ho bisogno di lei.
"Forte!"
Seguo Grover.

Il video mi riempie la testa di informazioni: il direttore del campo è Dioniso, il dio del vino. Poi c'è Chirone, che è un centauro. Qui siamo tutti semidei, e ognuno dorme nella casa dedicata al proprio genitore immortale. Se si è indeterminati, come me, si sta nella casa di Ermes, che è anche il dio dell'ospitalità. Si pranza tutti insieme. Ci si allena in varie attività, come in nuoto, tiro con l'arco, combattimento, uso della spada, arrampicata...
Amo questo posto. Come può Bianca preferire le cacciatrici a tutto questo?

Mentre torniamo vedo dei ragazzi che tirano con l'arco. Un ragazzino biondo, che sembra avere più o meno l'età di Percy, scocca una freccia e centra il bersaglio.
"Wow! Ma come ha fatto? Si è allenato tanto? Riuscirò anche io a scagliare freccie così bene?"
Grover mi guarda divertito. "Quelli sono figli di Apollo, tirare con l'arco è la loro specialità. Sono in pochi a saper usare l'arco così bene oltre a loro.", mi guarda negli occhi. "E tu non mi sembri affatto un figlio di Apollo."

Mentre ci avviciniamo alla casa grande, mi rendo conto che Bianca saprà usare bene l'arco.
Grover si accorge della mia faccia cupa. "Nico, tutto bene?"
"Oh, sì sì benissimo! È solo che non vedo l'ora di iniziare l'addestramento... Questo posto è fighissimo!"
Non posso permettermi di pensare a mia sorella ed essere sempre cupo.

Sorridendo entro nella casa grande. "CHE FORZA!", strillo, indicando Chirone, il tizio in sedia a rotelle, con tutte e due le mani. "Lei è... Lei è un centauro!"
Chirone sorride nervoso. "Sí, signor Di Angelo, se non ti dispiace. Anche se preferisco rimanere in forma umana su questa sedia per... Ah, i primi incontri."
Mi giro a guardare l'altro signore. Devo essermi perso una discussione mentre guardavo il video d'orientamento, anche perché lui sta guardando Percy come se volesse polverizzarlo.
"E... Wow! Lei è quello del vino? Non ci credo!"
Distoglie gli occhi da Percy. L'ho salvato.
"Quello del vino?", mi chiede.
"Dioniso, giusto? Oh, cavolo! Ho la sua statuina."
"La mia statuina?"
"Nel mio gioco, mitomagia. E ho pure la sua carta olografica! E anche se vale solo 500 punti e tutti pensano che sia uno scarto, secondo me ha dei poteri fantastici!"
"Ah." Sembra molto perplesso. "Beh... È gratificante."

"Percy", si affretta a dire Chirone, "tu e Thalia fate il giro delle case. Informate gli altri ragazzi che domani sera giocheremo a caccia alla bandiera."
"Caccia alla bandiera?", chiede Percy. "Ma non abbiamo abbastanza..."
"È una tradizione.", replica Chirone. "Un'amichevole, ogni volta che le cacciatrici vengono a farci visita."
"Già.", commenta Thalia, "scommetto che sarà davvero amichevole."